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A Cuba prima che tutto cambi. Questo il mantra da qualche anno a questa parte, quando si parla di un viaggio verso l’Isla Grande. E Cuba ora rischia (forse?) di cambiare davvero, ora che si è lasciata alle spalle un anno intenso e burrascoso che ha visto arrivare sull’isola il Papa, Obama e i Rolling Stones, ma che soprattutto ha vissuto un momento storico, la morte di Fidel Castro. Cambierà anche la sua atmosfera? Certamente non le storie che è capace di raccontare.
Si può arrivare all’Avana dall’Italia direttamente volando a Cuba con Neosair. Lasciandosi l’inverno gelido alle spalle per immergersi nelle atmosfere caraibiche. All’Avana ci si può lasciar coinvolgere passeggiando per il suo centro storico, perdendosi a fotografare le immancabili automobili anni ’50. E cercando un personaggio che, qui, gli appassionati di letteratura non possono dimenticare: Ernest Hemingway. E questo è un viaggio sulle sue tracce che comincia in realtà qualche chilometro fuori dalla città, a San Francisco de Paula.
Finca Vìgia – Il museo di Ernest Hemingway
Hemingway acquistò la villa nel 1940, dopo il suo terzo matrimonio, per viverci fino al 1960. una villa chiara, in stile coloniale, con un folto giardino intorno, e fu proprio qui che presero vita capolavori come Per chi suona la campana e soprattutto Il vecchio e il mare, ispirato proprio a un pescatore che viveva nelle vicinanze. Oggi si può visitare e, attraversando le sue stanze zeppe di fotografie e ricordi, ripercorrere un po’ degli anni cubani dello scrittore.
Hotel Ambos Mundos
Ma prima di Finca Vìgia fu un’altra la “casa” cubana di Hemingway: l’Hotel Ambos Mundos. Risale agli anni ’20 e si trova all’angolo tra Calle Obispo e Mercaderes nella Habana Vieja. Qui lo scrittore visse negli anni ’30, in una camera al quinto piano.
El Floridita
Si dice che fu inventato proprio qui, poco dopo la Prima Guerra Mondiale, il daiquiri. E il locale (in calle Obispo 557) lega il suo nome al cocktail e a uno dei suoi frequentatori più illustri, Ernest Hemigway naturalmente. La sua statua in bronzo appoggiata al bancone vi saluterà all’ingresso, e varcare la porta del Floridita sarà come fare un viaggio nel tempo
La Bodeguita del medio
Un posto super turistico, ma non si può lasciare la Cuba di Hemingway senza farci almeno un salto: se il daiquiri si bere al Floridita questo è il locale del mojito, e delle pareti piene zeppe di graffiti, frasi, ricordi, lasciati qui dagli sciami di visitatori nel corso nel tempo. Lo trovate in calle Empedrado 207.
A cura di Milano Weekend Adv