Rotonda della Besana, storia e curiosità di un’oasi di pace a Milano

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Foto: Luca Volpi - Flickr

Rotonda della Besana, storia e curiosità di un’oasi di pace a Milano

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C’è un posto a Milano tanto vicino quanto distante dal traffico quotidiano. Un’oasi di pace a due passi da arterie perennemente intasate. Un posto fuori dal tempo, la Rotonda della Besana.

Piccoli cenni storici

La Rotonda nacque alla fine del Seicento come complesso cimiteriale del vicino Ospedale Maggiore. Serviva uno spazio più grande per accogliere le salme non reclamate dell’ospedale, e il sepolcreto interno era insufficiente a rispondere a nuove esigenze, soprattutto di carattere igienico.

Fu così che la direzione dell’Ospedale acquistò dalla famiglia Stella un appezzamento di terreno vicino alla chiesa di Santa Maria della Pace, lontano dalle case e vicino alla struttura ospedaliera. Per facilitare l’unione tra la nuova struttura e il Maggiore fu costruita una nuova strada (Via San Barnaba). Inoltre, per il trasporto delle salme fu eretto un ponte sul naviglio nei pressi dell’ingresso posteriore dell’ospedale (tutto ciò testimoniato oggi dalla Porta delle meraviglie).

rotonda della besana
L’ex chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolchi

I lavori di costruzione della Rotonda della Besana cominciarono nel 1695. Il disegno di Attilio Arrigoni prevedeva la costruzione, in mezzo al cimitero, di un oratorio. I lavori durarono due anni e nell’estate del 1697 avvennero le prime tumulazioni.

Tre anni dopo, grazie all’architetto Francesco Croce, l’oratorio fu trasformato in una chiesa, originariamente dedicata solo a San Michele con l’aggiunta successiva ai Nuovi Sepolcri. Le piene dei navigli, però, cominciavano a creare danni al neonato cimitero, così lo stesso Croce costruì, a partire dal 1719, il grande porticato a circondare il cimitero per nuove tumulazioni, stavolta in alto.

L’aspetto ricreato dal Croce ricalca, più o meno, quello attuale.

Ma cosa ne è stata della Rotonda della Besana nel corso del tempo? E perché si chiama proprio così?

Scopriamolo insieme con le seguenti curiosità.

Il mancato pantheon e il…fienile

Alla fine del Settecento il governo austriaco dismise il cimitero. La legge sanitaria dell’epoca, infatti, vietava la presenza di sepolcreti al di fuori della cinta cittadina. Con l’avvento di Napoleone si pensò di trasformare la Rotonda nel pantheon del Regno Italico, che aveva Milano come capitale.

Napoleone Bonaparte

Il progetto fu messo su carta dal grande architetto Luigi Cagnola, ma con la caduta di Napoleone Milano fu riammessa all’Austria. E il progetto fu accantonato.

Nel corso dei decenni la Rotonda della Besana ha visto il suo ruolo cambiare di volta in volta. Divenne prima caserma, poi ospedale per malati cronici, addirittura fienile, fino a diventare la lavanderia dell’Ospedale. Fino al 1939, quando fu acquisito dal Comune di Milano, ristrutturato e adibito a uso ricreativo.

Besana, chi era costui?

Per molto tempo la Rotonda era conosciuta come Foppone dell’Ospedale Maggiore (nel gergo milanese la foppa è la fossa), poi cambiato in Rotonda della Besana. Come mai? Niente di più semplice. Il nome deriva dalla strada in cui si trova l’ingresso, appunto Via Enrico Besana.

Enrico Besana

Ma chi era Besana? Un giovane laureato in medicina che, spinto dall’amore per la sua città natale, partecipò attivamente alle Cinque Giornate e successivamente, fu impegnato nella Prima e Seconda Guerra d’Indipendenza, prima nell’esercito piemontese, poi come volontario nei Cacciatori delle Alpi.

Fedelissimo di Garibaldi, partecipò anche alla Terza Guerra d’Indipendenza, nonostante la non più giovane età. Successivamente girò il mondo e pubblicò i resoconti dei suoi viaggi su varie testate, acquisendo grande notorietà.

Una presenza sotterranea…

Nel 1971 all’interno della Rotonda della Besana lo scultore Pietro Cascella organizza una personale, “realizzando” un’opera che seppellisce sottoterra. A chiusura del foro di sepoltura, una lapide con citazione del poeta Alfonso Gatto. La frase recita: “10.11.1971- I naufraghi della paura atomica lasciano agli scampati del futuro questo testimone di pietra”.

La lapide di Pietro Cascella

Una performance in cui Cascella afferma di aver seppellito una scultura monumentale in pietra dell’Homo Sapiens, dedicata agli uomini del 3000 o del 4000. Una testimonianza di quello che siamo in pratica.

La lapide si trova sulla destra della porta d’ingresso della chiesa.

Il museo dei bambini

Dal 2014, all’interno dell’ex chiesa della Rotonda della Besana è presente il Muba, il Museo dei bambini. Uno spazio importante per l’infanzia, un luogo in cui si propongono attività legate alla creatività e l’educazione.

Muba museo dei bambini di Milano
Il Museo dei Bambini

Il Muba non ha collezioni permanenti, ma spazi espositivi che stimolano la creatività dei più piccoli. Con il Muba colabora REMIDA, un progetto culturale di Fondazione Reggio Children e del Centro Loris Malaguzzi. Il suo scopo è raccogliere materiale e oggetti di scarti industriali per realizzare giochi e tutto ciò che occorre per le attività ricreative.

Info e orari

La Rotonda della Besana si trova in Via Enrico Besana 12 e rispetta i seguenti orari:

  • Orari: 7:00 – 19:00, orario estivo
  • Come arrivare: Tram 12, 27. Bus 65, 84, 19

Di seguito tutte le info sul Muba

Biglietti:

  • 10 €: bambino
  • 8 €: adulto
  • 5 €: insegnante o educatore (previa presentazione di un documento che certifichi la professione)

Orari di ingresso:

  • Da novembre a marzo: dalle 7.00 alle 20.00
  • Aprile e ottobre: dalle 7.00 alle 21.00
  • Da maggio a settembre: dalle 7.00 alle 22.00