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Milano si pensa metropoli, e come ogni grande città che si rispetti si è popolata di rooftop, terrazze e ristoranti panoramici dove affacciarsi a osservare il panorama tra un piatto e l’altro. Come sanno gli amanti della gastronomia, il nostro capoluogo si sta affollando di proposte più o meno gourmet di ogni tipo, quindi come scegliere un ristorante con vista che valga la “salita”?
Scopriamo alcune proposte da tenere in serbo per una cena romantica, una colazione di lavoro o per stupire i parenti che vogliono vedere in un colpo solo tutta Milano!
Horto
Da un’idea di Osvaldo Bosetti e Diego Panizza nasce Horto, un ristorante che segue la filosofia dell’ora etica, in cui cucina e territorio si uniscono in un rapporto di valorizzazione della prossimità secondo cui “vicino c’è tutto”. Questo modo di intendere la gastronomia ha portato Horto a ottenere la prima (e finora unica) Green Star Michelin, assegnata ai ristoranti virtuosi in ambito ambientale.
Dalla colazione alla cena, passando per l’aperitivo, la terrazza di Horto abbraccia Milano a 360 gradi, spaziando dalla Madonnina, che sembra quasi di poter toccare, fino ai grattacieli di City Life e Piazza Gae Aulenti.
Lo stile degli interni e degli spazi all’aperto dialoga perfettamente con la storia del palazzo, progettato da Luigi Broggi nel 1902. Qui tutto, dagli arredi alle tinte dei muri, parlano di natura, accogliendo gli ospiti in un ambiente accogliente, con forme morbide e materiali di recupero dai colori riposanti. Gli esterni parlano il linguaggio delle stagioni, con una natura che cambia e viene accolta così com’è, senza forzature e spettacolarizzazioni.
La cucina di Horto segue il ritmo dell’ora etica, affidata allo chef Norbert Niederkofler. I prodotti sono locali e rigorosamente di stagione, avviando un dialogo fondamentale con i piccoli produttori del territorio. Si scoprono così materie prime dimenticate o mai del tutto valorizzate, abbinamenti antichi e nuove proposte suggerite dall’andamento della natura. Alcuni dei piatti più rappresentativi includono la Cagliata di latte vaccino, carpaccio di manzo Varzese e caviale di storione, il Plin di strachitunt, zafferano e lievito e il Risotto mantecato alla crema di ortiche, carpaccio di cervo, bacche rosse.
La stessa filosofia si applica alla carta dei vini, composta di etichette di piccoli produttori lombardi, affiancati a grandi nomi italiani e internazionali. Così come la drink list, che sperimenta fermentazioni, kombuche, infusi aromatizzati e essenze, per esaltare le preparazioni e i sapori pensati dalla cucina.
Clotilde Brera
Con la sua vista su Piazza San Marco, Clotilde è una delle terrazze più romantiche di Milano. Un luogo intimo e riparato dove trascorrere una serata illuminata dai filari di lucine e impreziosita dal panorama su uno dei quartieri più belli di Milano.
Gli interni non sono da meno, con arredi art déco che mostrano tutta la cura per il dettaglio che contraddistingue gli ambienti di Clotilde e la sua scelta gastronomica, curata dallo chef Domenico Della Salandra. Pochi piatti, legati alla stagionalità, con una buona proposta di secondi di carne e pesce. I primi seguono a ruota, con il plus di essere disponibili anche in versione gluten free, con pasta fresca prodotta dal laboratorio ferrarese dello chef, Spiga Emilia.
Accanto a proposte più variegate, come il Cuore di baccalà con agretti e cipollotto brasato e l’Agnello con crescione e ristretto al pepe verde, si affiancano piatti storici della tradizione milanese, rispettati negli ingredienti e nelle preparazioni. Ciò fa di Clotilde uno dei baluardi dell’autentica cucina meneghina a Brera, accogliendo una clientela internazionale e milanesi alla ricerca dei sapori tipici di una cucina in via d’estinzione.
ISSEI Rooftop
In cima al Radisson Collection Hotel Santa Sofia si trova ISSEI, un luogo dove prendersi una pausa dal caos metropolitano per fare un tuffo nell’Estremo Oriente. Gli ambienti interni accolgono gli ospiti in sale dai colori caldi e dall’arredamento raffinato, un po’ Inghilterra coloniale un po’ Giappone contemporaneo.
Le grandi vetrate che circondano la sala principale danno un anticipo di ciò che offre la terrazza, affacciata su una Milano inedita, quella dei cortili e delle case di ringhiera. La città più autentica e antica dei quartieri Ticinese, Missori e Crocetta. Seduti all’aperto o al bancone in marmo del bar si potranno provare i piatti della cucina Nikkei, che mescola i sapori del Giappone e del Perù e soprattutto gustare i signature cocktail pensati dal bar manager Marco Masiero.
La proposta gastronomica e la drink list cambiano a seconda delle stagioni, con una filosofia che prende il via dalla storia e dalla tradizione dei due paesi. Quest’anno la proposta estiva, in partenza da giugno sarà dedicata all’estate ricolma dei profumi dei fiumi e dei mari. Sapori marittimi con note di frutta che raccontano la vita delle scogliere e degli oceani ispirati all’arte di Okusai e della sua onda perfetta.
Dal 31 maggio fino al 28 giugno, ogni venerdì la terrazza di ISSEI sarà animata dal Sake Sound Party; una serie di appuntamenti durante i quali si potranno ammirare le arti giapponesi, dagli origami alla scrittura “shodō”, passando per i tatuaggi “irezumi”. Protagoniste di ogni serata anche una selezione di drink a base di sake, accompagnati da una proposta gastronomica orientale curata dalla chef Chiara Di Salvo. Ad accompagnare questo angolo di Giappone sui tetti milanesi ci sarà la musica della DJ Hiroko Hacci.
Ristorante Torre
Al sesto piano della Torre di Fondazione Prada, dove è conservata la collezione permanente Atlas, si trova uno dei ristoranti con vista tra i più scenografici di Milano, progettato nel 2018 da Rem Koolhaas. Le grandi vetrate che corrono intorno alle sale interne rivelano la grande terrazza, che nei giorni di bel tempo arriva a mostrare persino le creste delle Alpi a fare da quinta ai grattacieli milanesi.
Gli interni sono realizzati con una cura e una precisione degna del museo sottostante e dello splendido Bar Luce, curato da Wes Anderson. Il contrasto è giocato tra le vetrate a tutta parete e i toni caldi del legno del parquet e delle boiserie in noce. Non potevano mancare ovviamente le incursioni artistiche, con la presenza in sala di opere firmate da Lucio Fontana, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley.
La proposta gastronomica è a cura dello chef Lorenzo Lunghi, con un menù prettamente italiano, con un occhio di riguardo alle sue origini toscane. Ad accompagnare i piatti una grande selezione di vini italiani e internazionali, mentre il bancone del bar propone distillati e liquori con i quali si realizzano ottimi aperitivi e cocktail.
Terrazza Gallia
Al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia si trova uno tra i rooftop più amati dai milanesi, anche grazie ai numerosi eventi che vi si svolgono. Il ristorante di Terrazza Gallia è gestito da Vincenzo e Antonio Lebano con la consulenza della stellata famiglia Cerea ed è aperto dalla colazione alla cena, con proposte di ogni tipo, tutte nel segno della gastronomia lombarda e mediterranea con un tocco contemporaneo.
Dagli ampi spazi della terrazza si va agli interni, di recente ristrutturati con la collaborazione di Officina della Scala, che grazie a un sapiente uso dei materiali ha saputo unire il gusto classico degli ambienti storici alla contemporaneità del Gallia e della sua offerta gastronomica.
Il menù cambia stagionalmente, con una proposta primaverile dedicata al mare e alle sue eccellenze, con percorsi degustazione per la cena da 10 o da 8 portate, mentre a pranzo il business lunch è dominato dagli storici Paccheri alla Vittorio e da un antipasto che cambia ogni settimana. L’esperienza è coronata dalla sapiente scelta dei vini, curata dal sommelier Paolo Porfidio.