L’urgenza dell’arte al PAC – il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che dal 28 marzo al 20 maggio 2018 ospita la personale di Teresa Margolles, artista messicana che con le sue opere testimonia della complessità del reale e dalla pervasività della criminalità organizzata nel suo Paese natale (ma non solo).
La mostra è promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC con Silvana Editoriale, curata da Diego Sileo e inserita in una delle quattro linee di ricerca del Padiglione d’Arte Contemporanea, che vede protagonisti i grandi nomi del panorama artistico internazionale in vista delle settimane in cui Milano diventa vetrina mondiale con miart e il Salone del Mobile.
Con una formazione da medico legale, l’artista ha lavorato per dieci anni con il collettivo SeMéFo (Servicio médico forense), fondato nel 1990 a Città del Messico, che denunciava la violenza sistematica nella società contemporanea. Studiando a fondo le dinamiche scaturite dalla violenza e le conseguenze che la paura ha prodotto nella società, ha vissuto in prima persona ciò che la guerra al narcotraffico ha causato alla città e ai suoi abitanti, la distruzione del tessuto urbano, architettonico e sociale.
Nella sua arte le tracce di questi scenari violenti diventano narrazione. All’interno degli obitori, come per le strade, l’artista raccoglie gli ultimi elementi di vita – oggetti, materiali, frammenti di edifici e fluidi corporei – se ne appropria e li trasporta negli spazi espositivi.
14 le installazioni della Margolles negli spazi del PAC, dalla grammatica minimalista e di forte impatto , sia viscerale che concettuale: vengono esplorati i temi tutt’altro che comodi della morte, dell’ingiustizia sociale, dell’odio di genere, della marginalità e della corruzione, con un risultato finale che coniuga orrore e bellezza mantendoli costantemente in tensione in un equilibro precario.
In occasione delle due iniziative di Miart e Art week venerdì 13 aprile alle ore 19:30 l’artista presenta una performance tributo a Karla, prostituta transessuale assassinata a Ciudad Juárez (Messico) nel 2016. Un gesto forte, che lascerà una ferita aperta sui muri del PAC e vedrà protagonista Sonja Victoria Vera Bohórquez, una donna transgender che si prostituisce a Zurigo.
Inoltre per tutta la settimana dal 10 al 14 aprile il PAC resta aperto fino alle 22:30 con biglietto ridotto € 4 a partire dalle 19, e organizza due visite guidate gratuite: giovedì 12 marzo alle ore 19 e domenica 15 marzo alle 18, con il curatore della mostra.
Biglietti
Intero: 8 euro – Ridotto: 6,50 – Abbonamento Musei Lombardia: 5 euro; Ridotto speciale: 4 euro – Gratuito per minori fino ai 6 anni
Orari
Mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30- 19.30
Martedì e giovedì 9.30 – 22.30
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura