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Teatro a Milano, gli spettacoli da non perdere a ottobre

Beatrice Curti 3 settimane fa
teatro milano spettacoli

Dopo la pausa estiva ricomincia la stagione teatrale, con l’inaugurazione della stagione 2024/2025. Drammi, commedie, grandi classici e teatro contemporaneo: negli oltre 50 teatri di Milano ci saranno spettacoli per tutti i gusti! Scopriamo allora cosa ci riserva il teatro a Milano a ottobre 2024 con il nostro #spiegoneteatro!

Piccolo Teatro

Dove: Via Rovello 2 (Teatro Grassi), Largo Greppi 1 (Teatro Strehler), Via Rivoli 6 (Teatro Studio Melato)
Info e contatti:  02 2112 6116

Magazzino 18 (dal 1° al 6 ottobre 2024)

Magazzino 18 debuttava, per la prima volta, al Politeama Rossetti di Trieste, poco più di dieci anni fa, inaugurando un lungo, intenso viaggio nella storia del nostro paese, accompagnato da uno straordinario e commosso seguito di pubblico. 

Simone Cristicchi, diretto da Antonio Calenda, riprende ora le fila, sempre in forma di “musical civile”, del racconto del destino di quasi trecentomila persone che, dopo la tragedia delle foibe, furono forzati a lasciare le loro terre natali – i vasti territori dell’Istria e della fascia costiera che l’Italia perdette in favore della Jugoslavia, con i trattati di pace del 1947 – e proseguire la loro esistenza nella neonata Repubblica Italiana. 

Il Magazzino 18, al Porto Vecchio di Trieste, restituito dalle parole e dalle musiche di Cristicchi, raccoglie tante piccole, umili testimonianze della quotidianità di quelle persone: sono le cose che le famiglie di esuli portarono via dalle loro case, in attesa di riprendersi le loro vite, e che, invece, rimasero immagazzinate in un “non luogo” dell’anima e della Storia.

  • Con: di e con Simone Cristicchi, con la partecipazione del coro Mitici Angioletti di Maria Francesca Polli 
  • Quando: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16
  • Durata: 100 minuti senza intervallo
  • Quanto: platea 33 €, balconata 26 €

Il Barone rampante (fino al 13 ottobre 2024)

Foto ©Masiar Pasquali

È in scena per il terzo anno consecutivo – dopo due stagioni di tutto esaurito – Il barone rampante diretto da Riccardo Frati, che ha anche adattato con rigorosa fedeltà il romanzo.

Dal 1957, anno della pubblicazione, l’opera di Italo Calvino, allestita per la prima volta al Piccolo nell’anno del centenario dell’autore, incanta e appassiona pubblici di tutte le età perché – spiega il regista – «è un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare se stesso».

Ambientato in una Liguria “immaginaria”, a metà di un Settecento che prelude alla Rivoluzione Francese e che riverbera nei costumi dello spettacolo, «Il barone rampante – continua Frati –, regalandoci un personaggio che si muove in alto, sospeso sulle nostre teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune».

  • Con: Mauro Avogadro, Nicola Bortolotti, Matteo Cecchi, Leonardo De Colle, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Marina Occhionero
  • Quando: ore 19.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo
  • Durata: 180 minuti con intervallo
  • Quanto: platea 40 €, balconata 32 €

Mein Kampf (dall’8 al 27 ottobre 2024)

Nel 1924, Hitler dava alle stampe Mein Kampf. Per anni Stefano Massini ha lavorato incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto e oggi mette in luce la paranoica autobiografia di un invasato e la sconcertante impalcatura del nazionalsocialismo, perché la comprensione del meccanismo è l’unico antidoto al suo replicarsi.

  • Con: Stefano Massini 
  • Quando: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16
  • Durata: 85 minuti senza intervallo
  • Quanto: A partire da 20€

Teatro Fontana

Dove: Via Gian Antonio Boltraffio, 21, Milano
Info e contatti: 02 6901 5733, biglietteria@teatrofontana.it

Art (dal 10 al 13 ottobre 2024)

«Il mio amico Serge ha comprato un quadro» annuncia Marc ad apertura di sipario: una tela totalmente bianca. Subito dopo viene a sapere che il quadro è stato pagato una cifra esorbitante. Inizia così una delle commedie più taglienti e feroci di Yasmina Reza, scrittrice francese tradotta in più di 30 lingue.

In una stanza tre amici si confrontano sulla qualità artistica di un quadro appena acquistato da uno dei tre misurandola con il suo elevato prezzo di vendita. La discussione attorno ad una tela diventa un pretesto per un gioco al massacro, da cui affiorano a poco a poco nevrosi, risentimenti e rivalità di un rapporto fondato sull’egoismo, la vanità e l’ipocrisia. Yasmina Reza tocca con sguardo chirurgico vette di comica crudeltà – ridiamo molto, moltissimo! – ma sempre più a denti stretti, mentre lo spettacolo svela la violenza dei rapporti umani e degli artifici che regolano le relazioni nella società contemporanea.

  • Con: Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi
  • Quando: giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16
  • Durata: 70 minuti senza intervallo
  • Quanto: intero 24€, Under 30 16,50€, Over 65/Under 14 12,50€

Il fenomeno Laplante (dal 17 al 20 ottobre 2024)

Primavera 1924. L’Italia vive nell’attesa del ritrovamento di Giacomo Matteotti, il deputato socialista rapito a Roma. Il paese sta sprofondando nello scandalo e nell’anarchia. Ma giunge inaspettata la visita di un importantissimo capo tribù pellerossa, Cervo Bianco: vuole stabilire una sacra alleanza tra il suo popolo e quello italiano, vestire i suoi Pellerossa in camicia nera! Nella sua trionfale tournée lungo lo stivale viene acclamato dalle folle, adorato dalle donne, accolto come il Salvatore della Patria.

Un cabaret comico, futurista nello stile e politico nei contenuti: un affresco irriverente di un’ Italia immersa in un nazionalismo da operetta, contraddittoria e crudele, vittima di se stessa che in pochi anni non sarà più come prima.

  • Con: Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi
  • Quando: giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16
  • Durata: 70 minuti senza intervallo
  • Quanto: intero 24€, Under 30 16,50€, Over 65/Under 14 12,50€

Chi resta (dal 24 al 27 ottobre 2024)

Una figlia perde l’ultimo genitore, la madre, e rimane sola a doversi occupare di ricostruire una vita a partire dai cocci della precedente. I ricordi arrivano inattesi e concreti mentre si viene sommersi dalla grottesca burocrazia post-mortem e dal dolore che divora. Ma la madre riappare, come per magia, ad aiutare la figlia ad uscire da tenebre apparentemente senza fine.

Un viaggio poetico – scientifico e visivo – in un paesaggio interstellare di video, luci e sonorizzazioni. Una fantastica immersione oltre la gravità terrestre fino ai buchi neri, in cerca di una madre ancora lì. I nostri morti sono sempre con noi, appena al di là del nostro sguardo.

  • Con: Daniela Piperno, Matilde Vigna
  • Quando: giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16
  • Durata: 60 minuti senza intervallo
  • Quanto: intero 24€, Under 30 16,50€, Over 65/Under 14 12,50€

Teatro Franco Parenti

Dove: Via Vasari 15, Milano (biglietteria in via Pier Lombardo 14)
Info e contatti: 02 599 95206, biglietteria@teatrofrancoparenti.it

La festa di fine anno (dal 2 all’11 ottobre 2024)

La festa di fine anno del giovane autore, regista e attore Salvatore Cannova – voce nuova del teatro contemporaneo. In scena uno studio antropologico, una radiografia della contemporaneità, che vuole portare lo spettatore a riflettere sulla sua perenne condizione giudicante.

In scena problematiche generazionali vivono in un clima sospeso tra il sogno e la realtà e un dj, non super partes, guida il pubblico verso un giudizio unidirezionale. La festa, però, non potrà più continuare e le persone potranno uscire. Non serviranno applausi.

  • Con: Salvatore Cannova, Eletta Del Castillo, Chiara Gambino, Salvo Pappalardo
  • Quando: martedì, mercoledì e giovedì ore 20.15, venerdì e giovedì 10 ottobre ore 19, sabato ore 21, domenica ore 16.30
  • Durata: da definire
  • Quanto: intero 18€, ridotto 15 €

Chi come me (dal 1° ottobre al 1° dicembre 2024)

Andrée Ruth Shammah torna in scena con Chi come me il suo nuovo spettacolo dopo i sold out e il grande favore della critica ottenuti con le rappresentazioni nella scorsa stagione. Il testo ha origine dall’incontro dell’autore con il personale medico ed alcuni ragazzi ospiti di un centro di salute mentale di Tel Aviv avvenuto nel 2019, quando fu contattato e invitato a partecipare a una lezione di teatro. Da questo primo incontro è nata un’intensa frequentazione e l’idea di realizzare un testo per il teatro.

Lo spettacolo ha debuttato nel 2020 al Teatro Ghesher di Giaffa, ottenendo un grande successo ed è rimasto in cartellone fino ad oggi. I protagonisti sono cinque adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni ospiti del reparto giovanile di un centro di salute mentale perché affetti da disturbi psichici di varia natura (attacchi di rabbia, autismo, disturbo bipolare, schizofrenia, disforia di genere), giovani interpreti di una pièce sul disagio giovanile che interpella e commuove profondamente il pubblico.

I ragazzi partecipano alle lezioni teatrali della giovane insegnante di teatro che il direttore dell’istituto ha voluto per aiutarli a esprimere le proprie emozioni. Dapprima riluttanti, diventano pian piano capaci di condividere quello che provano. E lo fanno grazie al teatro, dove trovano la loro pace, in uno spettacolo delicato e poetico che trova la sua intensità dentro la leggerezza.

Per l’occasione, gli spettatori sono accolti per la prima volta nella nuova Sala A2A trasformata in scenografia dello spettacolo.

  • Con: Sara Bertelà, Paolo Briguglia – Fausto Cabra*, Silvia Giulia Mendola, Pietro Micci e con Amy Boda, Federico De Giacomo, Chiara Ferrara, Samuele Poma, Alia Stegani
  • Quando: martedì e sabato ore 19.30, mercoledì ore 20.30, giovedì ore 16.15 e 19.45, venerdì ore 20.15, domenica ore 17
  • Durata: 110 minuti
  • Quanto: SETTORE A: intero 36€; over65 30€; under26 25€, convenzioni (valide tutti i giorni) 30€; SETTORE B: intero 30€; over65 25€; under26 18€, convenzioni (valide tutti i giorni) 25€

Teatro della Cooperativa

Dove: Via Privata Hermada 8, Milano
Info e contatti: 02 642 0761

Italia – Brasile 3 a 2 (4 ottobre 2024)

Italia Brasile 3a 2, il ritorno di Davide Enia, produzione Teatro Metastasio di Prato. Foto di Tony Gentile.

Italia-Brasile 3 a 2-Il ritorno opera su un doppio binario. Il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell’evento specifico, la partita del mondiale del 1982, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo binario è quello della coscienza intima, ovvero l’operazione privata di scomposizione e ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto personale.

La partita epica della nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia e questo restituisce al dispositivo teatrale il suo ruolo di costituente della coscienza comunitaria. E poi, c’è qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda e misteriosa, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza di chi non c’è più continua a vibrare da questa parte della vita, si impone nella memoria, segna traiettorie nel futuro.

  • Con: Davide Enia
  • Quando: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20, giovedì ore 19:30, domenica ore 17
  • Durata: in definizione
  • Quanto: biglietto unico 20€

È vietato digiunare in spiaggia (dall’11 al 13 ottobre 2024)

Danilo Dolci è stato sociologo, pedagogo, poeta, scrittore, ma nell’immediato dopoguerra aveva scelto di portare avanti le sue battaglie di attivista, recandosi di proposito nella Sicilia flagellata dalla fame, dalla mancanza di acqua, dalla miseria, dalla disoccupazione e dalle ingiustizie. Terreno fertile su cui solitamente e con più facilità riescono a radicarsi la criminalità organizzata e la mafia.

La lettura scenica, presentata al Teatro della Cooperativa dall’11 al 13 ottobre, rievoca le situazioni più emblematiche della Sicilia di allora attraverso la figura del sociologo. Si parla del primo sciopero della fame organizzato da Dolci dovuto alla morte di un bambino per mancanza di cibo; della costruzione della famosa diga sullo Iato che, nonostante i tentativi da parte della mafia, diede un incremento all’economia agricola della zona; delle lotte per evitare che, in collusione con le autorità, si permettesse la pesca illegale e di frodo.

Si ricostruiscono le fasi principali del processo intentato contro Danilo Dolci per aver organizzato uno sciopero pacifico, che fece scalpore in tutta Italia nel 1956, a cui parteciparono Ferruccio Parri e niente meno che, in veste di avvocato, Piero Calamandrei, uno dei padri della Costituzione Italiana: “Uno sciopero alla rovescia”.

E infine si leggerà una parte del testo originale delle dichiarazioni “del signor Danilo Dolci rese alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia nella seduta del 13 novembre 1963”, in cui il sociologo si esponeva a grandi rischi. Fra l’altro Dolci aveva denunciato le connivenze politiche, religiose e di quelle forze dell’ordine e autorità, che avrebbero dovuto lottare e opporsi contro la mafia.

  • Con: Domenico Pugliares, Renato Sarti
  • Quando: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20, giovedì ore 19:30, domenica ore 17
  • Durata: in definizione
  • Quanto: biglietto unico 10€

Teatro Manzoni

Dove: Via Manzoni 42, Milano
Info e contatti: 02 7636 901

Plaza Suite (dal 15 al 27 ottobre 2024)

“Ah, se queste pareti potessero parlare…!” quante volte l’abbiamo sentito dire o l’abbiamo pensato noi stessi. Beh, Neil Simon l’ha fatto: ha fatto parlare una stanza, una suite dell’Hotel Plaza. Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio interpretano tre coppie (diverse), in tre situazioni (diverse), in una suite (la stessa) di un hotel considerato come l’Olimpo: la dimora degli Dei. Lusso, agi, benessere che tuttavia non impediscono imbarazzi, problemi, inciampi. Qui tre coppie diverse, tre problemi di coppia diversi con un unico filo conduttore: una stanza dell’Hotel Plaza di New York.

  • Con: Giulia Galizia, Gianluca Delle Fontane, Andrea Bezzi
  • Quando: Martedì e sabato ore 20:45, domenica ore 15:30, sabato 26 ottobre: 15:30 e 20:45
  • Durata: 120 minuti con intervallo
  • Quanto: a partire da 26€

Teatro Menotti

Dove: Via Ciro Menotti 11, Milano
Info e contatti: 02 8287 3611 –  biglietteria@teatromenotti.org

L’amore scoppiò dappertutto (dal 3 al 5 ottobre 2024)

©Laila Pozzo

Venticinque anni di assenza. Era l’11 gennaio 1999 e, per noi che restavamo, sembrava impossibile continuare le nostre vite senza Fabrizio De André, senza la sua musica, senza la sua poesia, senza il suo sguardo lucido e penetrante sul mondo. Ci sbagliavamo: è rimasto con noi, e la sua presenza è oggi più forte che mai, estendendosi anche alle generazioni che non l’hanno conosciuto in vita. La sua luce non si è affatto spenta.

Non per ricordarlo, poiché non ce n’è affatto bisogno, ma per festeggiarlo, abbiamo pensato ad uno spettacolo a modo nostro, tra le parole e la musica, con nuovi pensieri e ricordi che creano un intreccio di emozioni tra il palco e la platea. Sul palcoscenico una grande protagonista delle nostre scene Laura Marinoni, che con sensibilità, energia e intensità “naviga” tra le parole e le canzoni lungo il filo rosso dei temi cari a Fabrizio De André.

Un viaggio senza soluzione di continuità, uno sguardo trasversale e originale, un racconto di parole e musica che spazia tra riferimenti alti (Baudelaire, Villon, Mutis) e storie degli ultimi, dei diseredati. In scena un quartetto di musicisti con gli arrangiamenti non convenzionali di ALESSANDRO NIDI in grado di dare nuove sonorità alle canzoni e ai momenti teatrali dello spettacolo.

Un atto d’amore per il più grande dei nostri cantautori, racchiuso in un titolo, che rappresenta anche uno dei suoi ultimi appunti. “E poi a un tratto l’amore scoppiò dappertutto”

  • Con: Laura Marinoni
  • Quando: dal martedì al sabato ore 20, Domenica ore 16.30
  • Durata: da definire
  • Quanto: Intero – 32€ Ridotto over 65/under 14 – 16€