Milano è ricca di luoghi nascosti e sconosciuti anche ai suoi stessi abitanti. Uno tra questi è la piccola chiesa di San Bernardino alle Ossa, col suo ossario costruito dalla Confraternita dei Disciplini, che è oggi uno dei posti più inquietanti, macabri e allo stesso tempo sorprendenti della città di Milano.
L’ossario è infatti formato da pareti su cui sono adagiate composizioni fatte di vere e proprie ossa umane. Dalle croci sulle pareti laterali fino alla M in cima, tutti i resti sembrano lì apposta per restituire il senso della caducità della vita. Sotto l’altare, infine, sono posizionati dei corpi scomposti. La chiesetta sorge in Piazza Santo Stefano accanto alla Basilica di Santo Stefano Maggiore.
San Bernardino alle ossa fra storia e leggenda
La Chiesa è stata costruita dai Disciplini, termine che deriva dalla pratica di autoflagellazione con cui i fedeli accompagnavano le proprie preghiere e che designa coloro che giravano per le strade di Milano col capo coperto da un cappuccio. Le origini del complesso risalgono al 1127 con l’edificazione dell’Ospedale del Brolo destinato alla cura dei lebbrosi e come cimitero.
La capienza inadeguata portò nel 1210 alla creazione dell’attuale ossario e nel 1269 alla creazione della piccola chiesa accanto. Quando nel 1642 crollò il campanile della Basilica di Santo Stefano Maggiore, distruggendo una parte della facciata, delle operazioni di ricostruzione si occupò l’architetto Carlo Buzzi, e proprio in quest’occasione le pareti dell’ossario vennero decorate con teschi e tibie.
La chiesa ha pianta ottagonale: al suo centro, esattamente davanti all’altare maggiore, si trova un grata che porta alla cripta dei Disciplini. L’Ossario invece si trova sulla destra appena entrati nella chiesa: dalla pianta di forma quadrata, custodisce una statua della Madonna Addolorata. I teschi che caratterizzano tutto l’ambiente appartengono ai pazienti defunti nell’Ospedale del Brolo, alle salme dei cimiteri seicenteschi e ai condannati a morte.
Alzando lo sguardo verso la cappella dell’ossario si può ammirare un bellissimo affresco di Sebastiano Ricci. L’ambiente così particolare e fuori dal comune colpì anche il re del Portogallo Giovanni V che nel 1728 visitò la macabra struttura e decise di fare erigere una chiesa identica nella località di Evora.
Diverse le leggende che girano attorno all’ossario. Tra le più inquietanti vi è quella che racconta di come tra le varie ossa vi sia il corpo di una ragazzina che durante la notte di Ognissanti prende vita e insieme agli altri scheletri fa irruzione nella cappella per una macabra danza dei morti.
Come visitare la chiesa di San Bernardino alle ossa
La Chiesa di San Bernardino alle Ossa si trova in Piazza Santo Stefano accanto alla Basilica di Santo Stefano Maggiore a pochi passi dal Duomo di Milano. L’accesso all’ossario avviene direttamente dopo essere entrati in chiesa ed è del tutto gratuito.
Orari di apertura:
- da lunedì a venerdì 7,30 – 12 e 13 -18
- sabato e domenica dalle ore 7,30 alle 12