Il Teatro Franco Parenti propone il capolavoro di Molière partendo dallo spettacolo Il malato immaginario andato in scena sul palcoscenico di quello che all’epoca era conosciuto come Salone Pier Lombardo più di trent’anni fa.
Stiamo parlando de Il malato immaginario che agli inizi degli anni ottanta irruppe nel teatro italiano confermando il talento di Andrèe Ruth Shammah come regista e quello eccezionale di Franco Parenti come interprete nei panni del protagonista Argan. Ora Andrèe Ruth Shammah, direttore del Teatro Franco Parenti, riprende la sua regia degli anni ottanta per un nuovo allestimento pronto a debuttare giovedì 12 febbraio in Sala Grande.
Nel ruolo del malato confinato in una sorta di limbo odoroso di unguenti e medicinali, la regista sceglie oggi Gioele Dix (che già aveva preso parte al Molière con Franco Parenti), attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia la paura e la solitudine del nostro tempo. Accanto a lui Anna Della Rosa (che al Parenti ha recentemente portato in scena il grande successo Peperoni difficili), nei panni di Tonina ovvero la serva capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive e vivere una quotidianità tra immaginazione e nevrosi.
Andrèe Ruth Shammah propone una versione de Il malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, dando vita a un testo privo di convenzioni e ricco di tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale.
La messa in scena de Il malato immaginario rappresenta un’occasione per omaggiare il grande Franco Parenti a 25 anni dalla scomparsa, ma anche una necessità della regista di riprendere oggi quel particolare testo di Molière per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili.
In occasione della prima de Il malato immaginario, sarà allestita una serata speciale appositamente dedicata a Franco Parenti: dopo lo spettacolo è previsto, infatti, un incontro con gli spettatori (corredato da una cena a base di risotto) in cui si alterneranno ricordi, aneddoti e omaggi in memoria del grande attore che dà il nome al teatro di via Pier Lombardo.
L’impianto scenico rimane quello originale di Gianmaurizio Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, ovvero il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan.
Le repliche de Il malato immaginario proseguiranno fino a domenica 1 marzo.
Mercoledì 18, inoltre, per il ciclo Il piacere del testo è prevista una lezione magistrale tenuta da Valerio Magrelli e dal titolo Il grande monomaniaco.
Magrelli, professore ordinario di Letteratura francese all’Università di Cassino oltre che poeta, traduttore e saggista si confronterà con il pubblico approfondendo alcuni dei temi cardine del Malato e della produzione molièriana, con attenzione particolare a quelle figure definite monomaniache ovvero ipocondriaci che sprofondano nelle proprie ossessioni. Trattasi del caso di Argan e dello stesso Molière: due figure attualissime che già al loro tempo incarnavano quell’inquietudine e quell’ossessione per il salutismo così attuali.
La lezione con Valerio Magrelli si svolgerà alle ore 18. L’ingresso è gratuito de Il malato immaginario con biglietto (replica del 18 febbraio). Per tutti gli altri utenti intenzionati a partecipare, il prezzo per l’ingresso alla lezione è di € 3.
PREZZI:
Intero € 32; ridotto Over 60 € 18; ridotto Under 25 € 15; convenzioni € 22,50
ORARI:
Venerdì ore 20.30; sabato ore 19.30; domenica ore 15.30; lunedì riposo; martedì ore 20.30; mercoledì ore 19.30
ORARI ECCEZIONALI:
Giovedì 12 febbraio ore 20.30; giovedì 19 febbraio ore 21.15; giovedì 26 febbraio ore 20.30
ORARI SCUOLE (matinée):
Mercoledì 18 febbraio ore 10.30; giovedì 26 febbraio ore 10.30