Continua la nostra selezione dei migliori titoli dell’anno appena passato (clicca qui per leggere la prima parte dell’articolo): scopriamo insieme gli ultimi dieci film del 2013 da vedere secondo Milano Weekend.
10. Jiro dreams of sushi – Jiro e l’arte del sushi di David Gelb
Trama: Il film-documentario racconta la vita di Jiro Ono, il più famoso sushi chef di Tokyo.
Perché vederlo: David Gelb ci porta per mano nella più antica delle tradizioni giapponesi: quella del sushi. Dall’addestramento di uno chef, alla scelta degli ingredienti, alla ricerca della perfezione dei gesti e dei sapori, niente è lasciato al caso. Un film assolutamente sorprendente. Da acquolina.
Trama: L’ingegnere medico Ryan Stone (Sandra Bullock), per la prima volta su di uno shuttle, e il comandante Matt Kowlasky (George Clooney), alla sua ultima missione prima della pensione, stanno riparando la stazione spaziale che li ospita quando vengono investiti da una pioggia di meteoriti e si trovano persi nello spazio. Tenteranno di ritornare sulla Terra in una sorta di Open Water galattico.
Perché vederlo: Gravity è un survival movie spettacolare. Strabilianti gli effetti speciali che hanno richiesto 4 anni di lavoro, sapiente la regia di Cuarón che sceglie lunghi piani sequenza o di far entrare la telecamera nel casco degli astronauti perché lo spettatore possa sentirne lo spaesamento, la paura e il respiro affannoso. Col fiato sospeso.
8. Il tocco del peccato di Jia Zhangke
Trama: Quattro storie si intrecciano in una Cina afflitta dall’ingiustizia: il minatore Dahai (Jiang Wu) lotta contro la corruzione dei capi villaggio; Zhou (Wang Baoqiang), emigrante di ritorno dalla famiglia per Capodanno che non riesce a ritrovare sé stesso nel suo posto di origine; Zheng (Zhao Tao), remissiva receptionist di una sauna, molestata da un cliente facoltoso, si trasforma in una spietata assassina in preda a una indemoniata follia. Infine, il giovane operaio Xiao (Luo Lanshan), con la speranza di cambiare lavoro e migliorare la sua esistenza, accetta un posto come cameriere in un lussuoso bordello, ma con risvolti che lo porteranno a un gesto estremo.
Perché vederlo: In un Paese in cui i deboli sembrano destinati a soccombere e la corruzione dilaga, assistiamo alle storie di quattro deboli. Un ritratto angosciante, tratto da storie vere; non a caso il film si è aggiudicato il premio Migliore Sceneggiatura all’ultimo Festival di Cannes. Liberatorio.
7. Hunger games 2: la ragazza di fuoco di Francis Lawrence
Trama: I due sopravvissuti alla 74° edizione degli Hunger Games, Katniss e Peeta, dovranno decidere se rimanere burattini della propaganda del governo o divenire i leader della rivolta che si sta preparando a Panem. La crescente popolarità della coppia mette però in guardia il Presidente Snow, che decide così di inaugurare un’edizione della Memoria dei micidiali Giochi: naturalmente Katniss e Peeta verranno reclutati, e i due si troveranno ancora una volta a dover salvare le proprie vite.
Perché vederlo: In una giungla artificiale colma di insidie, Lawrence costruisce con l’ausilio di telecamere IMAX un impianto scenico che lascia senza fiato, tecnicamente perfetto, grazie allo scenografo Phil Messina e al direttore della fotografia Jo Willems. Spettacolare.
6. World War Z di Marc Forster
Trama: L’ex agente ONU Gerry Lane (Brad Pitt) è ingaggiato dal Segretario di Stato americano Thierry Umutoni (Fana Mokoena) per trovare il paziente zero e scoprire le origini del l’inarrestabile virus che sta trasformando le persone in zombie.
Perché vederlo: Tratto dal romanzo horror post apocalittico del 2006 di Max Brooks, World War Z è l’action movie dell’anno. Il film propone 116’ vissuti col fiato sospeso da quando la routine straordinariamente normale della famiglia Lane è stravolta della pandemia: l’immedesimazione è immediata. Adrenalinico.
5. Populaire – Tutti pazzi per Rose di Régis Roinsard
Trama: 1958. Rose Pamphyle (Dèborah Franҫois) è una ragazza di 21 anni che vive in un paesino della bassa Normandia con il padre, un burbero vedovo. Rose non vuole saperne di sposare il figlio del proprietario di una autofficina e arrendersi a un destino di casalinga docile e devota: determinata, bella, ma decisamente imbranata aspira al meglio per una “ragazza moderna”, cioè diventare una segretaria. Così decide di partire per Lisieux dove sostiene il colloquio con Louis Echard (Romain Duris), il titolare di un’agenzia di assicurazioni, che rimane colpito dalla velocità prodigiosa con cui Rose sa scrivere a macchina…
Perché vederlo: Tutti pazzi per Rose è una deliziosa fiaba a tinte pastello, una commedia divertente assolutamente vintage in cui tutto è studiatissimo: dai vestiti, alla colonna sonora, all’uso del colore. Buonumore assicurato.
4. Dietro i candelabri di Steven Soderbergh
Trama: Ambientato fra il 1977 e il 1983, il film racconta una storia vera: quella della travagliata relazione fra il sessantenne Wladziu Valentino Liberace (Micheal Douglas) -pianista virtuoso e intrattenitore stravagante, che ha fatto del kitsch il suo marchio di fabbrica- e il giovane e fragile Scott Thorson (Matt Damon).
Perché vederlo: Per la magistrale interpretazione di Micheal Douglas e per le ricche scenografie curate da Howard Cummings. Travolgente e amaro.
3. Captain Phillips – Attacco in mare aperto di Paul Greengrass
Trama: Richard Phillips (Tom Hanks), capitano della nave container statunitense Maersk Alabama, viene rapito da un gruppo di pirati somali al largo del Corno d’Africa.
Perché vederlo: Captain Phillips ha un ritmo perfetto: intrattiene, fa pensare, lascia col fiato sospeso. Come sempre impeccabile Tom Hanks. Al cardiopalma.
2. Una canzone per Marion di Paul Andrews Williams
Trama: Lo scorbutico pensionato Arthur (Terence Stamp) non si spiega come sua moglie Marion (Vanessa Redgrave) possa rendersi ridicola cantando nel coro amatoriale del quartiere : la donna, innamorata della vita e di suo marito, pur gravemente malata riesce cantando a non perdere il sorriso. Attraverso la passione di Marion, Arthur conosce Elisabeth (Gemma Artenton), la giovane e spumeggiante direttrice del coro
che scorge in lui qualcosa di speciale, nonostante il carattere scontroso…
Perché vederlo: Struggente, ma incredibilmente divertente, pieno di energia e profondamente positivo, Una canzone per Marion vi commuoverà: tocca, infatti, con grande delicatezza e ironia -e soprattutto senza mai cadere nel melò- temi universali come l’amore, la perdita, la solitudine, il cambiamento. Fantastica la scena in cui la Redgrave canta True colors di Cindy Lauper. Per inguaribili romantici.
1. La grande Bellezza di Paolo Sorrentino
Trama: Jep Gambardella (Toni Servillo) è un giornalista 65enne trasferitosi a Roma da ragazzo e diventato il re dei mondani, perso in una sorta di girone dantesco fra le feste della borghesia romana a base di cocaina, alcool e sesso. Ma Gambardella è stato anche uno scrittore: quaranta anni prima ha vinto il Premio Bancarella con il suo unico libro, L’apparato umano, per poi arrendersi al foglio bianco.
Perché vederlo: Per Toni Servillo in stato di grazia, per le superbe immagini di Roma, per i dialoghi che strappano sorrisi amari. Per riflettere sui nuovi mostri contemporanei: noi. Da Oscar.