Pubblicato in: News Teatro

Cinque spettacoli teatrali da vedere a Milano dall’1 al 7 maggio 2017

Foto tratta dallo spettacolo 'Il dio di Roserio' con Fabrizio Gifuni. Ph Filippo Manzini

 

Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dall’1 al 7 maggio 2017

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone

— Il dio di Roserio (Teatro Franco Parenti 3 – 6 maggio)

Se non vi è ancora capitato di assistere, anzi partecipare, al modo tutto originale e personale che ha Fabrizio Gifuni nel portare la letteratura al pubblico teatrale, rimediate mediante quest’occasione. Chi ama la parola che prende corpo nella scatola magica, verrà completamente rapito da questo spettacolo e magari riuscirà finalmente ad avvicinarsi a Giovanni Testori, autore che può risultare ostico ad una lettura in solitaria.

“Una corsa allucinata. Una sfida fra l’astro nascente del ciclismo Dante Pessina e il suo gregario Sergio Consonni, si trasforma e si deforma – nell’esordio narrativo di Giovanni Testori (1954) – in un potente apologo morale contro la degradazione delle coscienze nell’Italia del secondo dopoguerra. Il gregario, diventato ‘scemo’ a causa di una caduta intenzionalmente causata dal ‘dio di roserio“, tenta di riprendersi una propria voce, per arrancare nella memoria perduta” (dalla nota ufficiale).

Non fatevi ingannare dal (pre)giudizio, Il dio di Roserio non è un reading (tanto più nell’accezione classica) e definirlo tale ne ridurre la portata. Credeteci sulla parola e recatevi in teatro, ne avrete la conferma e resterete sorpresi!

DURATA: 60′

ORARI: mercoledì e venerdì h 19,45; giovedì h 21; sabato h 20,30

PREZZI: intero prime file 40€, II e III settore 32€, IV settore 25€; over65 e under26: II, III, IV settore 18€; convenzioni II, III settore 22,50€; IV settore 18€

― Parole mute (Teatro Libero 5 – 7 maggio)

Dopo aver ricevuto un riscontro positivo, torna, all’interno della rassegna ‘Palco off’, lo spettacolo di e con Francesca Vitale: Parole mute. Il tutto “nasce da una dolorosa esperienza personale: il padre dell’autrice è scomparso e i suoi ultimi anni di vita sono stati segnati dall’Alzheimer. La costruzione dello spettacolo, un atto unico composto da 17 quadri scanditi da contributi musicali, è una suggestiva commistione fra testo, immagini, voci fuori campo e musica, che in forma di dialogo con l’assente, ripercorrono le tappe di un rapporto mai chiuso” (dalla nota ufficiale).

“La mia vuole essere una testimonianza, attraverso la mia storia, di quanto si possa imparare da questa esperienza dolorosa, attraverso la comprensione di tutti quei meccanismi di comunicazione extraverbale che questi malati posseggono e che consentono loro di rompere le barriere culturali che noi “sani” abbiamo e che spesso ci impediscono di essere fino in fondo quello che siamo. Ma vuole essere anche uno strumento di stimolo e informazione per quanti ne vogliano sapere di più su questa patologia”, ha dichiarato la Vitale.

Lamberto Puggelli ha curato la messa in scena (ripresa da Manuel Renga). Voci fuori campo sono di Paolo Bonacelli e Ottavia Piccolo. Parole mute ha ricevuto il Premio Enriquez nel 2009.

ORARI: venerdì e sabato h 21; domenica h 16,30. La degustazione dei prodotti siciliani previsti dalla rassegna comincia mezz’ora prima rispetto all’orario di inizio dello spettacolo.

PREZZI: intero 20€; ridotto 15€

  Piccola società disoccupata (Teatro della Cooperativa 2 – 7 maggio)

Posto non a caso in questa settimana, col debutto che cade subito dopo la ricorrenza del Primo Maggio, Piccola società disoccupata riguarda proprio questo tasto – spesso dolente – del lavoro nella nostra contemporaneità. Dopo il primo capitolo, in questo ‘seguito’ centrale è il conflitto generazionale, “quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nell’affrontare l’attuale trasformazione dell’uomo in rapporto al lavoro. Tre attori di diversa generazione formano una ‘piccola società disoccupata’ interpretando vari ruoli in un gioco cinico ed esilarante; sono personaggi che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, una lotta del ‘tutti contro tutti’, in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione” (dalla scheda).

Il testo del francese Remi De Vos “propone un calembour di situazioni che toccano quasi tutti i ruoli che attualmente offre il mercato del lavoro: il precario, il disoccupato, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato o l’occupato in via di licenziamento. Più situazioni legate da un filo rosso che nell’insieme ricostruiscono la “commedia” del mondo del lavoro in questa società postindustriale” in cui non ci si può non riflettere. Regia e drammaturgia di Beppe Rosso, con lo stesso Rosso, Ture Magro e Barbara Mazzi.

DURATA: 80′

ORARI: martedì, mercoledì, venerdì e sabato h 20,30; giovedì h 19,30; domenica h 17

PREZZI: da 18€ a 9€; biglietto unico il giovedì 10€

Evento teatrale

Cammino popolare (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli 1 maggio)

In occasione della Festa dei lavoratori, viene proposta ai cittadini una sorta di “camminata civile in cui trovarsi, partecipare e rimettersi in marcia” (dalla scheda) – non a caso il progetto è stato denominato Cammino Popolare. Vi troverete di fronte a “un’azione coreografica che si svolge all’aperto insieme ai cittadini, giovani e studenti, persone di tutte le età, di ogni provenienza e di ogni competenza. Si tratta di frequentare i dettagli del corpo e condividere insieme uno spazio d’azione. Cammino Popolare è cercare, insieme, un respiro comune” ha spiegato l’artista e coreografo Virgilio Sieni.

La proposta arriva dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, realizzata in collaborazione con Virgilio Sieni/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e con Triennale Teatro dell’Arte. “L’iniziativa si inscrive nel percorso di ricerca promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli sulle maggiori trasformazioni che interessano il mondo del lavoro, in un’epoca in cui il binomio tra crescita e occupazione sembra allentarsi. Se da un lato il mercato del lavoro risulta sempre più influenzato dalla tecnologia, dall’altro mostra la richiesta di competenze umane che non possono essere rimpiazzate: manualità, ingegno, creatività”.

ORARIO: h 17,30

Nota: possono partecipare attivamente alla performance chi ha risposto alla call to action; tutti gli altri possono assistervi gratuitamente.

Rassegne teatrali

Segnali. Festival teatro ragazzi (2 – 5 maggio)

Tenendo conto della nostra situazione socio-culturale e anche osservando l’età media del pubblico, (in particolare in alcuni teatri), riteniamo che sia estremamente formativo educare alla visione di una pièce i bambini e i ragazzi. Il festival Segnali, giunto alla 27esima edizione, è pensato ad hoc per questa fascia d’età. Nel tempo e grazie alla nutrita partecipazione, la kermesse è cresciuta andando oltre l’idea di “vetrina per le produzioni teatrali del territorio”.

Dal 2 al 5 maggio il Teatro Verdi, il Teatro Sala Fontana e gli spazi di Bì La fabbrica del Gioco e delle arti di Cormano si animeranno di diciannove spettacoli – cinque dei quali sono produzioni di Compagnie Lombarde sostenute da NEXT e ben dodici i debutti nazionali.

Ad aprire e chiudere il festival due messe in scena internazionali: la prima francese (‘Swift!’) e la seconda estone (‘Mister Green’).

Qui il programma.

PREZZI: 3€

Etichette: