Si sono concluse poche ore fa le assegnazioni della Guida Michelin 2025, con la premiazione di centinaia di ristoranti d’eccellenza su tutto il territorio italiano da Nord a Sud. 14 ristoranti hanno ottenuto (o confermato) le ambitissime 3 stelle Michelin, tra cui il milanese Enrico Bartolini al Mudec, affermato per il secondo anno di fila, insieme agli ormai “veterani” Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi e Massimo Bottura per Osteria Francescana. Novità tra i tristellati il veronese Giancarlo Perbellini, che con il suo Casa Perbellini 12 Apostoli entra nell’Olimpo dell’altissima ristorazione.
Ma quali e quante stelle Michelin sono cadute sul panorama enogastronomico di Milano? Tra riconferme e nuovi premiati, il capoluogo meneghino si conferma ancora uno dei principali centri della cucina gourmet in Italia.
Da Bartolini ad Andrea Aprea: i professionisti della stella
Anche per il 2025 Michelin riconferma il primato dei grandi della cucina milanese, da già citato Bartolini al Mudec, che troneggia come l’unico 3 stelle di Milano, insieme a un altro chef “da museo” come Andrea Aprea, che conferma le sue due stelle Michelin presso il Ristorante Andrea Aprea, all’interno della Fondazione Luigi Rovati, nata nel 2022 per ospitare la collezione dell’omonima famiglia, tra archeologia etrusca e arte contemporanea.
Le origini campane dello chef si leggono nei tre menù degustazione: Contemporaneità, 4 portate tra memoria e innovazione; Partenope, viaggio in 6 portate nelle suggestioni della Campania e Signature, un percorso strutturato in 8 portate all’interno della filosofia di cucina dello chef Aprea.
Due stelle anche per Seta by Antonio Guida, il ristorante all’interno del raffinato Mandarin Oriental, vera oasi di piacere per corpo e mente all’interno della città (avevamo parlato della sua spa da Mille e una notte in un altro articolo). I menù degustazione sono pensati per ruotare intorno alla filosofia culinaria dello chef, alla stagione in corso valorizzandone i prodotti e nel caso del terzo menù intorno a un unico prodotto, raccontato in diverse versioni. Seta si distingue anche per la raffinata selezione di vini, con etichette ricercate e annate importanti.
Una stella a testa per i fratelli Capitaneo, di Verso Capitaneo, ristorante in piazza del Duomo caratterizzato dall’importante cucina a vista, vero fulcro del locale. Vedere lavorare i due fratelli in sinergia, nonostante i caratteri diversi, è un’esperienza nell’esperienza. Qui le materie prime vengono esaltate da una ricerca tecnica meticolosa, che riporta all’essenza il sapore vero delle cose.
Sono 13 le stelle singole assegnate quest’anno, con due nuovi nomi nel firmamento degli stellati milanesi: Moebius Sperimentale, un luogo a metà tra lo steampunk e le atmosfere da ristorante di alta cucina, con una gran voglia di stupire e divertire i commensali. Guidati da chef Croatti, è possibile scegliere tra Mare e Terra, con piatti all’apparenza semplici, come il classico dello chef, gli agnolotti di ossobuco, con un twist di follia. Notevole anche la drinklist, curata da esperti mixologist.
La seconda novità nel firmamento Michelin a Milano è Sine by Di Pinto, dove si può respirare a pieni polmoni il profumo di Napoli e delle sue storiche ricette, unite a materie prime e preparazioni tipicamente lombarde. Il menù degustazione “Sine confini” è perfetto per conoscere la filosofia dello chef e scoprire piatti sorprendenti come la pizzetta fritta, al nero, con palamita e zucchine, accompagnati da una carta dei vini in continuo movimento, che comprende al suo interno cantine poco note.
Una menzione speciale va anche al Circolino di Monza, primo ristorante della città a ottenere l’ambita stella. Il ristorante, supervisionato da Claudio Sadler e guidata dallo chef Lorenzo Sacchi, si riconosce in una filosofia che valorizza il territorio, arricchita da influenze fusion, in particolare ispaniche, una selezione di materie prime locali e stagionali e un servizio curato, il tutto in una location informale e luminosa nel cuore di Monza.
Riconfermano la stella milanese Berton, Anima, Cracco in Galleria, Contraste, Felix Lo Basso home & restaurant, Horto (unico assegnatario milanese della Stella Verde), Il Luogo Aimo e Nadia, Iyo e Iyo Kaiseki, Joia e Sadler.