Non c’è alcun dubbio a riguardo: Piazza Duomo è il cuore di Milano. L’imponente cattedrale che ne occupa la gran parte della superficie è il simbolo della città. A differenza di quanto molti pensano non si tratta solo simbolo religioso, ma anche civile, architettonico, artistico e culturale di Milano e di tutta la storia d’Italia.
Per capirlo basta ammirare con attenzione le oltre 3.500 statue che lo compongono. Passeggiando attorno al Duomo e soprattutto sulle sue guglie è possibile vedere e riconoscere oggetti e volti che fanno parte della storia e della vita dei milanesi e di tutti gli italiani. Alcuni sono visibili e noti, altri nascosti e altri ancora racchiudono solo supposizioni. Ecco quindi una guida su alcune delle tantissime statue del Duomo di Milano.
Il Duomo e le sue statue viste dal basso
Circumnavigando il Duomo di Milano si possono ammirare statue e dettagli molto particolari, che forse non ci si aspetterebbe di trovare. La parte decorativa più bassa che circonda tutti i lati del Duomo sono i peducci: in tutto 746 figure diverse senza ripetizioni. Tra di loro si trovano elementi naturali con foglie, piante o animali, angeli di ogni genere, santi in preghiera, facce con ogni tipo di espressione e perfino un teschio.
Altro elemento distintivo sono i doccioni, posti lungo ogni angolo e colonna allo scopo di raccogliere l’acqua ma anche, secondo le credenze popolari, al fine di allontanare il male grazie ai loro volti terrificanti.
Le statue invece si dividono tra quelle dei Santi, richiami biblici e mitologici o semplicemente allegorie umane. Tra queste troviamo, sopra l’ingresso in ascensore, l’uomo ricoperto di peli e quello totalmente glabro, in completa contrapposizione tra loro. Poco distante si trova la statua di Noè con una mano che sorregge una sega e l’altra sul mento, intento a pensare. Sul lato opposto dell’abside si trovano invece le statue ottocentesche di Adamo ed Eva, distinguibili anche dal piedistallo coi loro nomi ancora visibili.
Alle spalle dell’abside si presentano anche i tre finestroni. In quello al centro, proprio alle spalle dell’abside si trova un enorme sole, simbolo dei Visconti ma anche della luce dell’Annunciazione che l’angelo, posto sulla destra, fece a Maria, collocata invece sula sinistra. Un altro riferimento ai Visconti si colloca sulla cima della guglia Carelli, la più bassa e la più a destra, dove è raffigurato un San Giorgio che ricorda molto Gian Galeazzo Visconti.
Infine giocando con l’immaginazione, anche se a volte si potrebbe quasi raggiungere la realtà, ci si imbatte nel Ringhio Gattuso in un peduccio sul lato sud o nell’antenato di E.T. e persino in un piccolo Pikachu, in un doccione con una statua di un rasta appena sopra e in Mastro Geppetto col piccolo Pinocchio alle spalle dell’abside. Infine se si osserva la facciata del Duomo, e in particolare le due statue accanto alla scritta Mariae Nascenti, non vi ricordano il simbolo della libertà newyorkese?
Le terrazze del Duomo: dalle statue alla vista
Se invece si giunge sulla cima del Duomo non si potrà che rimanere meravigliati dal lavoro unico che è stato svolto. Molte sono le chiese sulle quali è possibile salire e spesso l’unica cosa che si può ammirare dalla cima è la vista. Certamente non è il caso del Duomo di Milano. Senza dubbio vedere lo skyline meneghino e la piazza dall’alto non ha prezzo, ma le statue e la storia che viene narrata sulla cima è davvero senza prezzo.
Si parte dalle creste degli archi rampanti che sono composte da fiori di ogni genere ma anche dal sole, dalla luna e dalla natura in tutte le sue forme. Continuando la passeggiata che porta fino alla tanto amata Madonnina ci si imbatte in statue di santi, ma anche esseri dall’identità ambigua e continui richiami alla natura e alla storia.
Si arriva poi all’ultima rampa di scale: qui sulla destra e la sinistra si trovano diverse figure. Sulla parte sinistra che segue tutta la rampa si nota subito una piccola rana e a seguire si trovano l’uva, le rose, una lupa e ancora richiami al mondo dello sport come per esempio racchette da tennis, guantoni da boxe, una palla da basket, scarponi e una piccozza. Sul lato destro infine si trova il richiamo storico a Papa Pio XI e al Duce.
Salite le scale e arrivati finalmente sulla terrazza cuore del Duomo, soffermatevi alla ricerca di quella che forse è la statua più particolare. O meglio le quattro statue. Dando le spalle alla Madonnina e ammirando l’angolo sinistro del Duomo si trova la raffigurazione dell’incontro che nel 1933 rese Primo Carnera Campione del mondo dei pesi massimi. Ora dopo aver ammirato questi e molti altri particolari presenti in ogni angolo delle terrazze, sedetevi e soffermatevi ad ammirare la dorata Madonnina.