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Rohani a Roma, coperte le statue nude ai Musei Capitolini: il commento

Redazione 9 anni fa
Musei Capitolini Galata morente
Foto Wikipedia

Di Yair HaklaiOpera propria, CC BY-SA 3.0, $3

Si è inaugurato oggi, con la tappa romana, il primo viaggio in Europa del presidente iraniano Hassan Rohani. Da stamattina è anche nei trending topic italiani di Twitter, in seguito alla forte protesta nel social network per la notizia diffusa dall’Ansa di alcuni nudi scultorei censurati all’interno dei Musei Capitolini: erano stati coperti da pannelli in occasione del passaggio del capo di Stato.

I legami tra Italia e Iran

Una visita resa ancora più significativa dal recente (16 gennaio) Implementation Day dell’accordo siglato a Vienna lo scorso 14 luglio tra Iran e P5+1 (USA, Cina, Russia, UK, Francia, con la mediazione dell’UE) che ha sancito l’epilogo del dossier nucleare iraniano da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AEIA) e quindi la rimozione delle sanzioni imposte negli anni a Teheran da USA, Onu e UE.

“Porta per le relazioni fra Iran e Europa”, il legame che unisce Italia e Iran è storicamente molto forte sia per le relazioni commerciali che per la cooperazione culturale. Mai intaccata quest’ultima, compromesse invece le prime dall’embargo UE sulle importazioni di petrolio, che rappresentava il 90% dell’import italiano.

Tuttavia, un aumento del 25% dell’interscambio tra i due Paesi nel primo semestre del 2015 ha portato a classificare l’Italia secondo partner commerciale europeo dell’Iran: un dato che fa chiaramente intravedere grandi margini di ripresa nelle relazioni tra i due partner commerciali.

In questo scenario, la missione del presidente Rohani è, pertanto, strategicamente funzionale ad un tempestivo recupero delle quote di mercato perse a causa del regime sanzionatorio. Da non sottovalutare, altresì, il potenziale ruolo costruttivo del coinvolgimento di Teheran nella lotta al terrorismo globale e alle crisi in atto, dalla Siria all’Iraq, dal Libano allo Yemen.

L’opportunità e il rispetto

Rifacendoci all’antica saggezza persiana, “Kuh be kuh nemi-rasad; âdam be âdam mi-rasad” (Una montagna non incontra una montagna, ma un uomo incontra un uomo). Affinché questa opportunità storica non vada sprecata, è fondamentale che tutti gli attori mantengano le loro parole e mostrino un forte impegno verso un modus vivendi a lungo termine reciprocamente accettabile, ma anche rispetto nei confronti della cultura e sensibilità altrui.

Rispetto ragionevolmente mostrato da Debora Serracchiani la quale, durante la sua visita a Teheran di pochi giorni fa, ha coperto il capo. Possiamo dire lo stesso per quanto riguarda i nudi coperti all’interno dei Musei Capitolini in occasione della visita del presidente iraniano? Bel Paese, quando inizierai a preservare la tua identità culturale a discapito dell’abituale giro di valzer?