Già ieri aveva un volto, il base jumper che giovedì all’alba si era gettato dalle guglie del Duomo di Milano. Si tratta di Maurizio Di Palma, 34enne originario della provincia di Trento, considerato uno dei paracadutisti più esperti del mondo sulle piccole altezze urbane e già autore di audaci salti come quello dalle Torri di Pisa e di Prato, oltre a centinaia di lanci da vette, grattacieli e altri edifici in tutto il mondo.
Di solito la caduta libera, che però dura pochissimi secondi in questi casi per lasciare il posto a una rapida apertura del paracadute, viene ripresa con una telecamera sul casco e il filmato pubblicato su YouTube. Purtroppo questo video, inizialmente pubblicato in esclusiva Corriere.it, non è di grande qualità, ma se visto a schermo intero (con il secondo pulsante da destra) rende bene l’idea dell’impresa.
In un’intervista di oggi al quotidiano di via Solferino, Maurizio Di Palma dice che è stata una “notte bellissima” e racconta di avere effettuato 12 sopralluoghi in cima al Duomo e di avere inizialmente fissato la data del lancio per le 5 del mattino, ma di averla poi rinviata alle 6.15, aspettando inutilmente che si allontanassero le due pattuglie della polizia poste a presidio della piazza.
Un totale di 2mila lanci al suo attivo e adesso anche la difficile sfida della cattedrale gotica, iniziata nel tardo 1300 e simbolo da sette secoli della città. A proposito, ieri 4 luglio è stata celebrata l’indipendenza americana e la riapertura al pubblico della Statua della Libertà, il cui modello ispiratore si trova proprio sul Duomo di Milano.