“Scandagliare i profili di legalità dei fornitori, passare sotto la lente tutti i possibili reati ambientali, gestire la sicurezza fisica di un’area e verificare il rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro: sono i quattro pilastri del nostro approccio a 360 gradi per la sicurezza di grandi cantieri e aree oggetto di riqualificazione urbana”.
Così Alessandro Ummarino, direttore tecnico e operativo di United Risk, spiega come l’azienda di security 2.0 a Sesto San Giovanni abbia assunto oggi un profilo complesso nel settore della sicurezza urbana con una particolare specializzazione nelle opere di recupero e riqualificazione immobiliare, che racchiude capacità progettuali e di consulenza, oltre alla tradizionale gestione del territorio tramite addetti alla vigilanza.
Nata come attività di consulenza per gestire le criticità di grandi operazioni immobiliari, in particolare dal grande intervento di riqualificazione dell’area ex Falck, oggi la società opera anche nell’innovativo quartiere di CityLife a Milano, dove si occupa anche del decoro della zona adibita a parco.
Assieme all’Associazione di Giornalismo Investigativo e a Milano Weekend, United Risk ha creato IndaginiOnline.com, il nuovo progetto formativo in cui l’intelligence incontra il marketing, unendo alle tecniche investigative di Open Source Intelligence (OSINT) l’analisi approfondita dei social media e la SEO.
Grandi cantieri e società: sorveglianza e rischi
Un impulso alla gestione strutturata dei rischi, che viene svolta oggi a Sesto San Giovanni, è venuto dalla legge 231/2001 sulla responsabilità penale di enti o società, per i reati commessi da posizioni apicali dell’organizzazione, da cui la società tra vantaggio, volente o nolente. In passato “societas delinquere non potest”, ma oggi non vale più questa massima.
Dal 2008 la legge incorpora i reati conseguenti al mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e dal 2011 anche i reati ambientali. Nasce un’esigenza di mercato: se le aziende si attrezzano con un modello organizzativo che preveda anche la presenza di un Organismo di Vigilanza (ODV) e degli effettivi controlli interni e soprattutto può dimostrare quanto attuato, la società viene assolta dalle sue responsabilità.
Bisogna mettere in piedi un sistema di controlli, possibilmente fatti di terzi, e in grado di fare le dovute segnalazioni all’ODV. Il direttore lavori di un cantiere, ad esempio è una figura a rischio. Bisogna chiedersi: i risparmi del cantiere sono stati fatti rispettando le regole? Il cantiere può essere oggetto di sequestro o di fermi lavori, ma possono esserci annullamenti o sospensioni delle autorizzazioni da parte dell’autorità di riferimento. Per mitigare il rischio viene proposto questo metodo di lavoro.
Interventi su misura per gestire un settore critico
“Un cantiere come l’area ex Falck è un’entità complessa – racconta Ummarino – il suo presupposto è la necessità di bonifica ambientale dei terreni. Quello delle terre contaminate è un settore critico. Grazie a un nostro modello di analisi, su base OSINT, e di rating siamo in grado di sconsigliare o meno al cliente di coinvolgere una certa ditta o un Appaltatore”. Oggi, ad esempio, per portare a termine un tentativo di lavoro nero vengono messi in campo “strumenti più sofisticati del camioncino con gli operai nascosti”. United Risk, che dispone di licenza prefettizia per le svolgere investigazioni civili e penali, e attività di Vigilanza con Guardie Giurate può quindi monitorare direttamente i flussi, a volte estremamente complessi, di merci, persone e documenti coinvolti in un’opera complessa come un cantiere di bonifica.
Inoltre, il team United dedicato ai cantieri coinvolge professionalità che vanno dal laureato in materie ambientali all’esperto in materia di sicurezza sul lavoro e organizzazione di cantiere, tutti con una comune preparazione nell’ambito della security: “I grossi cantieri sono un ottimo biglietto da visita, ma anche aziende molto più piccole possono trarre beneficio dai nostri servizi – spiega il direttore di United Risk – è un po’ come andare in palestra: il medesimo preparatore atletico può fare una scheda su misura a una persona qualsiasi, ma anche a chi deve prepararsi per le Olimpiadi”.