Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei borghi e dei castelli delle Langhe che hanno reso queste zone vitivinicole il 50esimo sito italiano patrimonio dell’Unesco. Dopo il borgo di Barolo col suo omonimo vino e Grinzane di Cavour luogo di storia percepibile sin dal nome oggi ci spostiamo a Serralunga d’Alba.
Serralunga d’Alba e la sua fortezza medievale
Il piccolo borgo, tipicamente medievale, svetta grazie al suo castello, la cui sagoma, che sembra arrampicarsi verso l’alto, domina il paesino. Da qui partono una serie di stradine che formano una ragnatela stretta attorno ai vicoli. Pare infatti che il nome Serralunga d’Alba, in origine, Sera Longa, derivi proprio dalla sua forma stretta e allungata. Attorno al borgo si possono scorgere solo le colline, luoghi d’origine dei grandi vini piemontesi.
Le origini di Serralunga d’Alba sono davvero molto antiche e vanno di pari passo con la costruzione del castello. Risalgono alla seconda metà del Trecento, quando Pietrino Falletti ricevette il feudo di Serralunga e diede il via alla costruzione della torre quadrata.
Sin dalle sue origini la rocca fu usata come simbolo di difesa, possesso e controllo dei territori circostanti, e non divenne mai luogo residenziale. La sua verticalità , oltre che a scopo di vedetta, venne infatti sfruttata per mostrare e sottolineare il prestigio della famiglia Faletti.
Il castello che vediamo oggi venne restaurato per volere di Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica. Oggi è gestito da Barolo & Castel Foundation, e risulta uno dei pochi castelli visitabili delle Langhe.
Il castello ha una struttura semi gotica con due torri, una cilindrica, simbolo dell’innovazione architettonica trecentesca, e una quadrata, poste alle estremità .
L’edificio venne ritratto da molti artisti dell’Ottocento, e in seguito è stato anche annoverato tra i monumenti nazionali protetti dallo Stato, godendo dei benefici derivati dalle leggi per la conservazione dei beni culturali.
La sala principale del castello è nota come il Salone dei Valvassori, dotata di soffitto a cassettoni che la caratterizza e decorata da antichi affreschi. La visita al giardino è gratuita e libera in orari di apertura, gli interni invece sono visitabili solo con visite guidate per massimo 25 persone. Gli orari variano a seconda del periodo, per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito.
Vale la pena anche fare una tappa nella più recente chiesa di San Sebastiano, edificata tra il 1886 e il 1888, nel luogo dove prima si trovava San Benigno, appena fuori dalle mura.
Come raggiungere Serralunga d’Alba
Per raggiungere il borgo di Serralunga d’Alba si può utilizzare l’autostrada A6 Torino – Savona o la A33 Asti Cuneo. Per chi volesse raggiungerla in treno, invece, una delle stazione più vicina è quella di Alba.