Giovedì 12 giugno è segnato nel calendario di molti appassionati come il giorno di inizio dei Mondiali brasiliani. Ma il 12 giugno segna anche l’inizio di un nuovo weekend cinematografico e l’offerta, malgrado la concorrenza calcistica, è piuttosto ricca: sono infatti ben nove i film che faranno il loro esordio nelle sale milanesi e italiane.
Il titolo più interessante del lotto è The Congress, opera seconda di Ari Folman, autore del folgorante Valzer con Bashir. Il film mescola live action, animazione e fantascienza e attraverso l’apparente mito dell’eterna giovinezza racconta un mondo che si sta trasformando in uno psichedelico incubo orwelliano. Robin Wright – nel ruolo di sé stessa – riceve da un grande Studio hollywoodiano un’offerta sconvolgente a cui non può sottrarsi: vendere la propria identità cinematografica. L’immagine di Robin sta per essere digitalizzata e attraverso la scansione del corpo e delle emozioni, verrà creato un campione che renderà eterna l’attrice. Vent’anni dopo, Robin viene catapultata in un mondo animato; tutti i divi che come lei sono fatti scansionare, si riuniscono al Congresso di Futurologia dove viene presentata la formula chimica che dà la possibilità di assumere molteplici identità.
The Congress è stato presentato, con successo, al Festival di Cannes 2013.
A Venezia 2013, invece, ha fatto il suo esordio mondiale il documentario Femen – L’Ucraina è in vendita di Kitty Green, ora in uscita in sala. Il film svela la verità dietro Femen, il movimento femminista che ha suscitato scalpore per le sue manifestazioni in topless. Nato nelle strade innevate di una Ucraina postsovietica corrotta, Femen, con la sua guerra a torso nudo contro il patriarcato, ha investito i media europei come un ciclone. Tuttavia, uno sguardo intimo dentro la vita di queste donne e la bizzarra rivelazione delle forze patriarcali che alimentano l’organizzazione dimostrano che queste titillanti attiviste non sono le “focose femministe” che dicono di essere.
Altro film reduce dalla stagione festivaliera 2013 è la pellicola canadese Gabrielle – Un amore fuori dal coro di Louise Archambault, vincitrice del premio del pubblico al Festival di Locarno.
Gabrielle è una giovane donna affetta dalla sindrome di Williams, dotata di una contagiosa gioia di vivere e di una propensione spiccata per la musica. La giovane si innamora di Martin, un ragazzo conosciuto nel centro ricreativo dove fa parte di un coro; da quel momento diventano inseparabili. Le loro famiglie, però, vista la loro disabilità, non permettono loro di vivere il proprio amore come vorrebbero. Mentre il coro si sta preparando in vista della partecipazione ad un importante festival musicale, Gabrielle fa di tutto per dimostrare la propria autonomia e per guadagnare la tanto agognata indipendenza. Con grande determinazione, la giovane dovrà affrontare i pregiudizi e i propri limiti per sperare di poter vivere con Martin una storia d’amore che non ha nulla di ordinario.
Spazio poi per due commedie romantiche come Le Weekend, dal regista di Notting Hill, Roger Michell, con Lindsay Duncan e Jim Broadbent, e Rompicapo a New York, dal regista de L’appartamento spagnolo, Cédric Klapisch, con Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile de France e Kelly Reilly.
In Le Weekend Nick e Meg sono una coppia inglese di ultracinquantenni che decidono di festeggiare il loro trentesimo anniversario di matrimonio tornando per un weekend a Parigi, dove avevano trascorso la loro luna di miele.
In Rompicapo a New York protagonista è Xavier, un uomo che non si è ancora “sistemato” : sta ancora cercando la propria collocazione, come padre, come figlio e come uomo, in mezzo al caos coloratissimo di Chinatown.
Curiosità per Il magico mondo di Oz, versione animata prodotta e realizzata in India dalla celebre opera di L. Frank Baum. Il quadro delle nuove uscite è completato dal documentario tunisino Era meglio domani (ambientato durante la rivoluzione tunisina del 2011 e segue il percorso di una donna, Aida, che, nel periodo della primavera araba, deve ripartire da zero e vuole solo guardare al futuro), dall’horror 1303 in 3D di Michele Taverna con Mischa Barton (il film esce ad oltre due anni dalla sua realizzazione) e dal thriller lituano The Gambler di Ignas Jonynas.