Un laboratorio per la cultura avanzata della legalità. Con incontri, seminari, ricerche e presentazione di libri, un mosaico di attività aperte a tutti, dagli studenti della Facoltà di Scienze politiche della vicina Università Statale ai cittadini che in via Curtatone 12 e nel quartiere abitano da tempo e forse ricordano il vecchio laboratorio artigiano di qualche anno fa.
Un tempo utilizzato dalla malavita per il traffico di stupefacenti tra Italia, Messico e Usa e oggi sede di una associazione che aiuta i ragazzi finiti in carcere. Questo diventerà la Casa della Legalità inaugurata oggi dalla prima speciale “lezione” tenuta da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Con lui Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera e docente di Sociologia della criminalità organizzata alla Statale di Milano, Giuseppe Vaciago, presidente dell’Associazione Suoni Sonori (che gestisce lo spazio di via Curtatone) e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. L’evento si è svolto nell’ambito del terzo Festival dei Beni confiscati alle mafie.
“Andate a cercare dove le mafie investono il denaro, confiscate i beni e restituiteli alla comunità mi disse più di trenta anni fa il Generale Dalla Chiesa. Ecco questo sta accadendo anche qui a Milano. Essere oggi in uno dei beni sottratti alla criminalità – ha detto Don Ciotti – è per me un’ emozione grandissima. Il Festival dei beni confiscati cui partecipo per la prima volta è una iniziativa piena di significati, mi piacerebbe che ce ne fossero altri in altre città. E mi piacerebbe poter tornare magari l’anno prossimo per inaugurare una sede di Libera qui a Milano in uno dei beni confiscati”.
“La Casa della Legalità sarà un luogo dove fare ciò che in Università per diverse ragioni non si riesce a fare”, ha affermato Nando Dalla Chiesa. “Il mio desiderio è di poter dar vita ad una scuola di educazione della legalità dove far nascere e crescere progetti e testimoni a loro volta in grado di trasmettere quanto fatto finora. Su temi della legalità c’è bisogno di continuità e avere un Casa ci aiuterà in questo percorso”.
“In questo luogo – spiega l’assessore Pierfrancesco Majorno – fonderemo l’esperienza ormai decennale di Suoni Sonori al progetto della Casa della Legalità che avrà nella Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università Statale la sua fonte di iniziative dando vita ad un laboratorio permanente di azioni per sostenere la cultura della legalità. L’impegno che insieme alle associazioni abbiamo preso durante questo Terzo Festival è di tenere i beni sempre più aperti e in relazione con la città. Riguardo a uno spazio per la sede di Libera a Milano siamo già al lavoro per trovarla”.
L’immobile di via Curtatone 12 da oggi sede della Casa della Legalità è un ex laboratorio artigiano confiscato nel giugno del 2001 e dal 2004 spazio dell’associazione Suoni Sonori che si occupa di promuovere lo studio e la divulgazione dell’arte e della musica con particolare attenzione a soggetti svantaggiati.
Fino alla fine degli anni ’90 è appartenuto a un avvocato arrestato nel 1997 con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti tra USA, Messico e Italia.