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XXI Triennale: a Palazzo Reale l’installazione Vermiglia

Marco Valerio 9 anni fa

I suoni del lavoro diventano un omaggio alla laboriosità della città dall’industria al design. Un’installazione che onora la cultura del lavoro interpretando il tema della XXI Esposizione Internazionale della Triennale come Labor After Labor.

Un progetto voluto dalla Triennale di Milano e dall’assessorato alle politiche per il lavoro del Comune di Milano e realizzato in collaborazione con Kartell con la partecipazione dell’assessorato alla Cultura. Un “progetto” intriso di pensiero applicato, fatica e saper fare dove ogni lavoro ha un suono.

Nel cortile d’onore di Palazzo Reale, sino al 12 settembre, l’installazione di Attilio StocchiVermiglia – fa riecheggiare rumori e suoni di lavori presenti, passati e futuri. Un’installazione che non è un padiglione/contenitore ma un padiglione/nuvola, un’atmosfera.

Quattro monitor in sincronia raccontano la laboriosità milanese. Dalla nuvola esce la sonorità del lavoro. Ogni lavoro ha un suono: un verso, una sua voce. Dal rumore prodotto si può intuire la quantità di sforzo, l’alienazione, la gioia del lavoro di chi lo genera.

L’occasione del centenario della morte di Umberto Boccioni, che all’interno dell’Umanitaria di Milano dipinse Il lavoro (efficacemente re-intitolato da Marinetti La città che sale), viene reificata dalla massa dinamica di questa nuvola rossa, trasfigurazione del grande cavallo vermiglio imbizzarrito in primo piano nel dipinto.

Vermiglia è il cavallo di Umberto Boccioni. Il cavallo – “horse power” – è l’unità di misura della potenza. Vermiglio è il colore della carne ed è anche il colore dello sforzo, della fatica, del Labor. Una nuvola vermiglia a Milano, sotto la quale sedersi, incontrarsi, riposare e sentire il battito della città. Una nuvola inattesa che include e che incanta.

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