Il primo weekend cinematografico del mese di febbraio è prevalentemente caratterizzato dall’uscita del film che, stando a pronostici e suggestioni degli addetti ai lavori, dovrebbe sbancare alla prossima notte degli Oscar. Stiamo parlando di Birdman, pellicola di Alejandro González Iñárritu con Michael Keaton, Edward Norton e Emma Stone che ha aperto il Festival di Venezia 2014. Il film racconta di Riggan Thomson (Michael Keaton), attore in declino che dopo un folgorante passato nei panni di un glorioso supereroe, spera di rilanciare la sua carriera dirigendo un nuovo, ambizioso spettacolo a Broadway per dimostrare a tutti che non è solo una ex star di Hollywood. Nei giorni che precedono la sera della prima, Riggan deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso. Birdman ha ricevuto nove nomination agli Oscar, incluse quelle per miglior film, regia e attore protagonista.
Grande interesse lo suscita anche il fantascientifico Jupiter – Il destino dell’universo di Lana Wachowski e Andy Wachowski, i due fratelli autori della trilogia di Matrix con Channing Tatum e Mila Kunis. La pellicola narra la storia di Jupiter Jones (Mila Kunis), che, nata sotto una buona stella, mostra segni d’esser predestinata a grandi cose. Una volta cresciuta, Jupiter continua ad avere grandi sogni, ma si sveglia in un’amara realtà fatta di un lavoro di pulizia di case altrui, ed una vita difficile. Solo quando Caine (Channing Tatum), un cacciatore ed ex-militare geneticamente modificato, arriva sulla Terra per rintracciarla, Jupiter comincia ad intravedere il destino che le è stato prospettato: possiede infatti la firma genetica che la contrassegna come prossima, in linea di successione, di una straordinaria eredità che potrebbe alterare l’equilibrio dell’intero cosmo.
Per chi è alla ricerca di un prodotto capace di garantire buonumore e leggerezza intelligente consigliamo la commedia francese Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron (qui la nostra recensione). Claude e Marie Verneuil sono una tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice che ha allevato 4 figlie secondo i principi di tolleranza, integrazione e apertura che sono nei geni della cultura francese. Ma il destino li mette a dura prova – non una ma ben 4 volte! Il primo boccone amaro arriva infatti quando la loro primogenita decide di sposare un musulmano. Ma poi la seconda sceglie un ebreo e la terza un cinese. Ormai tutte le loro speranze di assistere ad un tradizionale matrimonio in chiesa vengono riposte sulla figlia minore che finalmente, grazie al Cielo, ha incontrato un bravo cattolico…
Commedia che ha suscitato parecchie polemiche preventive è invece Non c’è 2 senza te di Massimo Cappelli con Fabio Troiano, Dino Abbrescia e Belen Rodriguez: polemiche legate sia all’ingente contributo ministeriale che ha portato alla realizzazione del film sia per le tematiche affrontate e soprattutto il modo in cui sono state messe in scena. Moreno (Fabio Troiano) e Alfonso (Dino Abbrescia) stanno insieme da anni e convivono felicemente. La loro vita scorre allegra e senza pensieri sotto gli occhi della sig.ra Capasso (Tosca D’Aquino), la vicina di casa un po’ acida e molto curiosa. Ma la routine quotidiana viene improvvisamente stravolta dall’arrivo di Niccolò (Samuel Troiano), nipote di Alfonso. Inizia così una difficile convivenza a tre, complicata dal fatto che i due si fingono etero davanti al bambino e Moreno si invaghisce della bellissima Laura (Belén Rodriguez)…
Curiosità per il thriller The Iceman di Ariel Vromen con Michael Shannon e Winona Ryder, vicenda vera del Richard Kuklinski, killer per la mafia specialista nel depistare le indagini congelando i cadaveri. Per anni, mentre raggiungeva il ragguardevole numero di un centinaio di vittime, i suoi vicini lo hanno creduto un normale uomo d’affari.
Altra commedia italiana in uscita nel weekend è Leoni di Pietro Parolin con Neri Marcorè, Piera Degli Esposti e Stefano Pesce. La crisi è ormai assodata, anche in Veneto, dove si era abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Ma ora sopravvivere è difficile. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi: fino a poco tempo fa era un vero figlio di papà , arrogante e viziato… ma simpatico. Ora che i soldi sono finiti come farà a tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza o con una nuova impresa, anche se in modo non del tutto convenzionale?
Spazio anche all’animazione con la pellicola francese Mune – Il guardiano della luna di Alexandre Heboyan e Benoit Philippon. Cosa succederebbe se il Sole non tornasse a splendere ogni mattina? O se la Luna dimenticasse di fare il suo giro e di illuminare le stelle e il cielo della notte? Mune, il custode della Luna, combatterà per proteggere il mondo dalle forze del male che hanno oscurato il Sole e la Luna. Il suo amore per la Luna e per la donna dei suoi sogni lo farà diventare l’eroe più grande dell’Universo.
Chiudiamo la nostra rassegna con due film italiani. Iniziamo da Biagio di Pasquale Scimeca, storia di Biagio Conte, del suo percorso di vita, delle sue scelte radicali e rivoluzionarie che ne hanno fatto un uomo giusto. Oggi Biagio, conosciuto da tutti a Palermo come Fra Biagio, gestisce la comunità più numerosa del sud Italia, dove trovano accoglienza 1.500 persone. Il secondo titolo è invece l’insolito documentario-musical Educazione affettiva di Clemente Bicocchi e Federico Bondi. Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuola: emozioni e paura del futuro scorrono nella vita della classe della Scuola Pestalozzi di Firenze. Il documentario racconta in maniera intima e naturale alcuni momenti della classe in gita scolastica, metafora del delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza che i bambini affrontano insieme ai loro due maestri Matteo e Paolo.