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Sinfonia d’autunno: Lavia porta Bergman in scena al Piccolo

Marco Valerio 10 anni fa
FotoTommaso LePera

Gabriele Lavia porta in scena al Piccolo Teatro Grassi uno dei capolavori di Ingmar Bergman, Sinfonia d’autunno. Lo spettacolo debutterà mercoledì 10 e rimarrà in replica presso lo stabile di via Rovello fino a domenica 21 dicembre.

Lavia ha scelto Sinfonia d’autunno per raccontare, spiega, “la solitudine assoluta, maledizione di noi teatranti”.

Anna Maria Guarnieri è Charlotte, celebre pianista, madre di Eva, interpretata da Valeria Milillo. Il conflitto fra le due è il nucleo centrale della rete di relazioni fra i quattro personaggi in scena: Charlotte è completamente identificata con il suo lavoro e da sempre sente come una pena insopportabile l’affetto delle persone che hanno bisogno di lei, come le figlie.

Eva, una donna adulta che ha perduto poco tempo prima il figlio di quattro anni, ancora cerca l’amore della madre ma continua a metterla di fronte alla sua impotenza affettiva, ricordandole tutte le sue fughe, che hanno ferito senza rimedio la sua infanzia e quella di Helena, l’altra figlia, ormai invalida, interpretata da Silvia Salvatori. Solo Viktor, il marito di Eva (Danilo Nigrelli), che ogni giorno trova rifugio dalla sua desolazione chiudendosi nella stanza del figlio morto, sa mantenere un suo equilibrio, fatto di disincanto e di accettazione degli altri.

Non ci sarà soluzione al rancore e al senso di colpa di Eva e di Charlotte come non ce ne può essere per Helena, condannata dalla sua infermità, né per Viktor, che si è rinchiuso nella sua solitudine imbelle. Sembra che ogni personaggio lasci prevalere l’indulgenza e ritrovi l’affetto per l’altro a condizione di restarne separato. Come se i sentimenti reciproci potessero esistere solo fuori dalla realtà comune, nel teatro interiore di ognuno.

“Essere esclusi”, spiega Lavia, “un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai ‘teatranti’… comune a quegli strani esseri umani che ‘si espongono’, che ‘sono’ sul palcoscenico. Hanno una sola possibilità d’essere: ‘esporsi’. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o Mogli. Non sono normali. Sono ‘strani’ e sono condannati a quella che Bergman chiama la Solitudine Assoluta. Ma forse questa è la maledizione della nostra epoca”.

SINFONIA D’AUTUNNO

di Ingmar Bergman, traduzione Chiara De Marchi

Regia Gabriele Lavia

Con Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori

Co- produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Brunello Cucinelli

ORARI:

Martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.  Mercoledì 17 dicembre ore 15 (pomeridiana per le scuole). Lunedì riposo.

DURATA:

1 ora e 45 senza intervallo.

PREZZI:

Platea 33 euro, balconata 26 euro

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