Il 4, 5 e 6 ottobre al Teatro Out Off di Milano andrà in scena Hard to be Pinocchio, rilettura visionaria in tre atti, ad opera del regista e scenografo Simone Mannino, di una delle opere italiane più note al mondo.
Lo spettacolo, in cui teatro e arti visive dialogano e si mescolano, promosso all’interno di Palermo Capitale italiana della Cultura 2018, è stato concepito a Istanbul tra il 2014 e il 2016, durante gli intensi mesi di sconvolgimento politico e sociale a seguito del mancato golpe militare, venne annullato dalla stagione dell’Harbiye Tiyatro.
A distanza di un anno, Simone Mannino, che ha curato adattamento, scene e regia, lavora alla riscrittura del testo e alla sua trasposizione in italiano. Le musiche sono originali, suonate dal vivo durante lo spettacolo dal compositore Gaetano Dragotta.
Hard to be Pinocchio, la scena
Di notte, su un palcoscenico di teatro di prosa. Uno spazio vuoto, appena illuminato. Nell’aria un’atmosfera densa e calda. Una luce di taglio illumina uno scrittoio posizionato sulla estrema destra del boccascena. Un uomo seduto sulla sedia, di tanto in tanto sfoglia le pagine di un grande libro non rilegato. Le pagine cadono, le rialza, cerca invano di rimetterle in ordine. Legge e a intervalli irregolari le strappa. Assorto in questo atto di ripetizione, in preda ad una profonda inquietudine, prega e bestemmia in tutte le lingue del mondo…
Il regista racconta così la dimensione di Hard to be Pinocchio, un mondo in cui il grottesco gioco della tragedia umana si muove attraverso lo strumento dell’immaginazione. Geppetto diviene personaggio universale che intraprende un viaggio nei labili e ambigui territori della memoria e della menzogna, mostrandoci un’umanità incastrata nella sua stessa essenza.
Confrontarsi con Pinocchio vuol dire non soltanto attraversare una vertiginosa commistione di generi letterali, quanto mettersi di fronte a una materia viva, dinamica e inesauribile che parla mille lingue. Iniziare lo spettacolo da un libro aperto, è ammettere fin da subito che dentro il capolavoro di Collodi esistono libri paralleli. Percorsi di lettura incrociati. Visioni dell’infanzia diverse, dunque in un certo senso, un itinerario “obbligato” della elaborazione della stessa genesi dell’umanità. […]
Quando Pinocchio perde il suo corpo di legno e diventa un bambino “Vero”, ha perso qualcosa che non tornerà più? Cosa è diventato questo bambino? Pinocchio è il ragazzo di strada, ma è anche il fanciullo borghese. È Il Padre e il Figlio. Favola e dramma. Un viaggio a ritroso in un regno sociale in cui le parole non hanno più senso, in cui regnano la forza e l’istinto di creature selvagge.
Hard to be pinocchio, il regista Simone Mannino
Simone Mannino, classe 1980, è un artista poliedrico che porta sul palco la sua lunga e articolata esperienza nell’ambito delle arti visive e performative, confermando le sue capacità di rielaborazione e reinterpretazione di diversi codici comunicativi.
Hard to Be Pinocchio si avvale della collaborazione di artisti e attori quali Paolo Mannina, Simona Malato, Ada Giallongo, Valeria Sara Lo Bue, Jesse Gagliardi, Claudio Pecoraino, che gravitano intorno alla compagnia Atelier Nostra Signora, collettivo artistico che produce lo spettacolo con sede a Palermo e Istanbul.
Riassumendo
Hard to be Pinocchio, dal 4 al 6 ottobre 2018
Teatro Out Off
Durata 2h 20 minuti, con intervallo
ORARI: martedì, mercoledì e venerdì ore 20.45, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16.00
PREZZI: intero €18,00; riduzioni: 12€ 9€; costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00€ (salvo diverse indicazioni per specifici spettacoli)
Per le tematiche affrontate e la crudezza di alcune scene, la visione dello spettacolo è consigliata a un pubblico di età non inferiore a 14 anni
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