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Valerio Braschi si trasferisce in Galleria: apre The View, con un menù che omaggia Milano

Beatrice Curti 5 giorni fa
valerio braschi the view

Valerio Braschi, il giovane chef romagnolo da oltre un anno a Milano, torna a far parlare di sé. Dopo l’esperienza con 1978 a Roma e l’apertura di Vibe la scorsa estate, ora si punta in alto, letteralmente. Apre The View by Valerio Braschi, il nuovo ristorante a firma dell’ex vincitore di Masterchef al quinto piano della Galleria.

La vista c’è, con una terrazza da cui sembra di poter toccare la Madonnina, a cui si aggiunge un menù che parla anche di Milano, con incursioni nella tradizione lombarda proposta con l’ormai twist di follia a cui lo chef, classe 1997, ci ha abituati sin dai suoi esordi romani.

Cosa si mangia a The View by Valerio Braschi

Il menù degustazione è presentato come un vero e proprio percorso lungo la vita e le esperienze di Braschi. Si va dalle coraggiose new entry come il coniglio crudo marinato servito con riduzione di cacciatora insieme a un’ostrica cotta all’hibaci (tradizionale barbecue giapponese) su estratto di coniglio a piatti legati alla storia familiare; gli ormai storici cappelletti ripieni di lasagne della nonna Bruna sono un vero salto indietro nel tempo, invitati al Natale della famiglia Braschi insieme all’amata nonna.

Tornano anche classici già rodati nella cucina del Vibe, come il Glacier 51 e Rubia Gallega, due prodotti di altissimo pregio curati con tecniche a metà tra l’antico e il futuristico.

Una location così importante chiedeva a gran voce una dichiarazione d’amore a Milano, la cui tradizione culinaria per lungo tempo ha rischiato di perdersi in un’offerta gastronomica tanto (troppo) ampia.

Ovviamente non aspettatevi i piatti della domenica casalinga: il risotto allo zafferano di The View viene servito sì con il tradizionale ossobuco, ma in forma di crocchetta di vitello brasato al vino rosso. Anche la cotoletta riserva delle sorprese, con tutti gli ingredienti al posto giusto certo, ma proposti con l’ingegno tipico dello chef. Tra i dolci, visto anche il periodo di apertura, non manca il panettone. In forma di pudding, servito con gelato al pop corn e vaniglia.

A corollario del menù, sono presenti delle “carte” introdotte già negli spazi di Vibe: tornano la carta dell’acqua (perché no, l’acqua non ha tutta lo stesso sapore) e la carta degli olii, curata da Lorenzo Braschi, fratello dello chef e sommelier dell’olio. Questo prezioso ingrediente viene proposto anche nel menù dei dolci, con una ricetta tanto semplice quanto (evo)cativa: cialde di pane caramellato servite con namelata all’olio extravergine d’oliva, chiodi di garofano e sale maldon.

Valerio Braschi si pone sulle spalle una responsabilità non da poco, in uno dei luoghi simbolo di Milano. La sua cucina è divertente e provocatoria, ma non manca mai di quella precisione e di quella tecnica che lo hanno già reso tra i “sorvegliati speciali” della nuova cucina italiana. Sarà la scalata al quinto piano della Galleria ad avvicinarlo alle Stelle?