Per la scienza sarà il perigeo tra il nostro pianeta e la Luna (ovvero la minima distanza tra i due corpi celesti, uno dei quali orbita attorno all’altro). Ma il fenomeno è noto a larga parte del pubblico come ‘super luna rosa’: domenica 23 giugno saremo tutti con il naso all’insù per ammirarla in tutto il suo splendore.
Chi si trova in campagna oppure all’interno di un ampio parco senza edifici o comunque lontano dalle maggiori fonti di luce urbane sarà più fortunato, perché potrà godere meglio di questo spettacolo della natura. La particolare vicinanza lunare, inoltre, renderà leggermente più consistenti le maree.
Il nostro satellite si troverà a una distanza di ‘appena’ 357mila chilometri dalla Terra. Nonostante i modi di dire, non esiste però alcuna ‘luna rosa‘: in basso nel cielo (esiste un fenomeno di rifrazione ottica chiamato ‘Scattering di Rayleigh, dal nome del fisico britannico Premio Nobel nel 1904) può apparire rossastra, ma poi torna a stagliarsi bianca e in alto.
“Sarà particolarmente brillante, ma a occhio nudo non sarà che una bella e luminosa Luna piena” ha spiegato all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, fondatore di Virtual Telescope, progetto attivo dal 2006 per condividere l’universo in Rete e scambiare dati scientifici.
L’astronomo suggerisce però un metodo molto semplice per apprezzare davvero, con i nostri occhi, la dimensione del satellite in apogeo rispetto alle altre serate di Luna piena durante l’anno: immortalarle entrambe con una macchina fotografica. La prossima ‘super luna‘ sarà il 10 agosto 2014.