I rider di Milano scendono in piazza per ottenere maggiori diritti e tutele e chiedono, almeno per un giorno, di non ordinare niente dai principali canali di delivery, tanto usati in questo periodo di chiusure.
Le figure colorate e munite di zaino che da alcuni anni popolano le grandi città europee incrociano le braccia e scendono dalle biciclette nel No delivery day organizzato per domani, venerdì 26 marzo 2021, in concomitanza con lo sciopero di 24 ore di Atm.
La richiesta ai milanesi: “non ordinate nulla venerdì 26 marzo”
I rider scioperanti chiedono ai milanesi di dimostrare loro vicinanza attraverso il gesto di astenersi dall’ordinare cibo a domicilio dai principali servizi di delivery durante la giornata di venerdì 26 marzo, ma chiamare direttamente locali e ristoranti che offrono la consegna a domicilio o in alternativa il ritiro da asporto.
Protesta per migliori condizioni di lavoro
I rider hanno deciso di scioperare a causa delle precarie condizioni di lavoro in cui operano, privi di qualunque tutela anche in termini di sicurezza.
La protesta a Milano è guidata dalle sigle Cgil e Uil, oltre che da Deliverance Milano, il sindacato nato per la tutela dei rider. Nel mirino c’è l’accordo firmato da Ugl e Assodelivery nel novembre 2020, che di fatto impedisce l’applicazione di un contratto nazionale di settore per i fattorini.
Le richieste, spiegano i rider nelle loro motivazioni, sono basilari: ottenere diritti fondamentali come la malattia, le ferie, il Tfr e un monte ore prestabilito.