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Weekend a Roma: cosa vedere, dove dormire e dove mangiare lontani dai “soliti posti”

Beatrice Curti 7 giorni fa
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Esplorare Roma in un weekend è un’impresa coraggiosa, tra folle di turisti, lavori per l’imminente Giubileo e soprattutto l’immensa mole di cose da vedere. Il nostro consiglio è prendersela comoda, abbandonando l’affanno della checklist dei posti da visitare assolutamente. Il tempo è poco, perciò approfittatene per scoprire angoli nascosti della Capitale, lontano dai circuiti canonici. Scopriamo cosa vedere a Roma in un weekend “non convenzionale”!

Il quartiere Flaminio, dalla Piccola Londra al MAXXI

Il quartiere Flaminio, a nord di Roma, è un piccolo gioiello della Capitale poco noto al turismo di massa (fortunatamente). Si raggiunge comodamente con la Metro A (Flaminio), o scendendo alla fermata Flaminia del tram 2, uno dei pochi in circolazione a Roma. Quest’ultimo si può rivelare una scelta vincente per un tour del quartiere se non si ha voglia o non si ha la possibilità di camminare molto.

Flaminio è un quartiere relativamente nuovo di Roma. Sorto agli inizi del Novecento intorno alle prime fabbriche automobilistiche divenne ben presto il centro della nuova vita culturale romana, grazie anche all’Esposizione nazionale del 1911 e soprattutto alle Olimpiadi del 1960. In questo periodo vengono costruiti alcuni dei luoghi simbolo del quartiere, dallo stadio Flaminio al Villaggio Olimpico fino all’iconico palazzetto dello Sport.

L’esterno del MAXXI

Negli anni Novanta il quartiere fu oggetto di un grande progetto di riqualificazione, con la costruzione di due luoghi fondamentali per la vita di Flaminio: l’Auditorium Parco della Musica, costruito nel 1994 da Renzo Piano e ora dedicato al Maestro Ennio Morricone, e il MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo, costruito da Zaha Hadid con una perfetta unione di materiali (cemento e acciaio) e linee arrotondate.

Queste due strutture contemporanee si inseriscono tra gli edifici di un quartiere che, pur essendo fucina di grandi cambiamenti architettonici, è molto legato alla propria tradizione popolare, fatta di piazzette riparate dal traffico, mercati rionali, casette basse e scorci d’altri tempi.

Tra questi c’è sicuramente via Bernardo Celentano, anche nota come Piccola Londra. Si tratta di una breve via privata (munita di cancello e telecamere contro i visitatori troppo invadenti) che sembra essere uscita da un angolo di Notting Hill o Portobello Road. Le casette dai colori pastello con le persiane verdi sono precedute da deliziose scalinate traboccanti di fiori. Questo angolo british a Roma venne costruito nel 1909 per volere dell’allora sindaco anglo italiano Ernesto Nathan per ospitare alti funzionari della giunta comunale e ospiti di prestigio. Qui durante l’anno vengono girati svariati spot pubblicitari, film, servizi fotografici… Tutti ambientati a Londra ovviamente!

La Piccola Londra di via Celentano

E a proposito di cinema, la pittoresca Piazza Pierin del Vaga, circondata dagli alloggi costruiti negli anni Trenta intorno all’Istituto Case Popolari, è stata il set di alcune scene di Midnight in Paris, film di Woody Allen del 2011. E se con tutto questo vagare per l’Europa vi è venuta fame, a pochi passi da questa elegante piazzetta, si trova l’Osteria Mamma Mia, dove mangiare alcuni tra i piatti fondamentali della ricchissima cucina romana: carciofi alla Giudia, tonnarelli cacio e pepe, rigatoni al sugo di coda, cicoria ripassata e ovviamente le classiche carbonara e amatriciana.

Per chi invece vuole fare scorte di ottimi prodotti enogastronomici il quartiere Flaminio ospita un grande mercato coperto, amatissimo dagli abitanti del quartiere e dai suoi ristoratori. Qui si possono trovare buonissimi formaggi, salumi, vini e tanti altre proposte provenienti da piccoli produttori di Roma e da tutto il Centro Italia, da degustare anche sul posto.

Trastevere, il Gianicolo e Villa Farnesina

Per i romani e per gli assidui frequentatori della Capitale leggere Trastevere tra i luoghi meno conosciuti di Roma potrebbe far sorridere. Ma l’incanto di uno dei quartieri più autentici di Roma non si esaurisce nelle poche strade preda del turismo di massa.

Trastevere si inerpica sul versante del Gianicolo e scende fino al fiume da cui prende il nome (Trastevere significa infatti “al di là de Tevere”), in un dedalo di vicoli e strade che si allargano e restringono come un corpo che respira. Si tratta di una delle zone più antiche di Roma, abitata prima dagli etruschi e poi conquistata dalle forze della neonata città.

I trasteverini si considerano da secoli quasi un microcosmo a sé stante all’interno di Roma: fieri dell’appartenenza a uno dei quartieri più antichi e autentici della città, rimasto ancora fedele all’assetto medievale delle strade, cosa rarissima a Roma. Qui nel corso del tempo sono sorte osterie e taverne, donando al quartiere la fama, che resiste ancora oggi, di zona godereccia, dove trovare il meglio della tradizione culinaria romana.

Un esempio? Dalla storica Osteria della Trippa a Da Enzo al 29 fino a Tonnarello, specializzato nel tipico formato di pasta della cacio e pepe. Per i veri amanti della carbonara c’è Eggs (lo abbiamo anche a Milano!), specializzato nei piatti a base di uova, con decine di versioni, sempre più creative, del piatto diventato il vero simbolo della cucina di Roma.

Una strada di Trastevere

A dominare Trastevere c’è il Gianicolo, uno dei colli più scenografici di Roma, dove ammirare la Città Eterna in tutta la sua bellezza millenaria, dai Fori Imperiali fino al Vaticano, seguendo la lunga linea alberata del Tevere. Se arrivate sulla cima della collina intorno a mezzogiorno noterete un afflusso più numeroso di persone: questo perché sin dal 1904 alle 12 in punto un cannone a salve spara sulla città, per indicare a tutti i campanili di Roma l’ora esatta di riferimento.

Sul Gianicolo lo spettacolo non è solamente la vista, ma tutto ciò che racchiude, a partire dalla Fontana dell’Acqua Paola, affettuosamente chiamata dai romani Fontanone. Costruito nel Seicento per portare l’acqua dal lago di Bracciano ai quartieri di Trastevere e Borgo, il Fontanone si ispira agli archi trionfali di età romana, con una grande vasca alla base, dove cinque bocche riversano l’acqua. Dalle arcate aperte si intravede quello che al tempo della costruzione era l’orto botanico di Roma, ora posto ai piedi del Gianicolo.

Il Fontanone del Gianicolo

Il colle conserva anche le testimonianze di un’importante pagina della storia di Roma, la caduta dello Stato Pontificio e l’instaurazione dell’Italia unita. Sin dai primi anni della conquista italiana di Roma si volle trasformare il Gianicolo in un memoriale del Risorgimento. Qui sorge l’Ossario Garibaldino, la camminata dei busti degli eroi garibaldini e i monumenti a Garibaldi e ad Anita, sepolta proprio sotto il monumento che la ritrae a cavallo, con una pistola in una mano e il figlio neonato nell’altra.

Alle pendici del Gianicolo Trastevere si allunga seguendo il fiume, e svelando luoghi di incredibile bellezza, come Villa Farnesina, un vero gioiello di Roma conosciuto da pochi. Costruita come residenza del ricchissimo banchiere Agostino Chigi, la villa riflette in ogni angolo lo spirito del suo proprietario, amante delle arti, della filosofia e delle belle donne, tanto da sposare una delle cortigiane più in vista di Roma, Francesca Ordeaschi e con lei abitare le stanze riccamente decorate del suo palazzo in riva al Tevere.

Villa Farnesina

Dai rigogliosi giardini all’italiana si entra nelle sale della villa, decorate con affreschi de più importanti artisti dell’epoca, tra cui spicca Raffaello, autore del Trionfo di Galatea, che decora la loggia, un tempo aperta, che affacciava sul Tevere. Ogni angolo di Villa Farnesina rimanda al culto della bellezza e dell’amore mitologico, che un tempo dialogavano direttamente con i marmi antichi conservati nelle sue sale, andati perduti con i passaggi di proprietà del palazzo. Ancora oggi, così come ai tempi in cui ogni notte ospitava ricche feste e banchetti, Villa Farnesina affascina i suoi ospiti con la sua bellezza spensierata.

Quartiere Trionfale e la Balduina

Il quartiere Trionfale è uno dei più vasti e moderni di Roma, che comprende il grande parco urbano del Pineto, tra i più grandi della città. Balduina è la zona più settentrionale del quartiere, comodamente raggiungibile dalla metro B, alla fermata Cipro. Prima quartiere operai, poi zona residenziale borghese, oggi Balduina è abitata da giovani e studenti e si sta arricchendo di locali, pub e ristoranti aperti fino a tardi.

Ricco di storia antica, Balduina era punteggiata dalle residenze nobiliari dei ricchi romani, che qui volevano sfuggire al caos della città. Residenze come Villa Mellini, palazzo quattrocentesco tra i pochissimi dell’epoca sopravvissuti in città e sede dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Qui soggiornarono ospiti del calibro di Goethe, Stendhal, H. James e W. Wordsworth.

L’Osservatorio astronomico di Roma

Il quartiere è sormontato da due grandi aree verdi, il già citato parco urbano del Pineto e il più piccolo e caratteristico parco di Monte Ciocci, perfetti per passeggiare e godersi la Capitale dall’alto dal Belvedere dello Zodiaco o ammirare le stelle allo storico Osservatorio Astronomico, vero gioiello per gli amanti dell’astronomia.

Per chi ama il relax e vuole trascorrere il proprio weekend a Roma lontano dal turismo di massa, la Balduina e l’intero quartiere Trionfale sono un punto strategico perfetto da cui partire all’esplorazione della Città Eterna. Tra i luoghi più singolari dove alloggiare c’è Mama Shelter, unica sede italiana del gruppo francese (per ora, dato che è prevista un’apertura a Como per il 2026) Ennismore.

Lo stile di Mama Shelter si sposa perfettamente nell’ottica di un weekend non convenzionale nella Capitale: il suo stile sexy e irriverente lo rendono un pezzo unico nell’immensa offerta ricettiva di Roma. Dagli ascensori tappezzati di figurine dei calciatori fino ai dettagli più “piccanti”, questo hotel 4* non si vuole prendere troppo sul serio e conquista anche grazie alla sua enorme offerta gastronomica, approvata anche dagli stessi romani che ogni domenica affollano la sala ristorante per godersi il ricchissimo brunch.

A farla da padrone sono ovviamente i piatti della tradizione romana, oltre alle pizze (sempre romane, ovviamente) e a un comparto mixology di tutto rispetto, con la possibilità di carpire i trucchi del mestiere durante masterclass appositamente organizzate, parte della grande mole di eventi aperti a tutti, che rendono questo posto un tutt’uno col quartiere che lo ospita, all’insegna di una Roma vera e verace, lontana dalle cartoline patinate con il Colosseo e la Fontana di Trevi.