Il grande testimone della Shoah rivive in immagini inedite registrate un anno prima della sua morte, avvenuta nel 1987, e mostrate per la prima volta al pubblico.
L’antefatto: nel maggio 1986 studenti e insegnanti delle scuole superiori di Pesaro incontrano Primo Levi. Per mesi, ragazze e ragazzi hanno letto i suoi libri, confrontandosi in periodici incontri con i loro amici e discutendone con i docenti. Hanno svolto relazioni, fatto ricerche e, soprattutto, preparato le domande da rivolgere all’autore, in un lungo, appassionante “interrogatorio”.
Quasi trent’anni dopo, le preziose immagini registrate in quella memorabile giornata, scorrono sullo schermo insieme ai ricordi e alle riflessioni di chi sedeva allora sulle poltrone del Teatro Rossini. Ed è quel pubblico, oggi adulto, a parlarci del testimone della Shoah, della sua opera, e di una scuola libera e coraggiosa che sa parlare di qualunque cosa.
Succede giovedì 29, alle ore 21, alla Casa della Cultura di Milano (via Borgogna 3), dove Moni Ovadia e Stefano Levi Della Torre presentano in anteprima milanese L’interrogatorio. Quel giorno con Primo Levi, un film di 63’ realizzato da Alessandro e Mattia Levratti, Ivan Andreoli, Fausto Ciuffi. Quest’ultimo è il direttore di Villa Emma, la Fondazione di Nonantola, in provincia di Modena, che opera dal 2004 e ha come scopi statutari “la difesa della dignità, dei diritti e della giustizia, la lotta contro tutte le forme di razzismo, la promozione e la difesa dei diritti di cittadinanza, l’attivazione di laboratori per la ricerca di nuove modalità di convivenza e di confronto”.
La Fondazione, dedicata alla memoria dei “ragazzi ebrei salvati”, si ispira all’esemplare vicenda di solidarietà che nel settembre del 1943 portò la comunità di Nonantola ad accogliere e dare soccorso a 73 ragazzi e giovani ebrei, provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia, alla ricerca di un rifugio nel nostro paese.
L’incontro alla Casa della Cultura sarà un’occasione per riflettere collettivamente sul valore della testimonianza. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Info: www.casadellacultura.it; www.fondazionevillaemma.org