Uno speciale omaggio a David Bowie al Teatro Franco Parenti. Lunedì 25 gennaio, alle ore 20, la Sala AcomeA dell’ex Salone Pier Lombardo ospita It’s no Game – 1975-1980: cinque anni nella vita di David Bowie, spettacolo-evento a cura di Maurizio Principato.
David Bowie ha lasciato il proprio corpo la notte dello scorso 10 gennaio. Cantante, musicista, compositore, produttore, interprete, attore, ballerino. Un artista eclettico, nella cui opera esiste un forte elemento di continuità tematica: la ricerca.
Lo spettacolo in scena al Teatro Franco Parenti intende raccontare un pezzo della storia artistica e personale di David Bowie, intraprendendo un viaggio che inizia a Los Angeles, passa nei pressi di Parigi e arriva a Berlino.
Nel 1975 Bowie era una rockstar all’apice del successo: la critica lo incensava e una folla sterminata lo osannava. Personalità fiammeggiante, carattere imprevedibile, bellezza androgina, vena creativa inesauribile, gusto nell’incarnare personaggi estrosi, attrazione per filosofi e artisti di ogni tempo: David Bowie era unico, così come lo era la sua voce e i suoi show.
Nella primavera del 1975 l’artista migrò a Los Angeles. L’abuso di cocaina lo rese paranoico e anoressico, e ne arrestò la creatività. «In quel periodo sembravo appena uscito dalla tomba» dirà lo stesso Bowie in seguito. A offrirgli una prima chance di salvezza fu il cinema: il regista Nicholas Roeg, interessato a portare sul grande schermo il romanzo L’uomo che cadde sulla Terra di Walter Tevis, affascinato da un filmato in cui David Bowie diceva: «Mi sento come una mosca che galleggia nel latte. Sono un corpo estraneo che assorbe ogni cosa», scelse il musicista per interpretare il ruolo dell’alieno umanoide Thomas Jerome Newton.
Dopo quell’esperienza Bowie decise di lasciare Los Angeles e, rievocando l’amore di gioventù per l’arte espressionista, si trasferì a Berlino. In quella città distante dal mondo e dalle mode David Bowie trovò la strada che stava cercando. Diede addio ai personaggi che aveva creato in passato (Ziggy Stardust, Halloween Jack, the Actor, Thin White Duke) e fece emergere, non senza sofferenza, il nuovo se stesso.
La cosiddetta Trilogia Berlinese – i tre album Low (1977), Heroes (1977) e Lodger (1979) – misero tutto in discussione e rinnovarono drasticamente i canoni estetici ed espressivi del pop rock, fornendo stimoli e idee a un’intera generazione di musicisti. Con il successivo Scary Monsters (1980) Bowie diede trionfalmente inizio agli anni ‘80.
It’s No Game – 1975-1980: cinque anni nella vita di David Bowie racconterà tutto questo.
Lo spettacolo in scena al Teatro Franco Parenti avrà due repliche sempre nella serata di lunedì 25 gennaio: alle ore 20 e alle ore 22.
La narrazione sarà arricchita dalla visione di filmati d’epoca, videoclip ed estratti dal film di Nicholas Roeg.
It’s No Game – 1975-1980: cinque anni nella vita di David Bowie
Teatro Franco Parenti – Lunedì 25 gennaio ore 20 e 22
Biglietto unico 5€
Info: 02 59 99 52 06; biglietteria@teatrofrancoparenti.it