Sommario di questo articolo:
Il Teatro Franco Parenti e Intesa Sanpaolo presentano Il piacere del testo, una serie di lezioni magistrali che vedrà coinvolti prestigiosi personaggi della cultura contemporanea come Zygmunt Bauman, Elena Cattaneo, Valerio Magrelli, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Pierangelo Sequeri.
Un ciclo di appuntamenti dedicati al piacere della riflessione e dell’approfondimento, guidati da alcuni noti interpreti della contemporaneità. Un percorso che, a partire dalle opere in scena, intreccia il teatro alla filosofia, alla scienza, alla teologia, alla poesia, alla psicanalisi per coinvolgere il pubblico in un dialogo su temi e questioni che scandiscono la nostra esistenza.
Il ciclo di lezioni magistrali è abbinato a vari spettacoli che saranno ospitati al Teatro Franco Parenti. Il progetto è a cura Irene La Scala.
Questo il calendario degli eventi:
Mercoledì 21 gennaio alle 18
Massimo Recalcati – Elogio del fallimento
In occasione de I giocatori di Pau Mirò (16 – 25 gennaio)
Un elogio del fallimento? Il fallimento non è solo insuccesso, sconfitta, sbandamento. O meglio, è tutto questo, ma anche il suo rovescio. Il fallimento, secondo Lacan, è proprio del funzionamento dell’inconscio. Perché ci sia incontro con la verità del desiderio è necessario smarrirsi, fallire, perdersi. Chi non si è mai perduto non sa ritrovarsi: e, in questo senso, la giovinezza è il tempo del fallimento, il tempo dove il fallimento dovrebbe essere consentito.
Venerdì 30 gennaio alle 18.30
Michela Marzano – Gli individui e il potere
In occasione di La serra di Harold Pinter (27 gennaio – 1 febbraio)
Dietro la brama di potere, come fa intuire Pinter ne La serra, si nascondono motivazioni diverse e contraddittorie. Talvolta il potere è un mezzo necessario al raggiungimento di determinati obiettivi, talvolta è solo un obiettivo fine a se stesso, per dominare gli altri e umiliarli. Con il rischio, così, di creare una società “non decente”, come dice il filosofo Avishai Margalit, in cui la disgregazione sociale è direttamente proporzionale all’assenza di rispetto e riconoscimento.
Giovedì 5 febbraio alle ore 18.30
Zygmunt Bauman – How good people make bad society
In occasione di Good People di David Lindsay-Abaire (2 – 10 febbraio)
La nostra non è mai stata una società che ha dato ai suoi membri possibilità veramente uguali per avere una vita decente, dignitosa e gratificante. Ma è una società che tenta, con notevole successo, di mascherare le proprie ingiustizie. La narrazione ha sempre aiutato a smascherare ipocrisie e doppiezze, ma lo fa ancora? E se non ci riesce, qual è il motivo?
Mercoledì 18 febbraio alle ore 18
Valerio Magrelli – Il grande monomaniaco
In occasione de Il malato immaginario di Molière (12 febbraio – 1 marzo)
Chi avrebbe detto che il teatro francese del Secolo d’oro, di Re Sole e Versailles, avrebbe avuto fra i suoi massimi autori il figlio di un tappezziere? Ispirandosi sia ai classici, sia ai comici italiani, Molière seppe unire la satira alla riflessione morale. Così nacquero alcuni fra i più noti caratteri della letteratura occidentale, grandi monomaniaci che sprofondano nelle proprie ossessioni. È il caso del Malato immaginario, l’ipocondriaco, attualissimo eroe dell’inquietudine e del salutismo.
Martedì 10 marzo alle ore 18.30
Elena Cattaneo – L’educazione scientifica come ricerca della verità
In occasione di La scuola di Domenico Starnone (4 – 15 marzo)
La lezione illustrerà alcuni dei territori di ricerca sulle cellule staminali per riflettere sul potenziale che offrono nella comprensione e nell’eventuale possibilità di trattamento delle malattie. Si trarrà spunto dalle storie di scienza del nostro paese per ricordare come nasce un esperimento, come si approda a un risultato o come si patisce un fallimento. Un percorso dominato dalla vitalità e dalla forza che la scienza esprime nell’indagare l’ignoto, per raggiungere traguardi che si rendono disponibili a tutti, generando opportunità di crescita civile e sociale.
Mercoledì 22 aprile alle ore 18
Lezione magistrale di Salvatore Natoli e Pierangelo Sequeri – Non c’è niente di più comico dell’infelicità
In occasione di Finale di partita di Samuel Beckett (21 – 26 aprile)
Ubi nihil vales ibi nihil velis: ove nulla puoi, nulla vuoi. Infatti, in Beckett non c’è più il pathos del nulla: né la nostalgia di una pienezza perduta, né la delusione di compimento mancato, né l’attesa di una risoluzione finale. E neanche l’attesa della fine individuale perché mai ne potremo essere spettatori. Solo un rinvio, il lungo indugiare in un’estenuazione che si consuma nel qui e ora d’una sopravvivenza quasi biologica. Cosa, allora, ci può essere di tremendo nell’infelicità? Nulla di quel che accade conta e perciò quel che più gli si addice – se gli si addice – è il comico o se si vuole il sublime dell’ironia.
BIGLIETTI:
Biglietti 3,00 euro Abbonamento 6 incontri 15,00 euro
Ingresso gratuito con biglietto degli spettacoli per abbonati TFP e per scuole/università