Donne al centro: torna Sguardi Altrove International Film Festival

Torna Sguardi Altrove International Film Festival, il festival di cinema dedicato alle donne e caratterizzato anche da uno sguardo molto femminile dietro alla macchina da presa, giunto alla 24esima edizione. Dal 12 al 19 marzo animerà lo Spazio Oberdan e la Casa dei Diritti con proiezioni, ma anche incontri con artisti ed esperti. Questo il tema che farà da filo conduttore: Women’s Empowerment: Working to Overcome Gender Inequality.

Film d’apertura l’anteprima italiana di ‘Certain Women’ di Kelly Reichardt, che prende spunto da tre racconti brevi di Maile Meloy. Ovviamente al centro ci sono delle donne, a cui danno volto Michelle Williams, Kristen Stewart, Laura Dern e l’attrice-rivelazione Lily Gladstone. È stato premiato come miglior film al BFI London Film Festival.

Molti di noi probabilmente avranno già visto in sala il pluripremiato ‘Vi presento Toni Erdmann‘ di Maren Ade, un toccante e divertente lungometraggio che affronta in modo personale il rapporto padre-figlia. La kermesse dedica alla cineasta tedesca una retrospettiva offrendo la possibilità di recuperare, oltre a questa pellicola (per chi l’avesse persa), anche i primi due lavori. In anteprima italiana saranno presentati ‘The forest for the trees’ (2003) film d’esordio sull’alienazione e l’incapacità di adattamento, vincitore del Premio della Giuria al Sundance 2003; e ‘Everyone Else’ (2009) sui rituali, i segreti e le frustrazioni di una coppia nel corso di un’estate, che si è aggiudicato due Orsi d’argento alla Berlinale 2009 (Gran Premio della Giuria e Premio per la Miglior Attrice), (dalla nota ufficiale).

A Sguardi Altrove International Film Festival c’è spazio anche per anteprime assolute italiane come «’Portami via’ di Marta Santamato Cosentino, ritratto intimo della metamorfosi di Jamal e della sua famiglia siriana, dal carcere e dalle torture sotto il regime di Assad ad un nuovo inizio in Italia, a Torino e ‘Lost children. Thirty thousand minors missing’ di Chiara Sambuchi, film-inchiesta sulle tratte dei minori migranti tra i 9 e i 16 anni che viaggiano soli dal Medio Oriente e dall’Africa fino all’Europa».

A organizzare il tutto l’Associazione Sguardi Altrove – Donne in Arti Visive con la direzione artistica di Patrizia Rappazzo. Grazie al supporto di partner e istituzioni si è riusciti ad arrivare a un programma costituito da sessanta titoli (su 700 richieste). «Il concorso internazionale lungometraggi ‘Nuovi Sguardi’, a cura di Nicola Falcinella, propone otto titoli di cui tre in prima italiana e uno in prima europea. Otto lungometraggi da altrettanti Paesi, toccando quattro continenti con una pluralità di sguardi, generi e argomenti; e sei esordienti su otto registe, a conferma di come il festival continui a puntare lo sguardo sulle cineaste emergenti, alla loro opera di debutto. Le uniche due registe “esperte”, sono vecchie conoscenze di Sguardi Altrove».

Una delle novità di quest’anno è la «neonata sezione competitiva a regia mista con Premio del Pubblico #FrameItalia: organizzata da Floriana Chailly e Patrizia Rappazzo, è invece dedicata al cinema italiano con tredici titoli diversificati nei contenuti e nei generi, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari. La selezione include l’anteprima italiana de ‘Il Nido’, primo lungometraggio di finzione della regista svizzero-peruviana Klaudia Reynicke, ospite del festival, con protagonisti la giovane Ondina Quadri e il talentuoso Fabrizio Rongione». Ci sarà, come sempre, spazio anche per un occhio maschile e ciò accade nelle sezioni non competitive, così come non mancheranno momenti di approfondimento come, a esempio, la tavola rotonda del 13 marzo, in cui si rifletterà «sul ruolo e la presenza delle donne nell’industria cinematografica italiana, riportando l’attenzione sul tema dopo la recente approvazione della legge sul cinema».

Da queste “pillole” starete intuendo che si tratta di un calendario davvero ricco. Qui i dettagli del programma.

RIASSUMENDO

Sguardi Altrove International Film Festival

12 – 19 marzo 2017

Spazio Oberdan e Casa dei Diritti