Quella dello street food è diventata una vera e propria tendenza, con cultori in tutto il mondo. Ora anche il Comune di Milano dà spazio ai gusti e sapori della nostra tradizione con l’assegnazione di oltre trenta autorizzazioni la vendita di cibo da strada per le vie della città .
A bordo di mezzi eco-friendly, i ventiquattro operatori selezionati per questo progetto, al momento in via sperimentale, proporranno i cibi della tradizione italiana, ma anche lombarda e milanese, con alimenti DOP, IGP, STG e PAT.
Dalle granite – salvifiche in questo periodo di temperature bollenti – alle spremute fatte con gli agrumi di Amalfi, dai cannoli siciliani alle bruschette con pomodorini, nei punti vendita street food di Milano ci sarà spazio anche per il pane d’Altamura e olio DOP, mini capresi di mozzarella di bufala, panini con salumi, e la tradizionale raspadura piacentina.
Per assaporare queste delizie vi basterà cercare tricicli a trazione e a pedalata assistita, o le inconfondibili Api con motore elettrico, trasformati in veri e propri punti vendita itineranti ideali per girare tutta la città  (esclusa l’asse commerciale tra piazza San Babila e il Castello Sforzesco).
Il progetto street food a Milano è avviato dal Comune in via sperimentale per 8 mesi, e al momento coinvolge ventiquattro operatori, diciannove uomini e cinque donne. L’iniziativa mira a favorire la scoperta dei gusti e dei sapori della tradizione italiana e sostenere la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani.
“Grazie a questa iniziativa abbiamo portato le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio – afferma l’assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’Alfonso – . Oggi lo street food rappresenta una modalità di commercio ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali”. E da oggi anche a Milano.