“In buona parte dei film in circolazione oggi c’è il tema ricorrente: la famiglia. Ce ne sono di tutti i tipi. […] Ma in questo quadro la grande assente […] è la donna single e senza figli”. Parole di Maria Sole Tognazzi che parla del suo nuovo film, tutto al femminile, Viaggio da sola in uscita il 24 aprile, con protagonista Margherita Buy.
Irene è una donna single che ha superato la quarantina e di professione è “l’ospite a sorpresa” ovvero il temuto cliente che in incognito annota scrupolosamente e giudica implacabilmente gli standard degli hotel di lusso. Fra guanti di tessuto bianchi per scovare granelli di polvere e termometri immersi nelle zuppe e vini per valutare il giusto grado di temperatura, Irene, si potrebbe definire una vera professionista nel suo campo e una cittadina del mondo.
Divisa affettivamente fra la profonda amicizia verso il suo ex Andrea (Stefano Accorsi) colpito da una inaspettata paternità e il rapporto spesso tumultuoso con la sorella Silvia ( Fabrizia Sacchi) , madre e moglie un po’svagata e sempre irrequieta, la protagonista, fra altalenanti stati d’animo, è una donna che sa quello che vuole. Ma solo dopo un avvenimento che la porta a riflettere sul suo stato di apparente solitudine, è in grado di fare luce su se stessa: “ è la storia di una donna […] che non ha figli, né un lavoro stabile, ma non si sente per questo una fallita, anzi, è pienamente soddisfatta” .
La single di questa commedia, non finisce fra le braccia del fatidico “ principe azzurro” – metafora spesso dello scontato principio sociale per cui ad una donna sono inevitabilmente imposti un marito e dei figli – qui il lieto fine è un altro: una visione dell’esistenza umana e del ruolo femminile nella società da un punto di vista alternativo e non convenzionale.