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Le arti performative arrivano a Milano e promettono di portare quanto di più interessante e innovativo sta accadendo negli altri grandi centri di produzione di performing art nel mondo. L’appuntamento è dal 19 al 23 marzo per la dodicesima edizione di Uovo performing arts festival, con un ricco calendario che toccherà anche i luoghi più “unconventional” e “fuori formato “della città, con qualche sorpresa.
I primi appuntamenti del programma sono previsti in Biblioteca Sormani, presso La Triennale e il CRT, ma saranno tanti gli spazi coinvolti, che comprendono in questa nuova edizione anche un luogo fortemente simbolico, che verrà svelato proprio appena prima della performance che lo abiterà: si tratta di SOLO (Milano), un lavoro site-specific realizzato da Strasse.Forme d’arte dal respiro internazionale che permettono di sperimentare nuove modalità di relazione tra lo spazio pubblico e i milanesi all’insegna della creatività artistica.
Venti artisti arriveranno a Milano in occasione di Uovo dal resto d’Italia, dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Spagna, dagli Stati Uniti, dalla Croazia e dall’Olanda, da Israele e dalla Germania: daranno vita a 12 performance tra cui 8 prime nazionali e 2 prime assolute oltre a dj set, video, concerti e un meeting internazionale per operatori.
Tra i nomi più noti dell’edizione 2014 Romeo Castellucci – uno dei più apprezzati artisti italiani al mondo, Leone d’oro alla Carriera lo scorso anno alla Biennale di Venezia; Tino Sehgal, anch’egli vincitore del Leone d’oro alla Biennale di Venezia come Migliore Artista; Jérôme Bel che proporrà la sua storica produzione Shirtology, che esplora le relazioni tra coreografia e cultura popolare; Francesca Foscarini che invita in Gut Gift la coreografa israeliana Yasmeen Godder a creare un solo con lei, La Veronal, tra le più curiose e interessanti della nuova scena europea, diretta dal coreografo Marcos Morau; Matija Ferlin, giovanissimo artista nato a Pula e formatosi ad Amsterdam, premiato nel 2012 come miglior coreografo croato; Alessandro Sciarroni, uno dei protagonisti della nuova scena italiana che si ispirerà alla giocoleria.
Non mancheranno spunti curiosi, come The Quiet Volume di Ant Hampton e Tim Etchells: una performance interattiva che possono assistere soltanto due spettatori alla volta e che si svolge all’interno della biblioteca Sormani.
Uovo 2014 ospiterà infine Space 2.0, un progetto europeo che prevede un programma di mobilità per programmatori di tutta Europa, con l’obiettivo di sviluppare nuove progettualità comuni europee.
Programma completo e informazioni: http://2014.uovoproject.it/