Sommario di questo articolo:
Si svolge in Italia il primo appuntamento dell’anno con il cinema per tutta l’Europa Centro Orientale: torna a gennaio il Trieste Film Festival 2017, 28esima edizione dell’evento diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo.
Se siete appassionati di cinema, avete ancora tempo per organizzare la trasferta: il Trieste Film Festival è in programma dal 20 al 29 gennaio, un’occasione unica per vedere film e autori spesso poco noti al pubblico italiano e occidentale in generale, bazzicando per dieci giorni all’evento nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (la prima edizione risale infatti al 1987).
Questi i Paesi partecipanti all’edizione 2017: Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Georgia, Grecia, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Messico, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Ungheria.
Programma Trieste Film Festival
A rompere il ghiaccio, venerdì 20 gennaio, sarà l’anteprima fuori concorso The Teacher, il nuovo film di Jan HÅ™ebejk, prossimamente in uscita nelle sale italiane: siamo a Bratislava, nella Cecoslovacchia del 1983 che inizia a sbirciare oltre la cortina di ferro e il Socialismo reale, protagonista è una memorabile figura di insegnante soltanto all’apparenza mite e rassicurante interpretata da Zuzana Mauréry, premio come migliore attrice all’ultimo Festival di Karlovy Vary.
La chiusura è invece affidata a On The Milky Road, l’ultimo film di Emir Kusturica: una storia d’amore sullo sfondo di una non meglio precisata guerra civile (che non può non far pensare al conflitto jugoslavo), interpretata dallo stesso Kusturica e da Monica Bellucci, nei panni di una misteriosa donna italiana.
Il 28 gennaio, inoltre, ci sarà la cerimonia di conferimento di un nuovo premio promosso dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI):  il Miglior film italiano dell’anno, assegnato a Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio.
Come sempre, tre sono i concorsi internazionali in programma:
- Lungometraggi – Dieci i  film in gara, tutti in anteprima italiana, oltre a cinque loungometraggi fuori concorso selezionati come eventi speciali
- Cortometraggi – Diciotto i titoli che si sfideranno per aggiudicarsi il premio TsFF Corti:
- Documentari –Â Undici titoli in gara, tutti in anteprima italiana, oltre a tre titoli fuori concorso
Per il secondo anno consecutivo il festival continua a esplorare il Nuovo cinema rumeno, presente in molte sezioni e protagonista di uno speciale spazio di approfondimento dedicato.
Attesa è anche la masterclass di questa edizione, che vedrà protagonista il documentarista russo Vitalij Manskij, vincitore lo scorso anno del premio come miglior documentario per Under the Sun e quest’anno al centro di un omaggio in 8 film che attraversa la sua vasta filmografia.
Premio Corso Salani
Confermata anche quest’anno il Premio Corso Salani, che presenta quattro film italiani completati nel corso del 2016 e ancora in attesa di distribuzione. I titoli:
- Un altro me di Claudio Casazza: un anno con i detenuti per reati sessuali del Carcere di Bollate, quelli che nella subcultura carceraria sono gli infami, spesso separati da tutti e isolati dal resto dei detenuti
- Chi mi ha incontrato non mi ha visto di Bruno Bigoni: mockumentary sul ritrovamento di una misteriosa fotografia di Arthur Rimbaud, dalla quale potrebbero emergere conclusioni rivoluzionarie sulla vita e le opere del poeta
- La natura delle cose di Laura Viezzoli: immersione emotiva e filosofica in quel periodo dell’esistenza che è il fine vita, attraverso un anno di incontri e dialoghi tra l’autrice e il protagonista, malato terminale di SLA
- Sette giorni di Rolando Colla: una storia di attrazione e desiderio che travolge un uomo e una donna – interpretati da Bruno Todeschini e Alessia Barela – che si incontrano per la prima volta su un’isola siciliana
Born in Trieste
Da segnalare inoltre Born in Trieste, sezione del festival dedicata ai film che al When East Meets West hanno iniziato il loro (fortunato) percorso produttivo: in programma Anisoara di Ana-Felicia Scutelnicu, che segue l’ultimo anno di adolescenza e il primo amore di una ragazza moldava; A two way mirror della croata Katarina Zrinka Matijević, documentario poetico che in forma di meditazione evoca pensieri e lotte interiori dell’autrice; il georgiano See you in Chechnya di Alexander Kvatashidze, storia di un aspirante fotografo di guerra nel Caucaso; il bulgaro The beast is still alive di Mina Mileva e Vesela Kazakova, riflessione sul cuore della politica contemporanea europea.
Trieste Film Festival 2017
dal 20 al 29 gennaio
Location: Sala Tripcovich (Largo Città di Santos 1), Teatro Miela (Piazza Duca degli Abruzzi 3), Magazzino delle Idee (Corso Cavour 271), Antico Caffè San Marco (Via Cesare Battisti 18)