Venerdì 29 e sabato 30 novembre torna Manifatture Aperte, l’appuntamento che permette di scoprire oltre 100 luoghi del fare dove innovazione e sapienza artigiana s’incontrano nel segno della produzione di alta qualità: dall’antica bottega orafa alla moderna sartoria che realizza capi personalizzati, passando per la storica azienda di argenteria sino ai laboratori di fabbricazione digitale, accanto a pinze e bulloni, forni, torni e scalpelli ci saranno anche le più sofisticate strumentazioni tecnologiche.
“Le oltre cento realtà che quest’anno aderiscono a Manifatture Aperte confermano la volontà degli operatori di aprirsi alla città e alla sua voglia di riscoprire e riappropriarsi di un mondo fatto di grande tradizione e capacità artigiana ma soprattutto di costante ricerca e innovazione”, ha commentato l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio, Moda e Design Cristina Tajani.
A dare il via a Manifatture Aperte 2019, giovedì 28 novembre, sarà una serata inaugurale all’interno dell’hub creativo BASE Milano, che quest’anno sarà l’headquarter della manifestazione. Ricco il programma di questa seconda edizione, curata da Nema – Rete Nuove Manifatture, con l’obiettivo di valorizzare le piccole e medie imprese che, nell’area metropolitana, realizzano in modo innovativo prodotti artigianali e digitali di qualità.
Visite guidate, laboratori e incontri condurranno alla scoperta degli spazi della manifattura, dell’artigianato e della fabbricazione digitale, dove tradizione e innovazione s’incontrano per creare prodotti esclusivi, apprezzati in tutto il mondo. I visitatori, infatti, avranno la possibilità di incontrare i protagonisti delle Manifatture per porre domande e scoprire nel dettaglio il percorso produttivo di ciascuna lavorazione.
Manifatture Aperte 2019: il programma e i percorsi tematici
Nove in tutto i “percorsi tematici” per introdurre i visitatori agli oltre 100 luoghi del fare aperti alla città:
- Botteghe d’arte – I grandi maestri della tradizione artigianale milanese raccontano i loro segreti per realizzare borse, cappelli, cornici, libri, ceramiche, gioielli. Un viaggio attraverso alcune della più note e prestigiose botteghe d’arte di Milano, alla scoperta delle meraviglie del “saper fare” tramandato per generazioni.
- Cosa vuol dire 4.0? – Le tecnologie della quarta rivoluzione industriale stanno trasformando la manifattura mescolandosi alle tecniche della grande tradizione italiana. Dalla meccanica ai dispositivi medicali, un itinerario per scoprire come robot, stampanti 3D, nuovi materiali, lasercut e IoT stanno cambiando il modo di progettare e fabbricare le cose. Dalla grande azienda leader dell’automazione industriale, alle piccole imprese ad alta tecnologia, dai centri di ricerca ai laboratori dei makers che mettono l’innovazione alla portata di tutti.
- Officine di passioni – Chitarre in alluminio e auto d’epoca fuoriserie, gioielli in plexiglass e tavole da surf dipinte a mano, laboratori di restauro, liuteria, mosaico, ceramica, fotografia. Perfino un laboratorio di animazione in stop motion che combina digitale e artigianato. Un itinerario speciale che mette insieme realtà molto diverse unite da un filo rosso: passione e sapienza tecnica che diventano impresa.
- Manifatture a Teatro – L’Accademia Teatro alla Scala e i Laboratori del Teatro alla Scala aprono al pubblico i laboratori con dimostrazioni di sartoria e la presentazione di parti di lavorazioni scenografiche di uno dei teatri più importanti al mondo. L’itinerario propone anche la visita in un laboratorio di costruzione di marionette per il teatro di figura contemporaneo e uno studio di set design.
- Fabbriche del Design – Il legame tra design e manifattura è un tratto distintivo dell’Italia, e di Milano in particolare. Alcune straordinarie esperienze hanno saputo unire creatività, progetto e grande qualità manifatturiera: la fabbrica sull’acqua, l’archivio dei materiali innovativi, il museo del legno, l’azienda che reinventa il modo di produrre divani e poltrone.
- La Manifattura nei quartieri – A Villapizzone, un ex complesso industriale di 3.000 mq rinasce come spazio per l’arte e l’artigianato. A Dergano, piccole realtà imprenditoriali di settori diversi si mettono in rete per recuperare l’identità artigianale del quartiere. A Porto di Mare, un’ex fabbrica abbandonata ospita un coworking artigiano. Botteghe, laboratori di pasticceria, birrifici artigianali, ecco come le manifatture vivono i quartieri.
- Manifattura circolare e sostenibile – La manifattura del futuro dovrà essere rispettosa dell’ambiente, attenta ai consumi, capace di rimettere in circolo gli scarti come materie prime. Due straordinarie esperienze sono già pronte alla sfida. Dalla fabbrica di carta da parati che combina eccellenza, circolarità e sostenibilità alla produzione dei jeans più sostenibili al mondo.
- Donne e Manifattura – Un percorso dedicato alle donne protagoniste della manifattura milanese. Moda, gioielli, ceramica, abiti da sposa, tessuti d’arredo, decorazione: una rassegna di laboratori e atelier, dalle giovani esordienti ai nomi più affermati, tra tecnologia, stile, artigianalità con un’attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità.
- Manifattura a Impatto Sociale – Dalla falegnameria sociale al laboratorio per costruire biciclette, manifattura vuol dire anche “fare insieme”. Molti progetti sociali usano la manifattura come strumento per creare autonomia attraverso il lavoro, sviluppare talento e consapevolezza di sé, far nascere nuovi legami sociali, rinnovare il senso dell’incontro con gli altri.
Tutti gli eventi sono gratuiti ed è possibile iscriversi dal 16 novembre al sito www.manifattureaperte.it dove scoprire l’elenco completo delle fabbriche, degli atelier e delle realtà aderenti all’iniziativa.