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Terzo Festival dei beni confiscati alle mafie Milano

cittàI beni confiscati alle mafie rappresentano per la collettività un patrimonio, un tesoretto tra i 10 e i 34 miliardi di euro che rischia di rimanere inutilizzato a causa della lentezza burocratica tipica del nostro Paese. Abitazioni, terreni, esercizi commerciali e aziende che, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) aggiornati al 7 gennaio 2013, ammontano a un totale di 12.944 beni, distribuiti soprattutto al Sud. Subito dopo Sicilia, Campania e Calabria, viene la Lombardia, con un totale di 1186 beni confiscati alle mafie.

Per questo Milano si accinge a puntare i riflettori su questa tematica, con la terza edizione del Festival dei Beni Confiscati alle Mafie, che si svolgerà nel capoluogo lombardo da giovedì 6 a domenica 9 novembre 2014. Quaranta gli eventi in calendario, tra spettacoli, letture teatrali, dibattiti, proiezioni di docufilm e intrattenimento per i bambini, per buttare uno sguardo nuovo sulla città in cui si svolgerà Expo 2015 e diffondere la cultura della legalità. Il Festival è realizzato con la direzione artistica della giornalista Barbara Sorrentini e con la collaborazione di Libera.

Tutti gli eventi si terranno all’interno dei beni confiscati alla mafie ora assegnati dal Comune di Milano ad enti e associazioni per finalità sociali. A Milano, tra aziende e immobili sono stati più di 450 i beni sequestrati, e dal 2009 al 2014 il Comune ha ricevuto dallo Stato e messo a bando 161 unità immobiliari: di queste 138 sono state assegnate tramite bando, 14 sono in fase di assegnazione (bando chiuso a luglio) e per 9 c’è stata formale manifestazione di interesse.

Eventi Festival dei beni confiscati alle mafie

Protagonista del Festival dei beni confiscati alle mafie non poteva mancare Libera, l’associazione di Don Luigi Ciotti da anni impegnata nella lotta alla mafia. Anche quest’anno i volontari di Libera accompagneranno i cittadini alla scoperta dei beni confiscati e delle loro storie: via Momigliano 3 (Coop Zero 5 Laboratorio di Utopie Metropolitane, progetti educativi per famiglie e minori), via Curtatone 12 (Associazione Suoni Sonori, attività con adolescenti in difficoltà), via Jean Jaures 7/9 (Fondazione Arché Onlus, sostegno a mamme e bambini con disagio psichico e sociale), via Ceriani 14 (Consorzio Farsi Prossimo, accoglienza di famiglie), viale Jenner 31 (Casa Accoglienza Anziani – Comune di Milano), via Monti 41 (ATS Occhi Aperti, attività con adolescenti e prevenzione cyberbullismo). Sarà inoltre aperta la Casa Chiaravalle in via Sant’Arialdo 69 (“Sistema Imprese Sociali – SIS” (capofila), “Arci Milano”, “Chico Mendes scs” e “La Strada sci”, progetto di pensionato sociale e lavoro con cooperative B che impiegano persone con disabilità).

Si parte giovedì 6 novembre alle ore 18.00 con il concerto per arpa e soprano della Scuola Civica di Musica “Claudio Abbado”. Il concerto si terrà in via Momigliano 3, in uno dei beni confiscati ora gestito dalla Coop Zero Laboratorio di Utopie Metropolitane, che si occupa di progetti educativi per famiglie e minori. All’evento di apertura parteciperà il Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi.

Venerdì 7 novembre 2014 sarà invece inaugurata la Casa della Legalità nell’immobile di via Curtatone 12: parteciperà all’evento Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, Nando dalla Chiesa e il rettore dell’Università Statale, Gianluca Vago.

Sabato 8 novembre dalle 15.00 al tramonto, nella Casa Chiaravalle in via Sant’Arialdo 69, si terrà la Festa della Legalità con la presentazione dei progetti degli studenti del Politecnico per la realizzazione del Pensionato sociale e seguire l’incontro con Pif (regista de “La mafia uccide solo d’inverno”) e Walter Veltroni e la proiezione del docufilm “Quando c’era Berlinguer”.

Domenica 9 novembre in via Curtatone 12 incontro per discutere di gioco d’azzardo patologico con la proiezione del documentario “Rifiutati dalla sorte e dagli uomini” di Vieri Brini e di Emanuele Policante.

Beni confiscati alle mafie: cosa c’è ancora da fare

Pur credendo fortemente nell’importanza di dibattiti, proiezioni, una nota critica all’evento viene da Addiopizzo Catania che chiede “con urgenza una riforma in materia che tenga conto non soltanto della sorte delle unità immobiliari o dei patrimoni confiscati, ma dei lavoratori delle aziende confiscate. Non serve a niente contare le aziende o i beni confiscati se non si fanno i conti con la sorte di queste aziende. Non si può più far finta che la categoria dei lavoratori delle aziende confiscate non sia una categoria ad altissimo rischio socio-economico. Vanno tutelati e protetti in fase di confisca ed è ora che, al di là dei festival si inizi davvero ad affrontare di petto questo delicatissimo argomento”.

È infatti vero che – come si legge nella relazione di Roberto Garofoli, Presidente della “Commissione per l’elaborazione di proposte per la lotta, anche patrimoniale, alla criminalità” del 23 gennaio 2014 – il 90% delle aziende sequestrate perviene in stato di insolvenza al momento della confisca definitiva, con grave dispersione di occasioni di rilancio economico e di possibili introiti erariali.

A tutto questo si aggiunge la relazione della Corte dei Conti (“Lo stato di attuazione ed i problemi di operatività del Fondo Unico Giustizia (FUG), istituito dal d.l. n. 143/08, convertito dalla legge n. 181/08”) che bacchetta l’ANBSC per la “presenza di risorse ancora in sequestro, alcune risalenti addirittura agli anni ’80, per le quali non risultano intervenuti provvedimenti definitivi di confisca, restituzione o versamento al bilancio statale, nonché l’esistenza di un numero significativo di uffici giudiziari che non risulta abbiano mai comunicato provvedimenti di pertinenza del FUG”. Dall’esame dei rapporti tra l’ANBSC ed Equitalia – si legge nella relazione – è anche emerso il preoccupante fenomeno della mancata volturazione al Fondo di molte delle liquidità oggetto di sequestro e, poi, di confisca e della diffusa abitudine degli amministratori giudiziari a non soddisfare gli obblighi di rendicontazione.

VEDI QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI DEL TERZO FESTIVAL DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE_MILANO DAL 6 AL 9 NOVEMBRE 2014