“Questo festival, arrivato alla sua settima edizione, ha dimostrato una grande vitalità, ma anche una caratteristica di indispensabilità per far crescere la città di Milano rispetto alla conoscenza e alla consapevolezza rispetto a cosa rappresentano soprattutto i flussi migratori, le esperienze dei migranti nella nostra città e come si può realizzare una forma di accoglienza”. L’assessore alla cultura del comune di Milano, Filippo Del Corno, ha aperto così le danze, riconoscendo al SOUQ Film festival un grande valore. “La qualità dell’apporto di questa manifestazione non risiede solo nella riflessione sociale, culturale e da un certo punto di vista giornalistico” – ha continuato l’assessore – “ma anche nel farci aprire lo sguardo su pezzi di immaginario che altrimenti non avremmo avuto la possibilità di incontrare”.
“Io sono continuamente orgoglioso di questi sette anni”, ha esordito don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità. “È una delle sfide che abbiamo: accogliere dei percorsi all’interno della sofferenza urbana – che è alta – e da lì trasformarli o capire che partendo da quelle periferie, che sono in primis esistenziali e poi sociali, c’è un grande bisogno di cultura. Nutriamo come obiettivo la riscoperta della domanda di libertà che l’arte vera provoca”.
“Noi ci siamo incontrati sul concetto di anticipare”, ha affermato il direttore del Piccolo Sergio Escobar, “cioè sul prendersi la responsabilità di guardare prima che la cosa possa cadere nelle mani di un uso strumentale. Lo strumento del teatro e più in generale della cultura raccontano. Noi partiamo dal presupposto che non sappiamo e per cui chi viene a teatro e a vedere questi film vuole conoscere”.
“Per quest’edizione abbiamo deciso di seguire tre filoni: venerdì con ‘On Her Shoulders’ si vedrà tutto ciò che ha dovuto attraversare Nadia Murad (persino lo sterminio della sua stessa famiglia); sabato si affronta il tema cult dell’immigrazione ma per la prima volta (per il festival, nda) con una commedia, ‘The Migrumpies’. Domenica, invece, ci si concentrerà sul tema della salute mentale con ‘Color Burst’, in cui vengono raccontati i sogni e la vita di alcuni ospiti di un ex manicomio”, ha spiegato la direttrice artistica Delia De Fazio.
“Per ciò che concerne i cortometraggi in concorso si è arrivati a selezionarne trenta, sono di tipo documentaristico e di fiction”. Tra i titoli vi segnaliamo, ad esempio, ‘Bismillah’ di Alessandro Grande vincitore del David di Donatello, ‘On the Border’ di Shujun Wei insignito del premio speciale della giuria all’ultimo festival di Cannes o ancora ‘Where is Europe?’ di Valentina Segre premiato come miglior cortometraggio documentario al London Independent Film Awards.
SOUQ Film Festival 2018: il programma
VENERDÌ 16 NOVEMBRE
- 16,30 Cerimonia d’apertura
- 17 – 19 Cortometraggi in concorso (Gruppo I) + Q&A
- 21 Lungometraggio fuori concorso: ‘On Her Shoulder’ di Alexandria Bombach
SABATO 17 NOVEMBRE
- 14,30 – 17 Cortometraggi in concorso (Gruppo II) + Q&A
- 17 – 19 Cortometraggi in Concorso (Gruppo III) + Q&A
- 21,30 Lungometraggio fuori concorso: ‘The Migrumpies’ di Arman T. Riad
DOMENICA 18 NOVEMBRE
- 18 – 19,30 Cortometraggi in Concorso (Gruppo IV) + Q&A
- 19,30 Trailer realizzati dagli studenti del laboratorio ‘Fare cinema oggi’ di Fabio Martina, presso l’Università degli Studi di Milano
- 20 ‘Io e L’I.A.’, presentazione del progetto realizzato dai cittadini/utenti di Proviamociassieme
21 Premiazioni - 21,30 Lungometraggio fuori concorso ‘Color Burst’ di Mario Saretta
Sul sito ufficiale tutti i dettagli sui corti in concorso e i lungometraggi fuori concorso.
Riassumendo
SOUQ Film Festival, dal 16 al 18 novembre 2018
Chiostro Nina Vinchi
NOTA BENE: ingresso gratuito fino a esaurimento posti