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Dicembre con l’arte: a Palazzo Marino arriva la Sacra Conversazione di Tiziano

Redazione 7 anni fa
tiziano a palazzo marino

 

Per i milanesi e per chi passa in città tra dicembre e gennaio è ormai un appuntamento fisso e atteso: parliamo della visita a Palazzo Marino per ammirare ogni volta un’opera d’arte diversa in trasferta a Milano dal nostro immenso patrimonio culturale.

Giunto alla sua decima edizione, il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino torna quest’anno in Sala Alessi con un capolavoro di Tiziano, la maestosa pala d’altare “Sacra conversazione 1520 (Pala Gozzi)”. Proviene dalla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona, e sarà visitabile con ingresso libero dal 5 dicembre al 14 gennaio 2018.

La scelta del Comune testimonia la vicinanza di Milano alla città di Ancona, che svolge un ruolo fondamentale come centro di raccolta e riparo di numerose opere d’arte, tra cui molti capolavori, provenienti dai territori marchigiani colpiti dal terremoto.

Grazie all’allestimento curato dall’architetto Corrado Anselmi, visitandola potremo straordinariamente osservare non solo il capolavoro di Tiziano ma anche il retro della tavola, dove sono presenti schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. La possibilità di ammirare anche il retro della grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm, 100 kg di peso) consentirà di scoprire come venivano realizzate nel Cinquecento queste opere che tanta importanza e diffusione hanno avuto nella storia dell’arte del nostro Paese.

Sacra conversazione 1520 (Pala Gozzi) di Tiziano, la storia

Dipinta nel 1520 dall’allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi, e destinata all’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, la “Sacra Conversazione” è il primo dipinto firmato e datato di Tiziano a noi noto.

Rappresenta una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura.

tiziano a palazzo marino

L’opera appartiene al tradizionale genere iconografico della pala d’altare definita ‘Sacra Conversazione’: la Madonna con il Bambino appare improvvisamente in un cielo di nuvole in vibrante movimento, infuocato dalla luce del tramonto; in basso contemplano la visione San Francesco, a cui era dedicata la chiesa che ospitava la pala, e San Biagio protettore della città dalmata, che indica al committente inginocchiato l’apparizione celeste.

Sullo sfondo della rappresentazione, ben visibile, spicca il bacino di San Marco con il Palazzo Ducale e il suo campanile. Un dipinto che unisce dunque Venezia, Ancona e Dubrovnik: Tiziano sembra suggerire un’alleanza tra i tre più importanti porti dell’Adriatico, sullo sfondo delle turbolenze politiche sul suolo italiano e dell’espansionismo ottomano. In particolare, legato alla città di Dubrovnik è il fico che potrete ammirare in mezzo che ricorda la distruzione della città, ma che essendo già con i frutti, è comunque un presagio di speranza.

Perché vedere la Sacra Conversazione

Noi che l’abbiamo vista in anteprima per la stampa, vi possiamo dire che è sicuramente uno dei quadri più belli portati a Milano, che impressiona fin dal primo momento in cui mettete piede nella sala Alessi.

L’esposizione è stata curata da Stefano Zuffi e in modo che “si possa entrare” nel quadro pian piano. Come già detto, si inizia vedendo il retro dove appunto si vede lo studio dell’opera ed è presente anche la mano di Tiziano. Si fa poi il giro e come suggerito da Zuffi “è giusto vederla da lontano per vederne tutta la composizione e per percepire il calore che emana”.

Inoltre, Tiziano è stato bravo nel far comunicare tutti i personaggi in un dialogo perfettamente riuscito. Lo spiega ancora lo stesso Zuffi: “I personaggi sono tutti in relazione l’uno con l’latro, come in una concatenazione delle anime”.

Quando andrete a vederla, soffermatevi poi sulla luce, che è tipica di Tiziano e che “compare nel dipinto in modo inconfondibile ed è la luce di Venezia, la città da dove dipingeva”.

L’ingresso alla Sala Alessi sarà libero e possibile tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio 2018. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo.

RIASSUMENDO

Sacra conversazione 1520 (Pala Gozzi) di Tiziano a Palazzo Marino

5 dicembre 2017 – 14 gennaio 2018
Palazzo Marino, Sala Alessi
Ingresso libero

Orari di apertura al pubblico
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20
(ultimo ingresso alle ore 19.30)
Giovedì dalle ore  9.30 alle ore 22.30
(ultimo ingresso alle ore 22)

Chiusure anticipate
7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30)
24 e 31 dicembre 2016 chiusura ore 18
(ultimo ingresso alle ore 17.30)

Festività
8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20 (ultimo ingresso alle ore 19.30)

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