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80 anni dalla strage di Gorla: iniziative ed eventi per ricordare

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La mattina del 20 ottobre 1944 era una giornata fredda, con poche nuvole in cielo. L’Italia era nel pieno guerra e Milano veniva pesantemente bombardata ogni giorno. Quella mattina due aerei americani avevano il compito di gettare il loro carico esplosivo sugli stabilimenti della Breda. Qualcosa andò storto e uno degli aerei sbagliò rotta, con le bombe già innescate. Invece di allontanarsi dalla città e gettarle in mezzo alla campagna, il pilota scelse di sganciarle sull’abitato di Gorla e Precotto, che vennero investiti da 80 tonnellate di esplosivo.

Alle 11.24 suonò l’allarme antiaereo, che ormai ogni milanese conosceva perfettamente, così come la procedura da seguire per rifugiarsi nelle cantine e nei sotterranei dei palazzi. La stessa procedura che stavano seguendo i 184 bambini della scuola elementare Crispi di Gorla, insieme alle maestre, la preside e i bidelli, quando una bomba entrò con tragica precisione nel vano delle scale, distruggendo ogni cosa e portandosi via le vite di quelli che oggi, a 80 anni di distanza, vengono chiamati “i piccoli martiri di Gorla”.

Le celebrazioni dell’anniversario

Questa mattina, 14 ottobre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Milano per apporre una corona di fiori davanti al sacrario dove riposano le vittime della strage. “Una tragedia insensata, inimmaginabile, immane“, così l’ha definita il capo dello Stato alla presenza di 5 donne, un tempo bambine, sopravvissute all’evento. “Sono venuto qui per questo: sono passati 80 anni, ma il dolore per una tragedia così grande non si dimentica“.

Eventi al Monumento dei piccoli martiri di Gorla

Domenica 20 ottobre, giorno della strage, il monumento e la cripta sottostante, dallo scorso 25 settembre dichiarati “Monumento di interesse storico” e “Monumento nazionale”, saranno visitabili al pubblico dalle 11 alle 19. La scultura, realizzata da Remo Brioschi, sorge sul terreno dove sorgeva la scuola elementare Francesco Crispi.

Alle ore 11 davanti al monumento, si terrà il Concerto della “ColorOrchestra” con i giovani musicisti dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Cimiano; alle 12 da qui partirà l’itinerario della memoria, una visita guidata a cura del Comitato Pietre d’Inciampo a Milano; alle ore 12:30 si terrà la presentazione del volume ANVCG e delle attività di Save The Children.

Alle 15:30 dal monumento partirà il Cammino per la Pace, promosso dal Comitato Piccoli Martiri di Gorla, insieme a diverse realtà del quartiere; alle ore 17 si proseguirà con la presentazione del podcast  “La sopravvissuta di Gorla” con Mario Calabresi e Silvia Nucini.

Rinascere dalle macerie: 80 anni dalla strage di Gorla

Venerdì 18 e sabato 19 ottobre alle ore 21 nella sala del teatro (ingresso gratuito con prenotazione sul sito www.teatroofficina.it), e domenica 20 ottobre alle ore 18 al Monumento ai Piccoli Martiri di Gorla, Teatro Officina presenta in prima nazionale il reading Rinascere dalle macerie_ 80 anni dalla strage di Gorla, nato nell’ambito di un ampio progetto di coinvolgimento e attivazione dei cittadini in occasione dell’anniversario della tragedia.

Il reading, con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Pietro Versari e Antonello Garofalo, scritto da Nalini Vidoolah Mootoosamy per la regia di Massimo de Vita, è nato grazie a un ampio lavoro di raccolta di testimonianze e interviste, oltre a raccontare i fatti e i vissuti di chi ha visto quella tragedia, racconta anche della forza d’animo che è servita per andare avanti: quelle risorse necessarie per elaborare un lutto che è stato delle persone innanzitutto e, inevitabilmente, di tutta la comunità.

Il testo si interroga sulla memoria civile di oggi, sul silenzio impotente dei morti, ma anche sul male oscuro del mondo. Cosa resta oggi di quel dolore così immenso e totale? Per chi è nato e cresciuto a Gorla rimane una ferita sorda, che torna muta e testarda ogni 20 ottobre; ai sopravvissuti che hanno convissuto con il ricordo di persone care scomparse sotto le bombe resta l’elaborazione di un lutto che ha cambiato per sempre centinaia di storie famigliari. E per le nuove generazioni di oggi che cosa significa quel Monumento in Piazza Piccoli Martiri?

Il reading porta in scena così un dialogo tra quel drammatico 20 ottobre del 1944 e l’oggi, attraverso le voci degli abitanti storici, dei nuovi cittadini del quartiere o di chi semplicemente transita davanti al Monumento ai Piccoli Martiri: dai runner alle bande giovanili di latinos fino ai turisti stranieri attratti dal limitrofo quartiere di Nolo. Le interviste realizzate in strada e che sono state rielaborate per il copione, raccontano i pensieri di chi abita il quartiere di Gorla e di coloro che poco o nulla sanno di quella tragica mattina di 80 anni fa.

Lo spettacolo diventa ancora più toccante, anche per i luoghi in cui va in scena: la sala teatrale del Teatro Officina, a poche centinaia di metri dal luogo della strage, all’interno del plesso delle case popolari della Fondazione Crespi Morbio, anch’esse bombardate in quella tragica mattina, e in cui morirono 9 inquilini (di cui 5 bambini), e il Monumento dei Piccoli Martiri dove sorgeva la scuola bombardata.

Gorla fermata Gorla

In occasione dell’ottantesimo anniversario della strage nella Scuola Francesco Crispi di Milano, Gorla
fermata Gorla
inaugura al Piccolo Teatro Studio Melato dal 15 al 20 ottobre Fuori Niguarda, la rassegna
delle produzioni del Teatro della Cooperativa ospitate su altri palcoscenici della città. Scritto e diretto da
Renato Sarti è affidato a un’interprete d’eccezione, Giulia Lazzarini, e a Federica Fabiani e Marta
Marangoni.

Gorla fermata Gorla_G. Lazzarini, ph. Wanda Perrone Capano

Il drammaturgo e regista Renato Sarti ha rievocato, con linguaggio teatrale, quel tragico evento, basando il suo lavoro sulle pubblicazioni, i documenti militari, i libri, gli articoli e, soprattutto, sulle testimonianze dei sopravvissuti. Federica Fabiani e Marta Marangoni danno voce ai bambini che quel giorno persero la vita, mentre Giulia Lazzarini, che al tempo viveva proprio vicino al quartiere di Gorla e ricorda perfettamente quei momenti drammatici, fa rivivere la testimonianza dei sopravvissuti.

In frangenti drammatici come questi, in cui i venti di guerra spirano forti, Gorla fermata Gorla è un testo indispensabile, necessario, perché rammenta a tutti l’orrore della guerra e ribadisce l’importanza della pace come bene primario.

Orari: martedì, giovedì, sabato ore 19:30, mercoledì e venerdì ore 20:30, domenica ore 16
Biglietti: Platea intero € 33 | ridotto (under 26 e over 65) € 21, Balconata intero € 25 | ridotto (under 26 e over 65) € 18

Finché sono al mondo, il documentario al cinema

Nella stessa giornata in cui il Presidente Mattarella rende omaggio alle vittime, sarà presentato a Milano lunedì 14 ottobre alle ore 19.30 (ingresso è gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti) presso il Cinema Anteo (piazza XXV aprile) alla presenza degli autori Mario Calabresi e Silvia Nucini, del regista Luca Quagliato, del direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi, del produttore Mattia Guerra (Be Water Film), di Umberto Ambrosoli (Fondazione BPM) e dei protagonisti del documentario: Giuditta Trentarossi, Graziella GhisalbertiMaria Luisa Rumi, Gabriella Rumi, Antonietta Lazzaroni, Elena LazzaroniUgo Zamboni, Robert Bloomhuff.

Il documentario sarà poi trasmesso da Rai3 il 19 ottobre, mentre dal giorno seguente sarà disponibile su RaiPlay.

Un fotogramma del documentario

A ottant’anni dal bombardamento americano del quartiere di Gorla a Milano, i giornalisti Mario Calabresi e Silvia Nucini hanno deciso di raccogliere le memorie della strage avvenuta il 20 ottobre 1944, in cui morirono, tra gli altri, 184 alunni della scuola elementare Francesco Crispi. Le testimonianze degli ultimi rimasti tra i pochissimi bambini sopravvissuti alla strage sono il cuore di questo documentario. I quasi novantenni Maria Luisa Rumi, Giuditta Trentarossi, Graziella Ghisalberti, Giuliano, Antonietta e Elena Lazzaroni e Sergio Francescatti, raccontano quel giorno e i giorni che sono venuti dopo: il dolore per quella tragedia, come questo dolore abbia spaccato il quartiere e le famiglie che lo popolavano, ma anche come ognuno di loro, a modo suo, abbia saputo dare un senso alla propria vita, mantenendo viva la memoria delle piccole vittime della strage.