-> La guida di Milano Weekend: mercatini di Natale in Italia e all’estero
Con l’approssimarsi delle festività cominciano ad apparire sui vostri profili frasi ingiuriose nei confronti del Natale, campeggiano Grinch nelle vostre immagini di copertina e gufi cinici vomitano odio su tutto e tutti. A forza di essere tutti controcorrente nei confronti dello sfrenato consumismo, del traffico, delle lucine, del tutti più buoni e bla bla bla, mi sembrate essere tutti uguali.
Ci vado io veramente controcorrente, allora, e vi dico anche quest’anno che a me il Natale piace! Mi piaccono gli alberi addobbati, mi piacciono i maglioni, il freddo, la neve, il pandoro, i regali, i bambini felici e anche il consumismo.
Lo so che là fuori imperversa la bufera sociale, ma io non mi voglio arrendere: voglio festeggiare il Natale lo stesso. Voglio festeggiare nonostante la crudeltà, la disoccupazione, la povertà, la galera, gli omicidi, la fame, le malattie, la xenofobia, il sessismo, l’omofobia, la schiavitù e tutti i mali dell’umanità. Dopotutto, questi mali non si trovano in Natura: li ha creati l’uomo per l’uomo.
A me frega niente se Natale è la ricorrenza della nascita di un dio o una festa pagana o quello che volete voi: per me il Natale significa sentirmi un po’ meglio, meno cinico, meno scontroso, meno rompicoglioni. Mi piace persino fare gli auguri, pensate un po’!
E se dovete per forza odiare il Natale, abbiate la coerenza di non scambiarvi auguri, regali e telefonate: statevene da soli, a casa, a guardare la televisione come ogni altro giorno dell’anno, mangiate le stesse cose che mangiate sempre, siate aridi e fancazzisti come se fosse un giorno qualsiasi.
Mentre voi vi sforzerete di essere infelici, io passerò queste feste con le mie preoccupazioni, i miei problemi e le mie ansie un po’ meno assillanti del solito e vi augurerò come ogni anno un felice e divertente Natale. Siate allegri, che vi fa bene!