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Sciopero nazionale 29 gennaio 2021: si fermano scuola, voli e treni

Redazione 4 anni fa
stazione centrale

Dalla mezzanotte fino alle 21 del 29 gennaio 2021 è stato indetto uno sciopero nazionale dalle sigle SI COBAS e SLAI COBAS per tutte le categorie e settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi.

Questo comprende il personale del Gruppo FS (eslusa Trenitalia Emilia Romagna) e Italo, oltre ai dipendenti della logistica dei trasporti, corrieri e personale scolastico.

Sono garantiti i servizi minimi essenziali, ma per 24 ore potranno esserci cancellazioni, ritardi o problemi legati ai settori coinvolti.

Treni e fasce orarie garantite

Trenitalia garantisce alcune fase orarie in cui i sono garantiti i servizi essenziali, soprattutto su base regionale. Dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 dei giorni feriali i treni Trenord non avranno problemi legati allo sciopero.

Sciopero esteso anche ai controllori di volo

Partecipa allo sciopero anche il personale Enav di Alitalia, dalle ore 13:00 alle 17:00 del 29 gennaio 2021. Sono stati cancellati alcuni voli previsti per venerdì. La lista completa è disponibile sul sito di Alitalia.

Si ferma anche la scuola il 29 gennaio 2021

In una nota del Miur si legge l’estensione dello sciopero anche al comparto scolastico, coinvolto in veste principale dalle sigle sindacali, come riportano le motivazioni dello sciopero presenti sul sito di SI COBAS:

La pandemia non allenta la sua morsa e diventa una condizione per lo smantellamento della istruzione pubblica . Nessun atto concreto a sostegno alla Scuola Pubblica, solo vuoti e non realizzati annunci di potenziamento. La didattica a distanza, con i computer, causa solo l’aumento del divario tra alunni di diverse classi sociali .

Il Governo decide di riaprire le scuole, ma le decisioni prese (solo il 50% degli alunni per classe, a turno) non tutelano in alcun modo gli alunni delle classi popolari che hanno spesso difficoltà di seguire le lezioni da casa, perché non hanno spazio o perché non hanno i mezzi per collegarsi in maniera efficiente.

Alla carenza di personale si è fatto fronte con le “assunzioni per Covid-19”. Per il governo il lavoro può essere solo precario e ripropone contratti a tempo determinato e interinali al pari degli imprenditori privati. Come se non bastasse viene pagata a questi lavoratori solo una mensilità su tre. Molti diranno che non si debba far sciopero in questo periodo.

Per queste persone noi dobbiamo lavorare alle loro condizioni di disagio e pericolo, ma se possiamo lavorare possiamo anche scioperare:

    • Per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati
    • Per la tutela e la sicurezza degli alunni e delle lavoratrici e dei lavoratori
    • Per aumenti salariali
    • Per adeguamento dell’organico alle maggiori necessità di questo periodo di crisi

Con la didattica a distanza vogliono atomizzare le nostre esistenze