La riapertura dei Navigli non è più utopia. Grazie al lavoro di professionisti e esperti, coordinati dal Politecnico di Milano, è stato realizzato uno studio di fattibilità per la riapertura dei Navigli.
Si tratta di un progetto ambientale, paesaggistico e di recupero dell’identità storica di Milano città d’acqua, nonchè una nuova sfida nel segno della vivibilità e della sostenibilità che fa seguito, dopo quasi quattro anni, ai risultati dell’apposito referendum sulla riapertura dei Navigli indetto nel 2011.
Lo studio elaborato dal Politecnico per conto del Comune di Milano si concentra sulla rilevanza territoriale del sistema dei Navigli: dal nord-est della città, dove il Naviglio Martesana è ancora aperto, verso il centro di Milano, dove ritrova il tracciato della storica Cerchia sul versante orientale, sino alla Darsena per ricongiungersi ai Navigli Pavese e Grande. È stata analizzata la fattibilità degli interventi sotto il profilo architettonico, viabilistico, trasportistico, oltre che geologico, idrogeologico e idraulico.
Dal punto di vista economico, lo studio di fattibilità prevede dei costi che si aggirerebbero intorno 406 milioni per la realizzazione del progetto di riapertura dei Navigli. Sono stati, inoltre, calcolati in termini economici gli eventuali benefici collettivi che deriverebbero dall’operazione: tali benefici sono stimali in circa 800 milioni di euro tra miglioramento della qualità urbana, aumento dei profitti legati alle attività commerciali e dell’attrattiva turistica, incremento dei redditi per effetto dell’investimento.
Una sezione della ricerca, inoltre, è dedicata agli aspetti dell’informazione e delle modalità di partecipazione della città al progetto.