Dopo il caso Uber è ancora polemica tra il Comune di Milano e i tassisti. In vista di Expo, infatti, sembrano ancora in alto mare alcune questioni cruciali come l’uso del Pos o le corsie preferenziali e il numero unico di prenotazione.
L’ennesima occasione di scontro si è verificata nel corso della Mobility Conference 2015 con l’assessore alla mobilità, Pierfrancesco Maran che ha punzecchiato i tassisti soprattutto in vista dell’evento che partirà il prossimo maggio.
“La sfida è dimostrare che la nostra rete infrastrutturale saprà essere all’altezza, serve senso di responsabilità da parte dei lavoratori della categoria” ha dichiarato Maran: “Sui taxi stiamo sviluppando una proposta che non si basa su nuove licenze, ma su una gestione migliore dei turni, con l’apertura a un numero congruo di ‘doppie guide’ nei sei mesi. Serve però un investimento sulle nuove tecnologie. I taxi non ancora dotati di Pos devono correre ai ripari, pena l’incertezza sulla qualità del servizio”.
Nereo Villa, sindacalista Satam, risponde piccato a Maran sostenendo che l’assessore ha mostrato con queste dichiarazione il proprio disinteresse per questo sistema di trasporto pubblico. “L’amministrazione ci chiede la tariffa forfettaria dal centro a Expo, ma questo è impossibile se non si garantisce la viabilità e non si costruiscono corsie riservate. Di tariffe non si parla fino a dopo Expo”.
Un altro punto di forte tensione tra Maran e i tassisti è quello relativo alla percentuale di taxi che, ad oggi, dispongono di apparecchi di pagamento elettronico, ovvero il 74 per cento delle vetture. Il presidente della commissione comunale attività produttive Raffaele Grassi (consigliere per la lista Valori per Milano), che è anche presidente del Satam, attacca Maran: “L’assessore se la prende con i tassisti milanesi, all’avanguardia in Europa in termini di qualità del servizio taxi offerto e accoglienza dedicata ai visitatori della nostra città, allo scopo di mascherare la colpevole disattenzione che lui ha mostrato nei confronti dell’utenza e dei tassisti”.
Risponde così Maran: “Ringrazio per i suggerimenti che mi sono pervenuti oggi da parte del presidente della Commissione Attività Produttive e dal Presidente del Satam, e apprendo con piacere che sono la stessa persona. Colgo l’occasione per chiedere il suo impegno, nel suo ruolo di Presidente del Satam, affinché le associazioni di categoria rinuncino al ricorso che ha tentato di impedire l’istituzione del numero unico per i taxi milanesi, tra l’altro richiesto dal Consiglio comunale. Non ho inoltre ben compreso per quale motivo non si possa dotare il 100% dei taxi di Pos, una misura indispensabile per essere al passo con i bisogni dei cittadini, indipendentemente da Expo”.
(aggiornamento ore 21)
In serata è stato comunicato che sarà Fastweb a realizzare il software che consentirà l’attivazione del numero unico per i taxi. L’azienda, infatti, ha vinto la gara lanciata dal Comune di Milano nel luglio 2014, per la quale erano pervenute 4 proposte.
“Con il numero unico realizziamo un importante obiettivo, andando ad offrire un servizio davvero competitivo ed efficiente ai cittadini e a chi verrà a visitare Milano per Expo 2015 – ha commentato Pierfrancesco Maran -. Siamo convinti infatti che il servizio possa partire entro maggio, così come indicato dal Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Comune di Milano nell’ambito del ricorso di alcune categorie di taxi contro il numero unico”.
Il nuovo sistema consentirà di smistare le richieste di taxi, individuando i veicoli più vicini per consentire un servizio più efficiente per i clienti. L’istituzione del numero unico permetterà inoltre di superare l’utilizzo delle colonnine telefoniche nelle aree di sosta dei taxi, consentendo una gestione delle chiamate più rapida.