Quattro amiche, cresciute in una città di provincia, condividono un legame di amicizia unico e autentico. Insieme decidono di compiere un viaggio a Belgrado per accompagnare una di loro, Caterina, che inizia lì un nuovo lavoro e una nuova vita.
Durante il viaggio Angela, Liliana, Anna e Caterina si rivelano agli occhi dello spettatore e di loro stesse: è una fase particolare della loro esistenza, il momento in cui si affacciano definitivamente alla vita adulta. Insieme alle speranze e alle valigie si portano ancora dietro le ultime schermaglie di indefinitezza, le loro “non scelte”. Durante il viaggio, però, le tensioni interiori esplodono e si sciolgono, e tutte le ragazze alla fine compiono delle scelte che le definiscono come donne adulte.
Raccontare un percorso interiore non è mai facile ma il regista, l’italiano Giuseppe Piccioni, già vincitore di un David di Donatello per Fuori dal mondo, nel 1998, ci riesce benissimo, e ci consegna una storia toccante, fatta di legami forti e sorellanza. Uno spaccato della nuova generazione femminile che ne esce forte e capace di prendere in mano la propria vita.
Le quattro protagoniste, Maria Roveran, Marta Gastini, Laura Adriani, Caterina Le Caselle, ci hanno emozionato e convinto, al pari di Margherita Buy e dei personaggi maschili, Filippo Timi e Sergio Rubini.
Il nostro voto: 7 e mezzo
Una frase: in questi giorni non è successo niente ma è cambiato tutto