Si chiama Valhalla, La brace degli dei ed è il primo ristorante vichingo d’Italia. Ha appena aperto i battenti a Milano in via Ronzoni 2, sui Navigli, scatenando subito la curiositĂ tra gli appassionati di food: cosa mangiavano i vichinghi? E cosa c’è nel menĂ¹?
Il menĂ¹
Ăˆ presto detto, visto che anche il nome dĂ qualche indicazione: da Valhalla si mangia selvaggina cotta alla brace o a bassa temperatura, ovvero il cibo di cui si nutrivano principalmente le antiche popolazioni nordiche.
Vitello, maiale, agnello: carni che un tempo venivano macellate prima dell’inverno e poi cotte con le braci o bollite, oggi sono riproposte in chiave moderna. Ogni piatto del Valhalla ha un nome vichingo e si rifĂ alla mitologia nordica di Odino: si puĂ² ordinare Ullr, la tartare di cervo, Gulltopp, gli sfilacci di cavallo marinati, Himinhrjodhr (pronunciarlo è una sfida!), il midollo di manzo gratinato. E ancora Tanngnjostr, la tagliata di capriolo, Hildsvin, il cinghiale alla birra, Vedhrofolnir, la quaglia al ginepro.
E per i vegetariani? Ci sono proposte ad hoc, come Bifrost, il carpaccio di rapa rossa con seitan affumicato o Nidhafioll, le polpette di ceci in salsa con carciofi.
L’idea
Dietro Valhalla ci sono in realtĂ due giovani imprenditori italiani: Igor Iavicoli e Milena Vio, giĂ gestori del Vinyl Pub del quartiere Isola, entrambi sotto i 35 anni di etĂ e appassionati di mitologia nordica.
Anche il logo del ristorante riprende il mitico Valknut, il nodo di Odino rappresentato da tre triangoli intrecciati. E ovviamente l’arredamento interno è un tripudio di pelli, elmi e scudi dei popoli nordici e dei palazzi del Valhalla, l’eterna dimora degli eroi caduti in battaglia.