Con Spazi sospesi, la nuova produzione della Compagnia Tiziana Arnaboldi, inizia sabato 1 ottobre, al Teatro San Materno di Ascona, una stagione tutta dedicata, nel trentennale della sua scomparsa, a Charlotte Bara, la danzatrice “mistica” che in questo splendido edificio razionalista sulle sponde del Lago Maggiore, versante svizzero, progettato per lei dal poliedrico architetto Carl Weidemeyer, ebbe nel secolo scorso una scuola e il tempio della propria arte.
“Ad attraversare tutti gli eventi della stagione sarà il tema della luce come elemento generatore del gesto e dello spazio. E per ricordare ed evidenziare questo ‘fil rouge’, ad ogni spettacolo il pubblico, durante l’ingresso in sala, verrà accolto da una danzatrice o un danzatore che danzeranno all’interno di un fascio di luce”, spiega Tiziana Arnaboldi, infaticabile, coreografa e direttrice artistica del San Materno.
Dopo Spazi Sospesi, che replicherà domenica pomeriggio e vedrà in scena Eleonora Chiocchini, David Labanca e François Genere, il ricco programma prosegue domenica 9 ottobre, alle 11, con Passeggiare nella storia degli spazi del Teatro San Materno, evento a ingresso libero con Tiziana Arnaboldi, i danzatori della sua compagnia e Chiara Tassi, filosofa e archivista del Fondo Charlotte Bara, nell’ambito del Laban Event Monte Verità.
Domenica 16 ottobre, alle 17, è la volta di West End, con Chiara Frigo e Amy Bell, due giovani danzatrici che si stanno affermando a livello internazionale per la loro originale ricerca – iniziata all’interno del progetto europeo Act Your Age – nel mondo dell’intrattenimento. Sottotesto dello spettacolo “perché ci sentiamo occidentali” e come fare i conti “con quest’aria di sconfitta che spira dalle nostre parti”.
Domenica 23 ottobre, sempre alle 17, La luce come generatrice dello spazio è il titolo della conversazione fra l’architetto Mario Botta architetto e la giornalista Chiara Gatti.
Sabato 29 ottobre e Domenica 30 ottobre, dalle ore 10 alle 17 avrà luogo il Laboratorio di danza con Bruno Catalano, La relazione in movimento, rivolto a danzatori e insegnanti di movimento.
Domenica 13 novembre, alle 17, è di scena la musica persiana nel concerto di Pierre Blanchut, polistrumentista (santûr, zarb, daf), e Taghi Akhbari, cantante.
Domenica 20 novembre, alla stessa ora, il dialogo tra le arti è anche un dialogo padre-figlio in La Mauvaise Herbe (dal romanzo di Vladimir Bartol), con Pierre Blanchut e il giovane Faustino Blanchut, promettente attore e danzatore, una coproduzione del Teatro San Materno.
Sabato 3 dicembre, alle 20.30 e domenica 4, alle 17, Danza e Mistero. La luce come rigeneratrice del gesto e dello spazio è il tema della commemorazione dei 30 anni dalla morte della danzatrice sacra, coreografia e regia di Tiziana Arnaboldi. Lo spettacolo, che comprende letture di testi di Isadora Duncan e di Rainer Maria Rilke, coinvolge sia il Teatro che il vicino Museo Castello San Materno, appartenuti entrambi alla famiglia di Charlotte Bara.
Il programma completo della stagione, fino a gennaio 2017, è disponibile su www.teatrosanmaterno.ch/it