Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con #lospiegoneteatri.
Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 23 al 29 gennaio 2017
Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone
– A Bench on the Road (Piccolo Teatro Studio Melato 24 – 29 gennaio)
Ci si interroga sempre più sul tema dell’immigrazione e come ci faceva notare, per altri versi, ‘Human’ con Marco Baliani e Lella Costa, ci riguarda e tocca più di quanto pensiamo.
A Bench on the Road, scritto e diretto da Laura Pasetti, coprodotto da Piccolo Teatro e Charioteer Theatre/Edinburgh pone l’accento su una fetta della nostra storia di cui non si parla moltissimo e che pochi conoscono. «Le vite delle donne italiane immigrate in Scozia dal 1850 al 1950, raccontate da sei attrici e una fisarmonicista, si allargano per accogliere le storie di tutte le immigrate di ieri e di oggi. Cento anni di immigrazione femminile, centinaia di voci, l’inglese che si mescola al dialetto: uno spettacolo per ricordare che siamo tutti immigrati», come spiega la nota ufficiale.
Una chicca: ascolterete musiche italiane e scozzesi, «voci che mescolano l’inglese ai dialetti italiani, racconti di paura e di integrazione, di solitudine e di speranza nel futuro».
È stato ideato anche uno spettacolo intitolato A Young Woman who lived in a Shoe, previsto per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e tocca i temi trattati in A Bench on the Road – miseria, paura, difficoltà, discriminazione, integrazione – adattandoli al pubblico più giovane. Essendo ad hoc per le scuole, la rappresentazione andrà in scena la mattina, alle 10,30, a partire da lunedì 23 fino a venerdì 27. Riposo martedì 24 gennaio.
Per maggiori informazioni: http://www.piccoloteatro.org/it/2016-2017/a-young-woman-who-lived-in-a-shoe
DURATA: 80′
ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16.
PREZZI: platea 25€, balconata 22€
– Amleto + Die Fortinbrasmaschine (Teatro Litta 24 – 29 gennaio)
Roberto Latini ha colpito spesso le platee milanesi, basti pensare alle regie di ‘Ubu roi’ e de ‘I giganti della montagna’. Questa volta sceglie di impastare le mani in un cult shakesperiano, riscrivendo la riscrittura. «Nel 1977 Heiner Müller componeva un testo che era liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare. Oggi, tentiamo una scrittura scenica liberamente ispirata all’Hamletmachine di Heiner Müller. Lo facciamo tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l’architettura di Müller, su un palcoscenico sospeso tra l’essere e il sembrare. Intitoliamo a Fortebraccio il nostro sguardo sul contemporaneo, la caccia all’inquietudine nel fondo profondo del nostro centro, per riscriverci, in un momento fondamentale del nostro percorso» (dalla scheda dello spettacolo). «Di Heiner Müller conserviamo la struttura, la divisione per capitoli o ambienti e componiamo un meccanismo, un dispositivo scenico, una giostrina su cui far salire tragedia e commedia insieme» (dalle note di regia).
DURATA: 80′
ORARI: da martedì a sabato h 20,30; domenica 16,30
PREZZI: intero 24€, ridotti 16/12€
– Dichiaro guerra al tempo (Teatro Franco Parenti 20 – 28 gennaio)
Capita spesso di vedere programmati in cartellone, nei teatri, i classici shakespeariani, dall’Amleto al Sogno di una notte di mezza estate e non solo. Manuela Kustermann e Melania Giglio, dirette da Daniele Salvo, decidono di portare sul palco una “materia” meno frequentata. «Gli studiosi sostengono che per ben conoscere il teatro di Shakespeare occorre partire dai Sonetti. Lo spettacolo Dichiaro guerra al tempo utilizza la scrittura poetica in forma di dialogo che vede al centro della scena due donne, una di epoca elisabettiana, l’altra di epoca moderna. Ciascuna legge i propri brani, a volte recita alternandosi con l’altra» (dalla nota ufficiale). A tingere di contemporaneo ci pensa la musica di David Bowie, Prince, Pink Floyd, Rolling Stones, Elisa e altri ancora.
«Nella voci delle due attrici prende forma una conversazione fatta di rimandi sulla poesia, la bellezza del mondo e la sua caducità, e sul ruolo dell’Arte come promessa di immortalità».
DURATA: 70′
ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 20,45; mercoledì e venerdì h 19,30
PREZZI: intero 25€; over65/under26 15€; convenzioni 18€
– Donna non rieducabile (Atir Teatro Ringhiera 27 – 29 gennaio)
È uno dei testi più noti e apprezzati di Stefano Massini (di cui ricordiamo l’indimenticabile Lehman Trilogy) ed è diventato idealmente anche uno dei cavalli di battaglia di Ottavia Piccolo, attrice che non ha bisogno di presentazioni. Donna non rieducabile rende omaggio e vuole fare memoria della giornalista Anna Politkovskaja, assassinata il 7 ottobre 2006. La drammaturgia si basa su brani autobiografici e articoli prodotti da lei stessa e l’autore ha tenuto a sottolineare che non gli interessava raccontare «la storia di Anna. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale a una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica». «Affrontando il testo di Stefano Massini, mi resi conto che non si trattava di mettere in scena il “personaggio” di Anna Politkovskaja, né, tanto meno, di farne un’eroina da feuilleton politico. Si trattava al contrario di restituire al pubblico, nella forma più diretta, più semplice, più anti-retorica possibile, il senso della scelta di verità, compiuta da una giornalista che volle andare a vedere dentro gli eventi, per restituircene, con sguardo limpido e coraggioso, personaggi e vicende. Mettere in scena uno sguardo, quindi: questo il compito mio e di Ottavia» (dalle note di regia di Silvano Piccardi).
Il titolo riprende la definizione con cui l’aveva appellata il regime di Putin.
DURATA: 75′
ORARI: venerdì h 20,45; sabato h 19,30; domenica h 16
PREZZI: intero 18€; ridotti 15/12/8,50€
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– La pazza della porta accanto (Teatro Menotti 24 – 29 gennaio)
Si tratta di uno spettacolo molto atteso, visto il grande apprezzamento che sta riscuotendo in tournée. Troppo spesso – eppure mai abbastanza – si sottolinea come la poetessa, Alda Merini, sia stata dimenticata e anche un po’ bistrattata. Claudio Fava scrive un testo per ridarle voce grazie al linguaggio teatrale. La pazza della porta accanto «vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi prima della Riforma Basaglia del 1978», si legge nella nota ufficiale.
A curare la messa in scena è Alessandro Gassmann, già distintosi per altre regie teatrali. Protagonista Anna Foglietta e accanto a lei Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio.
DURATA: 80′
ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì, venerdì e sabato h 20,30; mercoledì h 19,30; domenica h 16,30
PREZZI: intero 26,50€; ridotto over/under 14€; ridotto convenzionato aziende, cral etc.16,50€; ridotto studenti e associazioni 11,50 €
– Lettera al mio giudice (Spazio Avirex Tertulliano 25 – 29 gennaio)
È un dato di fatto che trasporre romanzi non sia mai semplice e probabilmente tremano ancora più i polsi quando sono stati scritti da grandi autori: Georges Simenon è tra questi. Giuseppe Scordio adatta e dirige (oltre a essere in scena insieme a Cristina Sarti) il noto capolavoro dello scrittore belga. Se «Simenon scrisse questo romanzo per sfidare la morale corrente, le convenzioni della vita matrimoniale e della società borghese della Francia in cui visse. La regia di Scordio invece intende esibire la complessità di quelle ragioni distorte e ingiustificabili, che affondano le proprie radici in trame sociali e culturali, portando a commettere gesti atroci, come quelli compiuti dal protagonista. Le atmosfere di questa trama a tinte forti sono impreziosite dalle musiche di Peter Gabriel» (dalla nota ufficiale), tratte da L’ultima tentazione di Cristo.
ORARI: da mercoledì a sabato h 21; domenica h 16,30
PREZZI: intero 16€; under 26, over 60, convenzionati 10€
– Miseria&Nobiltà (Teatro Sala Fontana 17 – 29 gennaio)
Miseria&Nobiltà, per la regia di Michele Sinisi, è tornato in scena al Sala Fontana e già qualche giorno fa vi consigliavamo di recuperarne la visione qualora ve lo foste perso la scorsa stagione.
DURATA: 110′
ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16
PREZZI: intero 19€; ridotto under 26/convenzionati 14€; ridotto under 14/over 65 9,50€. Prevendita e prenotazione 1€
– Stanze di sé (Teatro Elfo Puccini 10 – 29 gennaio)
Danza e parola si uniscono per indagare le stanze di sé nella creazione di Elisabetta Faleni. «Tra le pareti di una casa prende forma e corpo l’intimo viaggio di una donna, interpretata da un’intensa Corinna Agustoni, alla ricerca della propria vocazione. La coreografa e regista Elisabetta Faleni ha costruito con la protagonista uno spettacolo che svela i movimenti più profondi di questo percorso interiore di trasformazione. È il rapporto tra il conscio e l’inconscio che viene drammatizzato, trovando espressione nei molteplici linguaggi del teatro-danza e nel poetico contributo video firmato da Celine Volonterio» (dalla scheda ufficiale). Le danzatrici si sono divise i giorni di programmazione: Elisabetta Faleni (10-15 e 24-29 gennaio) e Claudia Casolaro (17-22 gennaio).
DURATA: 55′
ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 19,30; domenica h 15,30
PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotto 65 anni 17€; under 18 e scuole 12€. Attenzione: posti limitati, si consiglia la prenotazione
– Tradimenti (Teatro Manzoni 12 – 29 gennaio)
Chi ama o è quantomeno appassionato di teatro sa bene di cosa tratta questo classico di Harold Pinter. Per chi, invece, non lo sapesse, è importante precisarlo, assistendo a Tradimenti non vi troverete di fronte al “banale” triangolo amoroso. «La storia si dipana a ritroso, dal 1977 al 1968. Emma, manager in una galleria d’arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni in un appartamento preso in affitto, finché Robert, marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costringe la moglie ad ammettere il tradimento, dopo aver sospettato a lungo sulla relazione tra i due» (dalla sinossi ufficiale).
«La cosa interessante per chi non conosce il testo è che la scrittura di Pinter cadenza la drammaturgia tra silenzi e pause» – ha dichiarato uno dei coprotagonisti, Francesco Scianna, in conferenza stampa – dando così il tempo anche di accusare il colpo rispetto a ciò che è stato detto dall’altro.
A dividere il palco con Scianna, Ambra Angiolini e Francesco Biscione, bravi nel dar corpo a personaggi non facili, talvolta sfuggenti come nel caso di lei. La regia, pulita, è di Michele Placido; mentre la traduzione, l’unica riconosciuta ufficialmente in Italia, è quella curata da Alessandra Serra.
DURATA: 65′
ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,45; domenica h 15,30
PREZZI: poltronissima prestige 35€; poltronissima 32€; poltrona 23€; poltronissima under26 15€
Eventi teatrali
Der doktor (Teatro Oscar 27 gennaio)
Ancor più quando cade la Giornata della Memoria non poteva non esserci attenzione verso ciò che è stato e ha significato quel periodo. «Tre protagonisti in scena, il male e l’incapacità di capirne la portata, la vittima e la sua voglia di rinascita. Musiche dalle sonorità contemporanee, un pianoforte acustico che diventa a tratti elettronico, video e pochi oggetti in scena. Lo spettacolo è stato selezionato al Premio “Voci dalla Shoah Settimia Spizzichino e Gli Anni Rubati, Seconda edizione” al Teatro Le Salette di Roma, vincitore del Bando Teatrale Nazionale “Ingiusto” a Roma il 23 giugno 2016» (dalla scheda ufficiale). Regia e video di E. Drago, con Ketty Capra, Marco Marzari, Barbara Sirotti, Carlo Zerulo. Musiche originali di Piero Chianura.
ORARI: h 21
PREZZI: intero 15€; under25 10€