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Campari e Galleria Campari presentano N100. The Art of Negroni, una mostra di illustrazioni, opere pittoriche e fotografiche da tutto il mondo per celebrare il Negroni nell’anno del suo centenario.
L’esposizione, che si terrà nella sede di viale Gramsci 161, a Sesto San Giovanni, da giovedì 21 novembre a venerdì 20 dicembre, prevede 29 interpretazioni artistiche dell’iconico cocktail. da parte di alcune delle voci più interessanti del panorama artistico italiano e internazionale, sia artisti emergenti che mid-career.
L’allestimento N100. The Art of Negroni presenta i risultati di queste collaborazioni e si configura come una variegata raccolta di installazioni creative, illustrazioni, opere pittoriche e fotografiche dedicate al Negroni e a ciò che esso rappresenta, sia nell’immaginario collettivo sia nella visione personale degli artisti coinvolti.
La varietà delle opere presentate testimonia differenti approcci che nello stile richiamano la raffinata cartellonistica di Campari dei primi del Novecento, ma anche le spinte futuriste in stile deperiano e il celebre lettering delle opere di Bruno Munari, mentre i soggetti rappresentati si ispirano all’iconica bottiglia di Campari, alle note botaniche degli ingredienti del cocktail, fino a interpretazioni del tutto astratte che evocano i profumi e gli aromi del Negroni.
N100 The Art of Negroni: gli artisti della mostra
Gli artisti coinvolti per l’Italia sono Alvvino, Giacomo Bagnara, Iolanda Bellotti, Elenia Berretta, Margherita Terraneo, Alessandro Cripsta, Federico Epis, Luca Font, Elisa De Alencar Rodrigues, Jacopo Rosati e Francesco Poiana. La mostra presenta anche un ampio sguardo internazionale con le opere di Michael Corridore e Jamie Preisz dall’Australia; André Clemente dal Brasile; Søren Behncke dalla Danimarca; Emil Wikström dalla Finlandia; Julia Spiers dalla Francia; Alicia Martha Gisela Stricker dalla Germania; Spiros Halaris dalla Grecia; Jan Chan da Hong Kong; Rupert Whale dall’Inghilterra; Lianne Nixon dall’Olanda; El Marquès, Lu J Son e Pablo Castaneda dalla Spagna; Jeanette Getrost dagli Stati Uniti.
N100 The Art of Negroni: la storia del cocktail
Il cocktail è stato inventato nel 1919 a Firenze al Caffé Casoni da Fosco Scarselli, dopo che il colto e raffinato conte Camilo Negroni gli chiese di aggiungere del gin al posto della soda al suo drink preferito, l’Americano. Partendo dalle tre parti uguali di Vermouth rosso, London Dry gin e l’insostituibile Campari che lo compongono, il Negroni nel tempo ha costruito un vero e proprio immaginario attraverso letteratura, arte e cinema.
Il Negroni viene infatti bevuto ad esempio da James Bond nel film For Your Eyes Only; Ernest Hemingway lo inserì in Across the River and Into the Trees; si dice che Audrey Hepburn facesse servire il Negroni alle feste da lei organizzate durante le riprese di Roman Holiday e che Orson Welles ne fosse diventato un estimatore dopo averlo scoperto a Roma nel 1947 durante le riprese di Black Magic.
N100 The Art of Negroni: gli orari della mostra
La mostra potrà essere visitata da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30
Ingresso libero
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