Dal un quarto di secolo (l’avventura prese il via nel 1994) la Taverna Visconti di via Marziale 11, vicoletto a pochi passi dal Tribunale di Milano, assicura cucina milanese e serate all’insegna del buon jazz nelle sue intime salette.
Troverete spesso il titolare Nico Carleo intento a dilettarsi con la tromba o il flicorno, a partire dalle 21.30 circa, per accompagnar il desco a suon di musica. In alternativa, chi non cena nel locale può comunque acquistare un ingresso da 15 euro (una consumazione è compresa).
Concerti di giugno alla Taverna Visconti
Il calendario dei concerti è ormai piuttosto fitto, con 2-3 serate settimanali, in genere dal giovedì al sabato. Giovedì 13, ad esempio, andrà in scena la Battle of Trumpets tra Emilio Soana e Nico Carleo, una sfida fino all’ultima nota. I fiati saranno accompagnati da Alberto Bonacasa al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano “brushman” Bagnoli alla batteria.
Venerdì 14 Giugno, lo Step In Trio (Carlo Morena al pianoforte, Raffaele Romano al contrabbasso e Alessio Pacifico alla batteria), spazierà all’interno del proprio repertorio, tra la cantabilità e ricchezza armonica europea da un lato e le influenze sudamericane, brasiliane e argentine dall’altro.
Proseguendo nel weekend musicale, la serata di sabato 15 giugno sarà tutta dedicata a Gianni Cazzola, batterista italiano ed tra i maggiori strumentisti della scena jazz italiana: le sue collaborazioni spaziano tra i più importanti interpreti e musicisti internazionali, da Billie Holiday a Chet Baker passando per Tommy Flanagan e molti altri. Per l’occasione, sarà accompagnato da Andrea Candeloro al piano, Carlo Bavetta al basso e Jordan Corda al vibrafono.
Il programma della settimana successiva partirà da giovedì 20 giugno con il jazz afroamericano di Massimo Faraò e Nico Carleo 4ET. Faraò vanta esperienza con vari musicisti statunitensi. L’ultimo appuntamento del mese, giovedì 27 giugno, vedrà in scena il Paolo Tomelleri Bop 5ET (Paolo Tomelleri al sax alto, Nico Carleo alla tromba, Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Tony Arco alla batteria).
Cucina della tradizione con l’accento sui secondi piatti
In primo piano due tra i più celebri piatti milanesi, la cotoletta alla milanese alta e con l’osso (girata e impanata nel burro chiarificato; 22 euro) e il risotto alla milanese con pistillo di zafferano, ovviamente anche nella versione con l’ossobuco per creare un piatto completo (22 euro); in carta anche la parmigiana di melanzane tenute sotto sale 12 ore e le polpette “come una volta”.
In generale, un’attenzione specifica ai sughi per i secondi di carne (ispirati al lavoro del maestro francese Alain Ducasse) come nel caso del petto d’anatra servito intero dopo una preparazione di tre giorni, volta a creare il miglior intingolo possibile per accompagnare il piatto.