“Buongiorno”: si presenta così al pubblico, salutando in italiano, Tim Cook, amministratore delegato di Apple e ospite speciale all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bocconi.
Il successore di Steve Jobs si è presentato agli studenti della Bocconi, presenziando per la prima volta in un Ateneo europeo, parlando sia di Apple che dei profondi cambiamenti che il nostro mondo sta affrontando negli ultimi anni: mutamenti tecnologici, certo, ma anche sociali e culturali. “Le conoscenze che acquisirete vi permetteranno di creare un mondo migliore di quello che avete incontrato. Cambiatelo per migliorare la vita delle persone”.
Preceduto dai discorsi del Presidente della Bocconi, Mario Monti, e del rettore Andrea Sironi, Tim Cook ha parlato per circa venti minuti, leggendo il suo intervento da un iPad Pro, nuovo prodotto Apple che ufficialmente sarà in vendita questo fine settimana.
“Apple si sente a casa in Italia, la patria del design e della creatività. Qui l’eccellenza sta nel fare meglio e non necessariamente nel produrre di più”, ha esordito l’attuale numero uno della casa della Mela. “L’azienda che fa meglio è quella che serve il bene pubblico. Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere”, ha esortato gli studenti Cook. “Mai come oggi siamo connessi con il resto del mondo. Usate la vostra voce per parlare con i diversi continenti. Il mondo è come un grande Stato, voi siete i cittadini”.
La diversità, ha poi sottolineato Cook, deve essere necessariamente un valore aggiunto, uno stimolo creativo e una spinta verso percorsi alternativi come mostra lo slogan celebre della società di Cupertino ovvero Think Different.
“Noi di Apple accogliamo tutti, non facciamo alcun tipo di disriminazione: nè di religione o di orientamento sessuale. La diversità è un valore per un’azienda come Apple, ma anche per tutte le altre”. Aziende che, secondo Cook, devono agire non esclusivamente per il mero profitto, ma devono ambire a un ideale più alto. “Non siamo qui per far soldi”, spiega Cook parafrasando Steve Jobs, “ma per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.
Nel pomeriggio il Ceo di Apple incontrerà, sempre a Milano, il premier Matteo Renzi.