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Uomini e donne insieme contro la violenza di genere: la rassegna al Teatro Carcano

Serena Dandini Lella Costa

Al Teatro Carcano il #25 Novembre 2024 si coniuga (anche) al maschile. Una scelta necessaria – la violenza contro le donne che la giornata internazionale vorrebbe debellare non si combatte senza il coinvolgimento del genere che ne è responsabile – e impegnativa sotto il profilo dell’onestà intellettuale e dell’immagine di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla direzione del teatro che al tema dedica un’intera settimana di spettacoli, reading, testimonianze e talk interattivi.

La partenza è lunedì 25, data simbolica perché ricorda il martirio delle sorelle Mirabal, dissidenti stuprate, torturate e uccise da poliziotti al servizio della dittatura dominicana quel giorno di novembre di sessantaquattro anni fa. A inaugurare il programma, a cura di Mariangela Pitturru, sono, come abbiamo anticipato, Alessio Boni e Omar Pedrini, rispettivamente in scena per leggere e commentare musicalmente i testi scritti ad hoc dai nove autori (maschi) di Uomini si diventa. Nella mente di un femminicida. A metterci letteralmente la faccia e le idee sono due “portatori sani”, se così si può dire, di quel patriarcato strisciante che non è affatto scomparso, come vorrebbe un ministro della nostra Repubblica, ma che va riconosciuto e debellato nei gesti e nelle parole della quotidianità, nella società e in famiglia, nell’educazione dei figli. Perché la storia non si ripeta, per interrompere finalmente, con una presa di coscienza universale, la catena degli abusi e quella non meno pericolosa dei pregiudizi.

A seguire, martedì 26, è la volta di Ferite a morte, progetto sul femminicidio scritto da Serena Dandini in collaborazione con la ricercatrice Maura Misiti,che alle protagoniste sul palco – Lella Costa, Orsetta de’ Rossi, Rita Pelusio e la stessa Dandini – affiancherà le voci di un qualificato parterre tutto al femminile:  Saba Anglana, BigMama, Claudia De Lillo, Elisa Ercoli (presidente di Differenza Donna), Lorenza Ghidini, Veronica Lucchesi, Matilde Pacella, Germana  Pasquero e  Serena Sinigaglia si alterneranno nell’evocare, in una sorta di struggente  Spoon River, le storie delle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, di un compagno, di un amante o di un “ex”.

Musica e storytelling sono la chiave de Il maschio inutile, una produzione della Banda Osiris che con il filosofo della scienza Telmo Plevani mette in scena mercoledì 27 un’autoironica terapia di gruppo per ristabilire l’identità perduta del genere maschile, mentre venerdì 29 e sabato 30 è per sole donne (cis, trans, non binary) l’happening di Svelarsi del Teatro di Dioniso in collaborazione con PAV, un momento di condivisione e riflessione che fa appello alla “sorellanza” per riappropriarsi, anche attraverso il corpo, di uno spazio di comunicazione lontano da sensi di colpa o di inadeguatezza associati spesso agli sguardi maschili più morbosi o giudicanti.

Doppio appuntamento domenica 1 dicembre. Alle 16.30, Monica Guerritore recita Quel che so di lei: donne prigioniere di amori straordinari, un suo testo originale che racconta l’ultimo atto della tragica esistenza di Giulia Trigona, contessa, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, barbaramente uccisa dall’amante che aveva deciso, in extremis, di lasciare. Alle 20.30 chiude la settimana del #25 Novembre un incontro interattivo con il pubblico di entrambi i sessi dal titolo emblematico Ma cosa ho fatto? perCorso per diventare uomini nuovi, di e con Andrea Colamedici (editore) e Lorenzo Gasparrini (filosofo femminista).